La felicità è trovare la risposta a questa sola domanda
La felicità è trovare la risposta a questa sola domanda – Articolo di Andrea Necchi
Non avrei mai pensato che cominciando a cercare la felicità avrei capito come fanno gli stormi di uccelli a muoversi nel cielo come se fossero un tutt’uno, così come fanno i branchi di pesci, perché non c’è un leader che guida, sono realmente l’espressione di una sola entità, e io so qual è.
Tutto inizia circa 18 anni fa, ero uno studente di PNL di belle speranze.
Un giorno stavo chiacchierando con i due docenti di quel modulo durante una pausa caffè del corso, che frequentavo da ormai un anno, e me lo ricordo molto bene: erano la Dr.ssa Silvana Cominetti e il Dr. Fabio Tamanza.
Ad un certo punto Silvana mi fece una domanda che mi diede da riflettere per i successivi 14 anni.
Siete pronti?
E’ una di quelle domande che ti cambiano la vita:
“Che cosa t’impedisce di essere felice ora?”
Sapete la risposta? In teoria o in pratica?
Da quel momento sono successe tante cose nella mia vita, è ovvio, sono passati tanti anni, ma per così tanti anni quella domanda è rimasta in sottofondo senza mai comprendere bene quale fosse la risposta giusta – più che giusta o sbagliata direi utile.
Era un po’ come un “koan”.
Forse sai cos’è o magari no, ma il koan è lo strumento di una pratica meditativa Zen, consistente in un’affermazione paradossale o in un racconto che aiuta a risvegliare la consapevolezza di sé e la comprensione profonda della natura ultima della realtà.
Detto in altre parole è uno strumento per l’illuminazione, uno dei tanti, che appartiene ad una cultura lontana dalla nostra.
Io avevo il mio bel koan occidentale, e dato che sono del Toro, quindi cocciuto e testardo, non ho mollato la presa per 14 lunghi anni.
E’ facile ricordarsi questo Mantra:
Che cosa m’impedisce di essere felice ora?
Sono così tante le occasioni di infelicità che può diventare facile e spontaneo ricordarsi di questa domanda.
Si sa, le domande che ti fai determinano le risposte che trovi!
Ma 4 anni fa ho trovato la risposta, non nella mia testa, è stata come una fiammata che mi ha bruciato, una vera rivelazione che mi ha profondamente sorpreso: si, la forte emozione era costituita soprattutto da sorpresa.
Poi ho cominciato a ridere, un po’ per la felicità di avere trovato la risposta, un po’ per tutti i ragionamenti che avevo fatto per così tanti anni, di cui adesso potevo ben ridere.
Sapete cosa è successo da quel momento?
Ho cominciato a trovare le risposte a tante cose che mi chiedevo da anni, tipo come fanno i modellini di piramide di Cheope ad affilare le lamette, l’acqua di Lourdes ad essere considerata miracolosa – e ho capito anche che i miracoli non c’entrano niente – e anche come fanno i rimedi omeopatici a funzionare, che i miracoli esistono così pure come la magia, come neutralizzare l’inquinamento elettromagnetico e i disturbi geopatogeni, insomma, detto così sembrerebbe che ho capito tutto, ma soprattutto ho capito come fare le cose che avevo capito, non solo capire e basta.
Interessante vero?
Piacevoli effetti collaterali nell’avere trovato la risposta al mio koan, risposta che dovrebbero trovare tutti!
Ho capito anche cosa è la paura, profondamente, ho potuto viverla e sentirla profondamente, in modo da risvegliare il coraggio, che senza la paura non può letteralmente esistere.
Come fai ad essere coraggioso se non provi paura?
Grande opportunità la paura, magnifica risorsa, solo così puoi sentire la forza del coraggio dentro di te, la determinazione, la risolutezza, il non fermarsi davanti a niente per raggiungere uno scopo in cui credi, possibilmente etico, virtuoso e amorevole.
Se è così allora l’Universo ti aiuta, altrimenti scateneresti energie molto difficili da controllare, che ti ritornerebbero indietro.
Perché si raccoglie sempre quello che si semina! Senza eccezioni.
Vogliamo parlare della “sicurezza”? Questo è un bel argomento, di questi tempi si potrebbe dire che è l’Argomento.
Sicurezza e Libertà
Si vive nell’insicurezza, soprattutto economica, tutti quindi cercano la sicurezza, normale no?
Per niente! E’ una follia, assolutamente controproducente.
Forse alcuni si chiederanno cosa c’è di strano nel cercare la sicurezza, magari per sé e per i propri cari, forse qualcuno potrebbe inquietarsi per questa mia affermazione perentoria: la cosa non mi interessa, cercare la sicurezza è da stupidi, e tutti quelli che la bramano si meritano la frase della mamma di Forrest Gump: “Stupido è chi lo stupido fa!”.
Bene, finita la provocazione vi descrivo cosa significa sicurezza.
Avere bisogno di sicurezza vuol dire avere paura di qualcosa: perché mai vorrei sentirmi al sicuro se non avessi paura di qualcosa?
Lo vedete un castello arroccato su un picco roccioso? Paura.
La paura ha una qualità di contrazione, provate a far paura a qualcuno, spontaneamente lo vedrete ritrarsi, proteggersi, chiudersi, tutte azioni coerenti con la qualità della paura!
Cosa vi aspettate da una vita alla ricerca della sicurezza?
Espansione, crescita, apertura?
Pensate di riuscire a cogliere le opportunità che vi passano davanti agli occhi se siete lì con le mani sul volto, tremanti e impauriti?
Non vi preoccupate, ripeto che sono del Toro, il cui compito nella vita è l’autostima, il superare il bisogno di sicurezza, cercato soprattutto nel possesso dei beni materiali: quando scrivo come qualche riga sopra, so bene di cosa parlo, ero io.
Il primo posto dei miei valori era la sicurezza, non me ne fregava niente dei soldi, era la mia (ex!) moglie che se ne preoccupava, io mi sentivo al sicuro.
Fino al giorno in cui separazione e divorzio – gran giorno 🙂
Cosa ho fatto allora?
Ho scoperto che il posto più sicuro al mondo è la cella di massima sicurezza in un carcere di massima sicurezza!
Sicuro si, ma per niente libero.
Illuminante, vero?
Ora al primo posto dei miei valori c’è la libertà, e da quel momento tutto è cambiato.
La qualità della libertà è ben diversa da quella della sicurezza, non ve lo dico io, pensateci voi 🙂
L’Inventore Quantico
Oltre ad avere scoperto la teoria e la pratica per fare cose straordinarie, vi aggiungo alla lista precedente anche come informare l’acqua e altri materiali, come trasformare un foglio di carta in una medicina, come usare indifferentemente colori, suoni e Oli Essenziali per produrre effetti sulle persone, e anche perché questo succede.
Tutto per avere trovato la risposta al mio koan, che dovrebbe essere anche il vostro.
Cos’altro ho scoperto?
La mia creatività, anche questa ce l’hanno tutti, ma è sempre sepolta sotto un sacco di macerie, tipo convinzioni, credenze, opinioni, tutta robaccia ben nota.
Ma ci credereste se vi dico che ho inventato cose per oltre 25 anni e solo da quattro anni mi sono reso conto di essere creativo?
Voi non sapete le banalità che dicevo quando mi chiedevano che lavoro facessi: Consulente, R&D (acronimo inglese per ricerca e sviluppo), Responsabile Commerciale, General Manager, Presidente (di srl con una dozzina di soci), ma mai quello che invece ho scoperto solo da quattro anni.
Provate a chiedermelo adesso!
Io sono (o faccio?) l’Inventore.
Mi ci trovo a mio agio, prima non riuscivo neanche a pensarci.
L’Amore
Poi ho scoperto un’altra cosa bellissima: l’Amore 🙂
Amo, riamato, una donna molto più giovane e bella di me, lei è sempre stata tormentata da frotte di uomini, dovreste vedere come mi guardano quando siamo insieme.
Ma sapete come ho fatto a conquistarla?
Lo volete sapere un trucco?
Non ho fatto nulla, anzi, lei mi riconosce di essere stato l’unico uomo che non ci ha mai provato.
Io non ci avevo nemmeno pensato, mi era simpatica e ci parlavo volentieri, l’ascoltavo e le parlavo, l’accompagnavo a fare la spesa, per aiutarla con le borse, ma non ho mai pensato di provarci.
La lezione è questa: la verità è paradossale, perché include gli opposti, solo così è completa; una verità schierata solo da una parte o dall’altra è sempre parziale.
Cosa c’entra?
C’entra che con lei sono stato “vero”, ero me stesso, non dovevo dimostrarle nulla, ero tranquillo e soprattutto avevo trovato la risposta al mio koan.
Milton H. Erickson
Mi viene in mente una bella storia di Milton H. Erickson, di quando era piccolo e viveva in una fattoria.
Lui è stato un grande terapeuta, con il dono della parola, guariva con le parole.
Cercate su internet e ne leggerete delle belle.
La storia è questa:
lui aveva avuto la poliomelite e questo gli causava problemi di mobilità, era molto gracile.
Suo padre un giorno stava sudando le proverbiali sette camicie cercando di tirare un toro – attaccato alla corda – dentro la stalla, mentre Milton era seduto su un muretto a ridersela osservando la scena.
Il padre ad un certo punto si irritò, e gli disse di farlo lui, visto che era così bravo a ridergli dietro.
Milton si tirò su e si diresse verso questo enorme toro, gli prese la coda e gliela tirò.
L’animale, un po’ infastidito, avanzò ed entro dentro la stalla.
Questo era Milton da piccolo, immaginate cosa è diventato da grande.
Spesso le soluzioni sono controintuitive!
E sempre i problemi sono opportunità nascoste, questo l’ho sperimentato sempre in questi ultimi quattro anni.
Il trucco che ho usato per trasformare sempre i problemi in opportunità è semplice, beh, più o meno semplice 🙂
Avrebbe bisogno di una serie di premesse molto importanti, ma tanto questo articolo avrà un seguito e quindi le premesse ve le racconterò un’altra volta.
Ma questi due elementi, insieme alla soluzione del koan, sono determinanti: gratitudine e fiducia.
Gratitudine e Fiducia
La Gratitudine è la qualità dell’amore espressa in un modo facile da praticare e da capire.
Dire ad uno: “ama!” non è propriamente come dargli un libretto di istruzioni, viene facile chiedersi come posso “impormi” di amare, mentre dire “sii grato per quello che sei e quello che hai” è già più comprensibile, si può capire praticamente cosa fare per provare gratitudine.
E la Fiducia?
Per esprimere in modo completo cosa intendo per “Fiducia”, devo proprio raccontarvi delle premesse, ma ora non posso: questo è un articolo e non un libro.
Promesso che la prossima volta lo faccio.
Immagino che tutti quelli che sono arrivati a leggere fin qui si stiano chiedendo quale sia la risposta del koan, e molti altri invece si stiano chiedendo chi diavolo sono io per fare tutte queste affermazioni così poco modeste 😀
Dopo aver trovato la risposta al koan, ho avuto l’occasione – appena separato 🙂 – di voler capire cosa mi sarebbe piaciuto fare da grande: all’alba dei 46 anni non mi sembrava troppo tardi.
Mi sono impegnato senza riserve per capirlo, avevo studiato tanto su di me ed ora era arrivato il momento di applicarlo.
L’ho fatto per 6 mesi con determinazione.
La risposta è arrivata con mia grande sorpresa, quando meno me l’aspettavo.
La notte tra il 30 e il 31 dicembre 2008 sono andato a dormire, ma a letto mi aspettavano pensieri a ciclo continuo, era come se una parte di me osservasse il flusso di pensieri che mi passavano dentro la testa.
Mi sono alzato per scriverli, ho fatto su e giù fino alle 5 del mattino per scrivere tutto.
Il giorno dopo ho riletto tutto e ho deciso che l’idea che mi aveva visitato era bellissima, e quindi quella sarebbe stata la cosa che avrei realizzato.
Ho deciso di seguire un sogno, e questo mi ha fatto capire meglio la realtà.
Come Volevasi Dimostrare, ancora una volta il paradosso, tirare indietro il grosso toro lo fa avanzare, l’amore della mia vita non ho neppure pensato di conquistarla, che mi ama anche se non sono giovane e ricco 😉 e via così.
Nei prossimi articoli che intendo pubblicare qui su Ricchezza Vera (e sul mio sito), comprenderai meglio cosa vogliono dire gli apparenti deliri di grandezza di cui ho scritto in questo post, spero vi divertirete a leggerli.
La Risposta alla Domanda
Volete proprio sapere qual è la risposta giusta, cioè utile, al koan tormentone di questo scritto?
Siete pronti a sapere la Verità, che libera sempre ma spesso fa molto male?
Forse pochi la capiranno, ma è un seme che se coltiverete con amore, fiducia e gratitudine, potrà germogliare e darvi tanta felicità, molta più di quella che riesco ad augurarvi io.
La risposta è: “niente”.
Io scelgo di essere felice ora, e se ripeto questa scelta ogni momento, nulla può turbarmi, perché nulla può riuscire a farlo.
Essere felice significa semplicemente provare emozione per quello che stai facendo.
Un abbraccio a tutti.
Andrea Necchi
La felicità è trovare la risposta a questa sola domanda – Articolo di Andrea Necchi
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Andrea Necchi
Grazie di cuore Josè, ho imparato tanto da te, sei stato essenziale per tanti passaggi importanti che mi hanno permesso di arrivare a questo momento “magico”.
Mancano ancora poche ore!
Un forte abbraccio
Andrea
Jose
Andrea, la tua passione è straordinaria ed è evidente in ogni tua creazione.
Chi ancora non ne ha mai vista una magari non comprende queste mie parole, ma quando sarà pronto per il pubblico quello che mi hai mostrato in privato, rimarranno tutti a bocca aperta.
🙂
Complimenti per aver coronato il tuo sogno, ti auguro di ricevere presto tutta la prosperità che merita una persona d’oro come te… caro Inventore Quantico!
🙂
1abbraccio
Josè
Lorenzo
Grande Andrea!
Hai scritto un post fantastico…
E’ uscito fuori tutto il tuo entusiasmo unito alla consapevolezza di chi SEI!
Non ti conoscevo prima, mi preparo il 30 novembre per curiosare sul tuo sito.
Grazie!
Grazie anche a te Grande Josè per aver ospitato Andrea!
🙂
Jose
Andrea è un’anima stupenda! 🙂
L’ho fatto con enorme piacere 😉
Andrea Necchi
Invece io ti conoscevo già 😉
CR…
Complimenti anche a te Lorenzo
antonio
Pienamente d’accordo! Anch’io alla soglia dei 55 inseguo ancora i miei sogni ma… quanta fatica mettere in pratica quotidiana quello che trovo scritto sui libri…
Cmq grazie grazie grazie ^_^
Andrea Necchi
Caro Antonio, se scrivi così vuol dire che sai bene anche tu che non è mai, proprio mai troppo tardi.
Sai qual è il vero significato, quello esoterico, della frase: “Verba volant, scripta manent”?
Significa questo:” l’insegnamento scritto ti trattiene a terra, l’insegnamento orale ti fa volare”.
Molla i libri, se sei come me forse ne hai letti troppi, vorrei donarti un suggerimento utile: agisci, frequenta corsi esperienziali, mettiti in gioco in un contesto assistito e sicuro, solo così potrai portare nella tua vita quello che hai letto nei libri. E iniziare a volare.
Ogni bene Antonio 🙂
Cammarata Vincenza
Continua a sorprendermi, grazie, sai a quella frase latina non ci avevo mai pensato che si potesse leggere al contrario, perciò ho riso (senza offesa naturalmente)poiché noi da stupidi traduciamo che le parole vanno via come niente e quello che resta alla storia è lo scritto, ma se alle parole cioè alle idee che le contengono noi non avessimo dato le ALI per volare su su nel cielo come aquile liberi da ogni condizionamento, noi non avremmo la composizione scritta che non è altro che il risultato concreto, la realizzazione, la trascrizione fedele, di quanto noi abbiamo sperimentato: paura, gioia, dolore, insicurezza, angoscia e pochi segnali a bordo per una traversata sicura verso la nostra meta.Quel risultato è il prodotto del nostro dolore e delle nostre speranze unite insieme, ed è quello che consegniAMO alla storia, quello che RIMANE infine dopo essere usciti fuori dal tunnel o dal “giro”, come lo chiami tu, di questo volo completo, cioè la realizzazione pratica del nostro sogno. Io sto iniziando a”volare” là dove arrivano le aquile, ma con l’ ebbrezza c’è tanto dolore di fare le cose sbagliate, di creare dolore o disappunto negli altri e via dicendo, ma la meta mi è chiara ed è la VERITÀ che ho trovato dentro di me……..
Josaya
Un articolo più bello dell’altro Andrea. Continui a sorprenderci! Grazie!
Andrea Necchi
Grazie a voi miei cari amici, siete voi una bella sorpresa giorno dopo giorno. :*
Marco
Oh Andrea, Andrea, Andrea! Quanta vera saggezza nel tuo scrivere! In primo luogo complimenti perchè è chiaro ed esaustivo come pochi articoli riescono, anche quelli di grandi scrittori o giornalisti. In secondo, trovo entusiasmante questa “rivelazione” del “non esiste nulla che ti impedisca di essere felice qui e adesso”. Di fatto, si tratta di una scelta concreta che ci liberi dalla paura proprio di essere felici, poiché di questo si tratta! Abbiamo paura di essere felici e di sentirci appagati dalle cose che facciamo, dalle parole che usiamo, dalla gente che ci circonda. Ci immergiamo sempre di più in una realtà che non ci piace e che, paradossalmente, scegliamo per sentirci al sicuro. Qualcuno dice: “Non è la ricchezza a renderti felice, ma la felicità a renderti ricco”! mi piace pensar di poter correggere questa frase dicendo: “Non è la sicurezza a renderti felice, ma è la felicità che ti dà sicurezza!!”
Sto basando le mie scelte su questo principio (mi piace definirlo tale) ormai da un po’ di tempo, e tutto quello che prima soltanto sognavo che avvenisse, accade quotidianamente! Hai proprio ragione: la magia esiste eccome!!!! Grazie comunque e Grazie a Josè che ha creato questa realtà dove persone meravigliose come te, Andrea, possono illuminare gli altri con le proprie scoperte e intuizioni!
Jose
Grazie Marco! 🙂
Sono persone meravigliose anche quelle che leggono e che lasciano commenti come il tuo! 🙂
Andrea Necchi
Caro Marco, che bello specchio che siamo, l’uno per l’altro.
Se mi vedi vuol dire che sei uguale.
La magia esiste…
Un abbraccio
Andrea
Giuseppe
Andrea è splendido!!!! io sperimento ogni giorno quello che tu hai scritto ed è sempre così per me!
Grazie
Giuseppe
Andrea Necchi
Un altro specchio: tu sei splendido!
Grazie Giuseppe 🙂
Andrea Bonfiglioli
Andrea.. prima cosa bel nome! 🙂
Grande articolo, aspetto i successivi! 😀
Sai appena ho letto la fine cosa ho pensato: la scena di Kong Fu Panda (che per altro Josè ha anche recensito) dove apre la pergamena con il segreto per diventare grande maestro
..oppure l’ingrediente segreto per la ricetta della zuppa di spaghetti, che consiglio a tutti di vedere! 🙂
“per rendere una cosa speciale devi solo credere che lo sia.. NON ESISTE UN INGREDIENTE SEGRETO”
https://www.youtube.com/watch?v=0yhHWrdapPE (scena dell’ingrediente dove si vede anche la pergamena verso la fine)
Che dire.. ognuno di noi ha tutte le e nessuna risposta dentro di sè, dipende da come si vede, si prende o si rapporta a se stesso..
Buona Giornata! 😉
-Andrea
Jose
E’ vero, ci sta a pennello questo video, bravo Andrea! 🙂
Se l’Inventore Quantistico mi da l’ok, lo carico sul mio canale e lo inserisco nell’articolo… che ne dici Andrea N.?
Andrea Necchi
Non ho mai visto Kung Fu Panda, imperdonabile, e sì che ho un figlio di quasi 8 anni, alcuni cartoni me li ha fatti vedere decine di volte 🙂
Finisco un lavoro, fra poche ore iniziano le danze, poi arrivo a leggermi i commenti con calma.
Josè, ottima idea! Grazie sempre 🙂
Jose
Ok, articolo aggiornato! 🙂
La recensione a Kung Fu Panda la trovi qui:
https://www.ricchezzavera.com/blog/prodotti/cartoni-animati/video-kung-fu-panda-1-e-2-recensione-esoterica-dei-2-film/
Andrea Necchi
Nome fantastico 😀
Vero, l’Ingrediente Segreto sei tu.
Tanta felicità a te, Andrea
Pamela Marsilii
Grazie Andrea…. parole stupende che illuminano con un sorriso queste giornate uggiose ma anche i molti mesi successivi: ora anche io avrò un bel ‘tarlo’ che mi roderà in testa.
Per quanto riguarda la paura… io tendo a distinguere paura da prudenza. La prudenza sì è necessaria (anche solo per l’autoconservazione ;)) ed il coraggio si fa vedere quando la prudenza ti direbbe “no! non farlo!!”
La paura è invece una gran brutta bestia. E’ il vero contrario dell’Amore, perchè allontana e divide, fa diffidare a priori (è anche contro la fiducia!) di ciò che non si conosce – quando la prudenza semplicemente farebbe muovere con ….prudenza!! – e l’uomo è tarato per distruggere ciò che non conosce. “Spara e poi chiedi…” , insegnano ai soldati. La paura è il primo mezzo per mantenere il controllo, ma può far scatenare il panico: oggi, nel mondo, ce n’è moltissima, e ci è stata instillata con metodo sistematico.
La paura uccide, la paura distrugge e non porterà mai nulla di costruttivo per definizione.
“Non abbiate paura” disse uno che, a prescindere dall’azienda SpA per cui lavorava, la sapeva lunga….
(simpatica azienda che sulla paura ha fondato un impero a tutti i livelli)
un abbraccio di luce, calore e affetto
Pam
Andrea Necchi
Cara Pamela, grazie per quello che dici attraverso le tue parole.
Mi hai dato uno spunto interessante su cui riflettere, prometto che ci tornerò sopra con una risposta che abbia un’utilità pratica, facilmente applicabile nella vita quotidiana.
Farà parte di quell’approfondimento che ho promesso per un prossimo articolo.
Un abbraccio anche a te 🙂
Andrea
oryu
Sei GRANDE Pam! 😉 <3
Eleonora
Articolo fantastico. Trapela il grande entusiasmo e grandi capacità. Grandissimi auguri a tutti. ciao
Eleonora
Andrea Necchi
🙂
Tanta felicità a te Eleonora!
Andrea
pasqualefoglia
Ciao Andrea,
penso che NIENTE non basti. NIENTE da solo non significa assolutamente… niente, mentre dire “amore, fiducia e gratitudine” è dire tutto! Appunto, il Tutto è l’opposto di niente.
Ma io direi che potrebbe bastare anche solo il senso di GRATITUDINE che produce contentezza o gioia di vivere, che non esclude gli inevitabili momenti bui che ci sono sempre…. vuoi o non vuoi. Sono i momenti bui che ti fanno apprezzare i momenti belli.
Gratitudine è integrità o completezza. Essere integri signfica possedere TUTTO e NIENTE.
Cordiali saluti
Andrea Necchi
Caro Pasquale, vedo che la provocazione non appartiene solo a me 😀
Per me amore, fiducia e gratitudine non sono sufficienti, se fossimo in un contesto Assoluto sarei d’accordo con te, ma in questo contesto Relativo (e Duale) assolutamente no.
Conosci certamente “la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”, e anche quanti gravi errori vengono fatti per Amore, si pensa di fare il Bene e invece si fanno disastri!
Io parlo di Libertà, e neppure questa è un valore Assoluto in questo contesto Relativo, perché se per me che ho 50 anni è una conquista, per un bambino di 5 anni la Liberta assoluta è deleteria, infatti i bambini hanno bisogno di confini entro i quali possono assumere una “forma”.
Sono esempi slegati da un contesto specifico, sono solo un esempio generale per chiarire quello che dico.
Per agire efficacemente in questo piano manifesto della Realtà, bisogna avere chiare le regole del Gioco, questi sono i presupposti di cui parlavo nell’articolo.
Questi non possono essere liquidati con una citazione di sfuggita, ho deciso di non trattarli ora per rimandarlo ad spazio adeguato.
Grazie Pasquale, ogni bene!
pasqualefoglia
Caro Andrea,
sono d’accordo anch’io che amore, fiducia e gratitudine non sono sufficienti, ma qui bisogna comprendersi e completarsi….
L’amore deve “completarsi” attraverso l’odio: guai a rimouvere l’odio, così come guai a rimuovere l’amore!
La fiducia deve “completarsi” attraverso la diffidenza: guai a rimuovere e a privarsi dell’uno o dell’altra!
E la gratitudine deve”completarsi” attraverso l’ingratitudine, o meglio la gratitudine deve correggere la stortura dell’ingratitudine, dell’avidità e dell’egoismo… Guai a privarsi perciò dell’uno o dell’altra.
E anche la libertà deve completarsi attraverso la schiavitù, e più esattamente la libertà deve affrancarci dalla schiavitù della rigidità attraverso la flessibilità e la creatività… Ma guai a essere troppo liberi (sic!) o troppo schiavi!
Sono perciò pienamente d’accordo con te quando parli di “regole del gioco”. Le regole del gioco sono semplicissime: soltanto se siamo completi o integri per ogni coppia di opposti, quindi comprese la libertà, l’amore e la felicità possiamo vivere in armonia con noi stessi e con gli altri.
Certo sono discorsi difficili e non sempre comprensibili, perciò sono contento di avere trovato un interlocutore del tuo calibro.
1abbraccio
Andrea Necchi
Grazie Pasquale per la tua risposta, mi fa piacere vedere che la pensiamo diversamente, pensa che impoverimento se la pensassimo tutti nello stesso modo 😉
Mi dici che per te le Regole del Gioco sono semplicissime e di questo mi rallegro per te.
Ma la tua spiegazione non l’ho capita
Anche per tutto il resto ho qualche problema.
Magari potresti proporre un articolo a Josè, così puoi spiegare esattamente QUALI sono e COME giocare.
Un cordiale saluto
Andrea
oryu
“L’odio consiste semplicemente nell’usare la propria forza pensiero per ridurre sé stessi a brani” (Prentice Mulford) E’ vero che bisogna sperimentare l’odio per comprenderne la natura… ma dopo… prima te ne liberi e meglio è; odio e amore assieme non possono stare, così come l’acqua e il fuoco non possono stare nello stesso posto se non separati dal metallo di una pentola! :/
pasqualefoglia
Grazie per la provocazione.
Se non sperimenti l’odio non puoi conoscere veramente l’amore.
D’altra parte l’odio non è altro che mancanza d’amore: quando non ti senti amato cosa ti succede? Non dirmi che non provi odio! Non potresti non odiare anche se tu lo volessi con tutte le tue forze. Quando non c’è l’amore il suo posto viene occupato dall’odio.
Stesso discorso con egoismo e altruismo. Se non comprendiamo che c’è anche un sano egoismo, finiamo con l’assumere comportamenti autolesionistici e fallimentari. Ti faranno santo sicuramente quando sarai morto, ma in vita sarai soffocato dal tuo stesso altruismo.
Insomma, dobbiamo accettare il duplice aspetto della natura umana in un sano equilibrio tra i due opposti. La rimozione di uno dei due poli è la causa di tutti gli automatismi inconsci autosabotanti e autodistruttivi.
La gente vuole solo la luce e non accetta il buio; vuole solo l’amore e non vuol sentire parlare di odio; apprezza solo l’altruismo e disprezza l’egoismo: questa ignoranza abissale è la causa di tutte le incomprensioni e di tutte le sofferenze umane, malattie comprese, perché vuoi o non vuoi, l’odio è dentro di te, anzi ci sono tutti gli aspetti negativi dentro di te, e se non lo riconosci e non fai pace con questi tuoi lati oscuri, essi ti sbraneranno!
Ama la luce, ma abbraccia anche l’oscurità!
pasqualefoglia
Ciao Andrea, apprezzo la tua sincerità. José mi conosce molto bene per aver seguito con lui il corso di businessonline i4giorni a Roma nel marzo 2011 e ha già ospitato alcuni mieie articoli e recensioni.
Avevo già in mente di inviare a José un nuovo articolo. Nel frattempo, se hai un po’ di tempo, ti consiglio di dare un’occhiata al mio blog ed in particolare ti propongo la lettura dei seguenti articoli che trattano in maniera originale della dualità e del lato oscuro della nostra personalità:
1) https://www.pasqualefoglia.com/blog/come-spazzare-via-i-brutti-ricordi-e-i-pensieri-negativi/;
2) https://www.pasqualefoglia.com/blog/come-abbracciare-le-proprie-paure/;
Li trovi rapidamente con Google.
Chi non fa pace con la propria ombra avrà al massimo qualche sprazzo di felicità.
Cordiali saluti e arrivederci.
Pasquale
Roby
Articolo meraviglioso,Andrea..talmente bello che avrei voluto scriverlo io:):)
E’ un post che unisce in modo mirabile materia e spirito, realta’ e sogno. Ma se mi chiedessero di spiegare bene come questo articolo riesca a fare questo non saprei dare una risposta precisa. Ad ogni modo straordinario Andrea. Grazie
Andrea Necchi
Roby grazie per queste parole così intense, sono un nutrimento per la mia ispirazione.
Ho impiegato una serata a scriverlo, di getto, mi sentivo in uno stato d’animo connesso e ispirato, so bene cosa scrivo, ma il come l’ho scritto è quasi come se non mi appartenesse, è cominciato senza che me lo aspettassi.
Proprio una sorpresa!
Se penso all’impegno e alla fatica che ho fatto per scriverne altri pubblicati di recente, l’idea di preparare questo all’inizio mi ha molto preoccupato. ma è stato un po’ come quando corri, ad un certo punto “rompi il fiato” e correre diventa un piacere.
Un abbraccio, a presto
Andrea
bruna bacchetta
Qualcuno ha detto: è inutile rincorrere la felicità, tanto lei stà dietro di noi!
loredana
Ben detto, Andrea! NIENTE è l’inizio della felicità!
Felicità a TUTTI!
elli
Andrea ciao, io non ti conoscevoe adesso mi sembra quasi di ritrovare una persona che avevo perso di vista. Tu non lo sai, ma io sono in un momento molto delicato della mia vita dove sto mettendo tutto in gioco e non so neanche io da dove partire anche se oramai ho tanti strumenti e tanti aiuti, non ultimo il blog di josè e nonostante tutto oggi mi sono alzata senza sapere come fare a continuare e se ne valevala pena. Ma la prima cosa che ho fatto, o Dio, quasi la prima, è stato aprire la posta e trovare il tuo articolo. E così ho deciso di essere felice e non ci sono più freni adesso. Non farci caso, non sono pazza, io sono sempre stata così, categorica, senza mezze misure, è il mio modo di essere, da sempre. Solo che ho bisogno degli input giusti eadesso sperimento che quando sei connesso davvero ricevi tutto quello che ti serve dall’universo.
Ci sarebbe da scrivere un libro, meglio che smetto. Grazie dal cuore 🙂 !
Andrea Necchi
Ciao Elli, che bello quello che scrivi.
Spesso decisioni importanti vengono prese proprio nei momenti più difficili.
Ora devi solo ricordarti di ricordare la tua scelta ogni momento…
Ma ci torneremo su prossimamente.
Un abbraccio
Andrea
Danilo
Ciao Andrea,
volrrei farti una domanda…esiste un processo o un tuo rituale che ti porta a inventare cose nuove?cosa fai per inventare?
Andrea Necchi
Caro Danilo, domanda semplice per una risposta che rischia di non esserlo altrettanto!
Sento profumo di PNL dalle tue parti: sbaglio?
Si chiama Modellamento.
Non riesco a risponderti così sui due piedi, ma sono certo che il mio prossimo articolo potrà darti degli elementi utili.
A presto
Andrea
oryu
Verissimissimissimissimissimo!!! L^o^L <3
Peccato che sono un cucuzzone e lo scordo sempre… XD
Mi è piaciuto un casino il tuo aneddoto riguardante l'amore! MA PROPRIO TANTO TANTO!! Ho in pratica avuto la risposta alla mia domanda, o meglio, al mio intento al riguardo, espresso attraverso due sedute di metodo Silva… Magia pura! ^_^ <3 <3 <3 <3 <3 <3 <3
GGRRAZZIE!!! 😀
Andrea Necchi
Oryu, tu ti approfitti della mia curiosità!
Butti il sasso e poi nascondi la mano?
Dovrei tirarti le orecchie 🙂 potresti dire qualcosa di più.
Grazie per l’apprezzamento su questa parte del mio articolo, puoi immaginare come l’ho apprezzata io ! 😉
Anche tu devi ricordarti di ricordare…le cose utili per te!
Un abbraccio
Andrea
oryu
XD <3
E' un po' complicato… diciamo che ho capito che "provarci" non serve a niente con le donne… tanto l'ultima parola l'hanno sempre loro: e di solito è sempre un "NO!" secco e a volte anche crudele! Indi per cui, dato che conosco il mio valore, se mi vogliono sono disponibile… altrimenti… beh, sono felice anche senza! 😉
Ti riferivi a questo?
oryu
La risposta alla mia domanda: cosa posso fare per attrarre la Donna Giusta per me, e cosa mi impedisce di riuscirci?………………………..
La risposta la conosci già, e grazie a te la conosco anche io! ^_^
In realtà è stata più o meno la stessa risposta che ho ricevuto dalla mia Divina Coscienza, dal “Femminino Universale” che è in tutti noi, poi sei arrivato tu; e con il tuo articolo, la conferma di ciò che avevo in parte compreso! L^o^L <3
Andrea Necchi
Si Oryu, mi chiedevo che cosa ti stessi chiedendo 🙂
Poi non conosco il Metodo Silva, solo di nome.
Mai relazionarsi con qualcuno spinti dal “bisogno”, qualsiasi bisogno sia, soprattutto in una relazione con l’altro sesso.
Si sa cosa succede: o l’altro scappa, oppure nasce una relazione malata.
L’ideale è non avere mai aspettative, perché sono solo le aspettative che ti deludono.
Un abbraccio, alla prossima 🙂
Andrea
daniela
Ciao Andrea, hai scitto un articolo splendido abbinando profondità ed ironia. Complimenti davvero!
Ricambio il tuo augurio di felicità.
Daniela
Andrea Necchi
Apprezzamenti come i tuoi, così semplici e sentiti, mi fanno sempre pensare che non puoi riconoscere qualcosa fuori di te se già non è presente dentro di te.
Complimenti a te Daniela, ti ringrazio di cuore.
Andrea
Elena
Ciao Andrea, grazie per ciò che comunichi, concordo con te la felicità è li basta decidere di essere felici….
GRAZIE
Elena
Andrea Necchi
Grazie a te Elena, abbiamo così tanti motivi per essere felici che bisogna proprio essere deprivati sensorialmente per non accorgercene, ma anche senza sensi basta riconoscere il dono di essere vivi.
Forse ancora più grande dell’Amore è il dono del Libero Arbitrio…
A presto Elena!
Andrea
Giusi
Domanda:”Cos’è che mi impedisce di essere felice ora?”
Risposta: La consapevolezza di essere imprigionati in una realtà, dove una moltitudine di io vuole conquistare il suo posto al sole! Siamo un aggregato di personalità e ognuna vuole dire la sua a discapito dell’ altra, come si può essere felici in una condizione così svantaggiata come quella dell’essere umano?
Io non cerco la felicità, ma l’emancipazione da questa condizione disagevole, l’unico scopo della mia vita è costruire l’Uomo Verticale ed uscire dalla trappola circolare che non ci permette Veramente di essere finalmente Liberi! La felicità a questo punto assume un valore marginale, che importa essere felici o infelici, ricchi o poveri, sicuri o insicuri, niente ha valore se siamo identificati con questa realtà, siamo degli attori che dimenticando la loro Vera Natura si identificano di volta in volta con il personaggio che stanno interpretando ed anche se il personaggio sarà felice per tutta la vita, sarà sempre un personaggio.
Così facendo abbiamo dimenticato il nostro Scopo qui sulla terra che non è la ricerca della felicità, ma uscire dalla trappola utilizzando proprio la trappola stessa!
Grazie
Giusi
pasqualefoglia
Forse la felicità non è importante perché, vuoi o non vuoi, c’è sempre un’alternanza di periodi buoni e periodi meno buoni, i famosi alti e bassi della vita con cui bisogna fare i conti.
Ma cercare “l’emancipazione da una condizione disagevole” significa proprio sfuggire all’infelicità per cercare la felicità!
E cosa vuol dire essere finalmente liberi? Liberi da cosa? Ovviamente dalla condizione disagevole, ossia dall’infelicità!
Se la felicità avesse davvero un valore marginale come sostiene Giusi, se niente ha valore identificandoci con questa realtà, ossia con l’essere ricchi o poveri, sicuri o insicuri, felici o infelici, non esisterà neanche alcun personaggio, alcun protagonista, alcun attore veri, alcuna cosa reale, e alcun valore in cui credere che sia degno di essere perseguito!
Isomma mi sembra di trovarci nel nichilismo più totale e assurdo!
E chi non crede in nulla non ha neanche uno Scopo e non potrà mai uscirei dalla trappola mentale che si è costruito con la sua falsa filosofia!
Andrea Necchi
Cara Giusi, posso dirti la mia impressione sulla tua risposta alla “famigerata” domanda?
Faccio finta che tu acconsenta 😀
Quello che scrivi lo semplificherei al massimo, lo ridurrei ai Minimi Termini.
Tu poni due questioni:
– il conflitto tra i propri personaggi interiori
– l’identificazione che hanno i personaggi interiori con questa realtà, personaggi diversi a seconda delle fasi e dei momenti della vita.
Mi manca il riscontro con te, quindi procedo per tentativi.
Per prima cosa riconcilierei le mie parti in un’Assemblea Generale.
Parti dal presupposto che ogni personaggio vuole sempre il tuo bene, ma ciascuno ha il suo punto di vista e non sempre quello che pensa sia un bene per te è ancora attuale oggi.
Magari andava bene quando tu avevi 10 anni, ma ora forse è da cambiare il modo – non l’intenzione benevola che questa parte/personaggio ha nei tuoi confronti.
Sappi che ci sono strumenti magnifici per fare questo lavoro di “riconciliazione” interna, oggi più che mai.
Se sistemi questa parte, nessuno ti ferma più, anche il secondo punto si risolve come conseguenza del primo.
Se sei in armonia dentro di te, si risolve anche la disarmonia verso l’esterno.
Solo così potrai accettare che siamo in una realtà duale, che non è un problema, è solo un dato di fatto.
Come ti sembra? Ha senso per te?
Un abbraccio, ciao!
Andrea
Stephanie
Mi sono venuti i brividi a leggere delle parti del tuo articolo…grazie, grazie infinite. Sento che è così, davvero così. Quando i problemi diventano opportunità nascoste, quando chi ti sottrae da un tuo limite è una situazione così paradossale o una persona talmente impensata che non puoi che scoppiare a ridere! La vita è davvero stupenda. Grazie ancora Stephanie
Andrea Necchi
Cara Stephanie, ho impiegato una serata a scrivere l’articolo, al contrario di altri che mi hanno impegnato settimane.
E’ stata un’esperienza particolare, era come se le parole volessero uscire da sole, quando l’ho terminato ho soltanto corretto qualche errore di “stompa” 🙂 e l’ho inviato a Josè.
In quello che scrivi sento una risonanza emotiva come quella che vivevo la sera che l’ho scritto.
Concordo completamente con la tua conclusione.
Mi fa venire in mente uno scritto apocrifo, forse del 1692 che si dice sia stato ritrovato nella Cattedrale di Baltimora, e che si chiudeva con questa bellissima frase:
“Aspira dolcemente ad essere felice”.
Questo è il mio augurio per tutti noi.
Grazie Stephanie
oryu
Le parole ti venivano da Chi e Che Cosa Sei Davvero: La Coscienza Divina! 😉
Roberta
Che Bella sei Stephanie, che bella !!
Roberta
Fantastico Andrea !!
Parole e Forme,
Spirito e Amore,
Geometria e Colore…
se vedo tutto questo in te, significa che è anche in me…
apro la pergamena, mi specchio e sento Luce vedo Suoni…
Gioia Profonda nel leggerti e nel trovare intorno al tuo pensare,
tante Anime così ricche, così nutrienti…
immaginando l’immaginifico vedo riuniti tutti NOI nel nome del Padre…
sento tutti NOI elevarci in un unico coro all’UNI SONO…
Che bello !!
Grazie grazie grazie
I love you
Roberta
Speleologa Emozionale
Andrea Necchi
Grazie grazie grazie Roberta, non è la prima volta che ti ringrazio per le tue parole, sempre così intense e sentite.
Quanti belli specchi in questo blog 🙂
A presto, Andrea
thynaya
Il mio nome è thynaya, ho innamorarsi di un uomo chiamato johnbul, siamo stati amo per tanti anni ormai, non ho esperienza del cuore spezzato da lui, lui mi ama più di ogni altra cosa al mondo, fino a quando il mio viaggio fidanzato di vedere la madre, quando torna non essere stato lo stesso che egli è, egli era il cambiamento del tutto, ma non posso vivere senza di lui, anche se sono andato a salutarlo nella sua casa, mi manderà via, continuo piangere ogni giorno, provo tante spell caster ma so quello me, ma solo per truffa potrebbe aiutare a mangiare i miei soldi, fino a quando ho sentito parlare di un dotore. ho detto va bene fammi lo provato e vedo, davvero ho contattato il dottore, vero credo che il mio ex amante che ha detto che non saremo mai di nuovo insieme è venuto a casa mia mi implorando il perdono non ho altra scelta che di perdonare lui perche io lo amo così tanto, prego avete bisogno di contattare l’uomo può anche aiutare a egli è come un angelo mandato dal cielo per la vita delle persone suddette.
Andrea Necchi
Grazie per avere condiviso la tua storia.
Auguri!
Andrea
Catia Anastasi
Ancor + delle parole di questo articolo, che sono sicuramente molto interessanti, è, quanto si percepisce dall’insieme, o come trè d’union di queste parole, è l’entusiasmo contagioso, la gioia e l’energia di una bella persona che ha trovato se stesso e l’espressione della sua anima nel nostro caro mondo terreno. grazie. Catia
Andrea Giuliano Necchi
Cara Catia grazie per quello che scrivi, e come dico sempre “Se ti tocca, ti riguarda” 🙂
Ho finito una bella chiacchierata telefonica poco prima di iniziare a scriverti, e parlavamo di queste stesse cose, di come ci si specchia continuamente nella realtà che ci circonda, e di come accorgersi di questa regola sempre in azione…ci dia potere!
Un’altra bella frase che uso spesso tra me e me è questa: “Non si può pettinare lo specchio”, e quindi se vuoi vedere qualcosa di bello nello specchio, sorridi 🙂 il potere è questo, decidere come vuoi vedere quello che c’è intorno a te.
Grazie ancora Catia, alla prossima!
Catia Anastasi
Mi è molto piaciuto il tuo articolo quindi mi farà piacere trovare il prossimo. Grazie a te . Catia
Andrea Giuliano Necchi
Catia, sai che fra poco – forse molto poco – Josè pubblica un altro articolo?
Spero ti piacerà anche questo 🙂
Ciao!
Jose' Scafarelli
Ragazzi, vi volevo dire che ho aggiornato l’articolo, mettendo nuovamente il video con l’ingrediente segreto! 😉
Enjoy! 🙂
Catia Anastasi
“CREDERE CHE SIA SPECIALE”. Ognuno di noi lo è, nonostante la globalizzazione, nonostante la moda, ecc..ecc..tutte diverse scintille di una unica luce infinita che pulsa nel cuore per Amore. ciao Catia
Anna Maria Di Franco
Carissimo Andrea,
spigolando su internet, ho trovato una serie di tuoi articoli coinvolgenti e intriganti ,
carichi di una energia ,che comunica, (senza che tu faccia niente ,come tu sei solito affermare), la tua passione e il tuo entusiasmo a chi ti legge e a chi ti ascolta.
la tua energia è veramente molto contagiosa! .
Carissimo non conoscevo questi articoli e sono rimasta molto sorpresa (positivamente ) e ti ho telefonato per sapere a che anno risaliva l’articolo , perchè non l’ ho trovato tra le newsletter di ricchezza vera ,che mi arrivano .
Grazie per questa condivisione e a presto
ti abbraccio con affetto e gratitudine,
Annamaria
Andrea Giuliano Necchi
Cara Anna Maria, grazie a te, la tua energia è veramente contagiosa!
Ti abbraccio, a presto 🙂