Come superare la paura e la vergogna
[Come superare la paura e la vergogna – Articolo di Sigrid Lipott]
Oggi parliamo dell’emozione che costituisce l’ultimo velo che ci separa dal successo… successo in ogni campo di vita, nella realizzazione personale, finanziaria, familiare, sociale.
Si tratta dell’emozione dalla frequenza più bassa e deleteria che esista, più difficile da individuare, guarire e accettare: la vergogna.
Abbiamo già avuto modo di vedere che la frequenza vibratoria, calcolabile in hertz, è paragonabile ad un’onda che va da una gamma lenta e lunga, che possiamo definire come paura, ad una gamma corta e veloce, interpretabile come amore.
Tutte le emozioni negative presentano una gamma lenta e lunga, ricollegandosi quindi alla paura, che è quindi la matrice di tutte le altre.
Ciò vale anche per la vergogna, la quale sarebbe energeticamente un sottoprodotto dalla paura.
Tuttavia, la vergogna – come il senso di colpa – si presenta come uno stato emozionale più subdolo e più complicato di altre emozioni.
La vergogna si accompagna infatti tipicamente al senso di colpa, riposando sull’idea di dover essere diversi da ciò che siamo: di qui la vergogna per come si è e il senso di colpa per quello che facciamo che, profondamente, riteniamo sbagliato.
La vergogna, inoltre, è lo stato emozionale a più bassa frequenza prima della morte: a livello energetico, essa copre una gamma che va dai zero ai 500 Bovis.
Per avere un’idea, una persona che non ha fatto grossi lavori interiori su se stessa possiede mediamente un’energia attorno ai 6500 Bovis.
Vediamo dunque che questo tipo di emozione abbassa enormemente la nostra forza vitale.
Come superare la paura e la vergogna
Anche a livello psicologico ed emozionale gli effetti sono devastanti: sensazione di dubbio perenne, non amore per se stessi, apatia, fino a condurre alla depressione.
La vergogna è sostenuta dal concetto di ritenere di essere profondamente sbagliati e che ciò non possa essere eliminato.
In questo senso, la vergogna non è una credenza, un semplice stato emozionale passeggero, come può essere la rabbia, ma ha a che fare direttamente con la nostra identità di “Io sono”.
In tal modo essa genera delle credenze deleterie che discendono dalla convinzione madre “Io sono sbagliato”.
L’energia che si cela dietro al fallimento, anche finanziario, è strettamente correlata non solamente al senso di colpa, ma viene cimentata dalla profonda vergogna nei confronti di noi stessi.
In pratica, la vergogna distorce completamente la nostra percezione sia della nostra identità che della realtà stessa.
Se vediamo bene, si avvicina molto al concetto di peccato originale ed costituisce inoltre la base di ogni repressione.
Le persone che sono bloccate dalla vergogna si sforzeranno di reprimerla cercando di vivere secondo parametri altrui, biasimando se stessi e nutrendo rabbia verso il mondo ma soprattutto verso se stessi, il che può facilmente condurre all’apatia (odio verso se stessi).
Per risolvere profondamente questo stato emozionale è necessario un buon lavoro su se stessi, attraverso la maturazione dapprima di un senso di compassione per noi stessi, per le circostanze di vita che abbiamo scelto, per le situazioni che abbiamo dovuto affrontare e superare, per i nostri genitori che ci hanno educato entro contesti radicati per quello che è giusto e sbagliato.
Solo dopo potremo trasformare la compassione in perdono e accettazione, partendo sempre da noi stessi.
La vergogna è anche l’ultimo velo che ci separa dall’autostima; anzi, è proprio la radice di ogni disistima o scarsa autostima.
Autostima significa avere fiducia in se stessi, nel proprio essere interno, nella propria scintilla divina. I dubbi che si coltivano su se stessi trovano la loro matrice in una convinzione profonda negativa che giace nel nostro cuore e ci impedisce l’accettazione e l’amore verso noi stessi.
In fin dei conti, è sempre un problema di valore/disvalore personale.
L’apprezzamento del semplice miracolo di essere vivi, di esistere, la gioia dell’esistere, del qui ed ora, assieme alla consapevolezza del potere di modificare la nostra realtà a partire dalla riprogrammazione delle nostre energie interiori, sono la fonte essenziale dell’autostima.
Al contrario, nella nostra quotidianità siamo spesso dediti ad attività che non fanno che rafforzare la nostra disistima, quindi la vergogna.
Ogni volta che critichiamo noi stessi, che scendiamo a compromessi con noi stessi (e con gli altri), che facciamo cose che non ci piacciono, stiamo generando il senso della vergogna nel nostro sistema energetico, psichico e cellulare.
Sul piano materiale, la vergogna è sostenuta dall’abuso.
Ciò significa che se in noi alberga una certa dose di vergogna, attrarremo situazioni di abuso sul piano psicologico ed energetico, o addirittura sul piano fisico, perché quando riteniamo di essere sbagliati, inconsciamente siamo d’accordo con l’essere abusati.
Come superare la paura e la vergogna
Quando proviamo vergogna, ciò che proiettiamo verso l’esterno è un’ombra di non meritevolezza, non integrità, non rispetto.
La realtà rispecchierà soltanto la convinzione inconscia di fare sempre la cosa sbagliata, di essere sbagliati e di meritare la punizione attraverso il fallimento, l’abuso, l’umiliazione.
Per estirpare la vergogna dal nostro inconscio è necessario innanzitutto esaminare ancora più profondamente le convinzioni sul proprio valore.
Quali sono le convinzioni di fondo su te stesso?
Qualunque cosa ne ricaviate, ricordatevi che non è reale: è solamente una parte di voi ferita, in lotta.
Permettete a voi stessi di vivere quella parte di voi che non vi ama sempre… può essere quello che viene chiamato giudice all’interno di voi, oppure può assumere anche altri aspetti.
Esaminatela, parlateci, chiedetele che cosa vi porta, osservate che parole usa…
Per trasformare una parte di noi, non possiamo prescindere dal contattarla, per quanto ciò possa essere doloroso. È proprio dalla repressione di pensieri, sensazioni ed emozioni, sia positive che negative, che nasce la vergogna, e quindi la disistima.
Il secondo step è quello di inviare amore a questa nostra parte; se non ci riusciamo, semplicemente inviamole semplicemente luce, e ben presto vedremo come essa cambia aspetto, forma, colore.
Dopo aver eseguito una prima integrazione in questo modo, può risultare utile lavorare sulle seguenti tematiche:
- Giudizio negativo nei confronti di se stessi
- Paura della punizione
- Credenza o paura di non essere all’altezza di parametri inconsci
Quando avremo lasciato andare anche la “maschera” della vergogna, non potremo che attirare a noi ancora più successo, liberandoci definitivamente dall’energia del fallimento connessa al senso di colpa-vergogna.
La sensazione e la paura dell’inadeguatezza sono di per se stesse molto più dolorose del dispiacere che possiamo provare quando qualcuno – seppur agendo da specchio – dice o fa qualcosa che ci fa soffrire, mettendo in discussione il modo in cui vediamo le cose o non rispondendo alle nostre aspettative.
Soltanto attraverso la riprogrammazione dell’energia della vergogna a livello cellulare, psichico, energetico, emozionale e animico è possibile estirpare il seme di peccato originale che ci portiamo dentro, togliere ogni sostegno alla mancanza di autostima, aumentare la nostra frequenza vibratoria e abbracciare definitivamente l’energia del successo.
[Come superare la paura e la vergogna – Articolo di Sigrid Lipott]
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PS
Se ti è piaciuto “Come superare la paura e la vergogna”, se hai domande, dubbi o altro da condividere, lascia il tuo gradito commento qui in basso, Grazie! 🙂
Jose' Scafarelli
Bellissimo articolo Sigrid, sei davvero bravissima! 🙂
Sono sicuro che sarà utilissimo per tantissimi lettori…
Il 15 facciamo una bellissima sessione… mi ricollegherò anche a questo articolo… GRAZIE! ^_^
1abbraccio
Josè
palma
Bellissimo mi é piaciuto…bisogna essere più fiduciosi…vero ma ogni tanto si cade nella trappola..lo vivo sulla mia pelle ogni giorno.
Palma
Sigrid
GRAZIE!
Silvia
Grazie ! E’ un articolo molto profondo che puo’ aiutare molto ognuno di noi…
maria
E molto interessante, mi sono sposata molto giovane e mia madre mi a sempre dato una colpa di vergogna, e dopo 40 anni ancora quando ci penso mi fa male,credo che questo influisca molto sulla mia vita ……
Sigrid
Il senso di colpa e la vergogna sono due cose separate ma strettamente connesse. Nessuno però può indurti un senso di vergogna se questo non esiste già dentro di te…
Valentina - Moderatrice
Ogni cosa che ci accade, anche brutta, ogni difficoltà, è un passo verso il miglioramento, nel cammino che ci porta al nostro Vero Sé. Come dice Ana Maria Ghinet “ogni cosa è la miglior cosa” 😉 Non dobbiamo vergognarci del passato o di chi siamo, siamo perfetti così come siamo!
Roberto
ShalOM JOSÈ,
sento questo dinamica eccezionale. ” Una scintilla Divina”
Grazie Sigrid.
Tanta luce.
Alex
Bellissimo articolo.. grazie infinite
veronica
Ciao a tutti ce ne sono di cose che ho visto nella mia vita alle quale crescendo ho messo un sigillo per non ricordar più
Ogni tanto affiorano questi ricordi. . E mi ripeto di lasciar andare non valgono neanche la pena di cadere in un vortice che ti deprime di più. La consapevolezza de che quella cosa a creato una ferita nella mia vita . Y di non darli il permesso di creare più scompiglio di quello che ha fatto.
Dietro a queste cose ci siano due uscite:
Andiamo avanti e fortifichiamo il carattere. (non piangersi più adosso) .si cercano delle soluzione. Come hai detto tu.
O ci lasciamo trascinare dal essere inadeguati
etc.etc. E non ne veniamo a capo.
Grazie per farmi conoscere cose mai sentite in vita mia come la misura delle onde corte e lunghe .e vibrare basso
Se io prendessi il Mantra di Metatron mi aiuterebbe a vibrare più alto.
O al contrario se io sto vibrando basso .che cosa succede?. Con il mantra.
Per il momento è quello che mi potrei permettere.
è sono le arme con le quale posso combattere i miei conflitti interiore.
La mia domanda è la riprogrammazione di Anna Maria in questo caso va bene . Giusto?
Grazie a voi . Valentina e José.
Valentina - Moderatrice
Ciao Veronica,
come dice Ana Maria: “Ogni cosa è la miglior cosa”, quindi, se pensi di poterti permettere solo il Mantra di Metatron è ciò che ti aiuterà davvero, è perfetto. Sicuramente ti aiuterà ad alzare le tue vibrazioni, a liberarti dai voti di povertà, dai blocchi, dalle credenze limitanti. Le Riprogrammazioni di Ana Maria sono davvero efficaci, inoltre è un percorso fatto insieme, in cui oltre al lavoro su se stessi ci si confronta con chi, come noi, ha iniziato il cammino verso l’Abbondanza e l’apertura al Vero Sé. Ricordati che noi creiamo la nostra realtà, ciò che pensiamo determina ciò che viviamo. Un abbraccio!
Patrizia
Grazie! Limpido e chiaro! Ricevuto in pieno! Buona domenica.
pasqualefoglia
Un articolo completo e bene fatto. Complimenti!
Angela
Penso che davvero sia la vergogna a tenermi frenata ogni volta che mi trovo davanti ad una nuova decisione. Gli abusi fisici e psicologici mi hanno fatto sentire sempre diversa e sporca e inadeguata. (Gli errori) le esperienze successive sono la conseguenza di sentirsi di sbagliare sempre, per arrivare ad un punto morto, senza più sapere chi sono e sopratutto cosa voglio, dando la colpa anche all’età che avanza. Così mi stavo/sto lasciando andare ogni possibilità di rinascita. La vergogna è veramente un brutto subdolo sentimento da cui rinnovarsi e rinasce. Grazie è arrivato nel momento giusto. Già tutto è giusto, TUTTO VA BENE!
daniela
grazie,
veramente un bell’articolo,profondo e di aiuto vero per tutte le persone che convivono con il senso di vergogna e cercano di liberarsi .
Grazie
Valentina - Moderatrice
Le difficoltà si superano, se si sa come farlo e se c’è la volontà di farlo.
Grazie e complimenti a Sigrid per questo fantastico post!
Grazie a tutti per i commenti così pieni di positività! 🙂
Deborah
Ottimo suggerimento grazie amici!!!
daniele
“Nulla e’altrettanto terribile di una scoreggia quanto la vergogna di averla fatta”‘. Di fronte ad un profondo senso di colpa, in genere, ho osservato due strade. La prima e’cadervici, come in trance, e di solito qualcuno da fuori ti impartisce una lezione su “come sarebbe dovuta andare”. La seconda e’quella circostanza (che per alcuni versi o fasi esistenziali puo’essere una posizione deliberatamente ricercata o autoprodotta ad ogni minimo accenno di imbarazzo) per cui scatta il meccanismo di soglia de “l’ultima goccia”. Osservi la vergogna con progressivo distacco fino a che non ci ridi sopra.
Sigrid
Vero!!! L’umorismo è proprio uno dei più potenti antidoti alla vergogna! ricordiamoci che questa vita è un GIOCO
adriano tolomio
Occorre lasciarsi scivolare di dosso ogni memoria dei ns sbagli passati perché chi ripensa al passato, toglie le energie al presente e riduce le speranze per il futuro.
adriano tolomio
Occorre lasciarsi scivolare di dosso la vergogna per gli sbagli passati perchè chi ripensa al passato, toglie le energie al presente e riduce le speranze per il futuro.
Alessandra
Bellissimo articolo che conferma meraviglie scoperte in questo percorso e prepara a quelle che, sicuramente, scopriremo grazie all’incontro del 15 gennaio. Grazie a tutti!
Valentina - Moderatrice
Cara Alessandra, hai ragione, questo cammino insieme è meraviglioso!
Mi unisco al tuo entusiasmo e al tuo ringraziamento a tutti! A presto!
Sigrid
Grazie mille per i complimenti ricchi di positività:)
Fab
Vale sei sempre più grande!
Ci conosciamo da poco più di un anno, prima ancora che conoscessi Josè e Ana, e devo dire che in questo anno hai fatto altri enormi passi: questo bellissimo art ne é la conferma.
Grazie e un grosso abbraccio a te.
Ciao
Valentina - Moderatrice
Ciao Fab!
Per questo bellissimo e utile articolo va ringraziata l’autrice, Sigrid!:)
Grazie per i tuoi complimenti 🙂 per i miei grandi passi avanti devo ringraziare ovviamente me stessa e Ana Maria e Josè! Grazie a loro, al Mantra di Metatron, alle Riprogrammazioni di Ana Maria e all’EnergetiClub (sono membro Gold dal primissimo mese, dal 2013) ho cambiato la mia energia, ho smesso di lamentarmi, ho riconosciuto la mia responsabilità al 100% sulla creazione della mia vita e oggi sono economicamente libera, felice e soddisfatta. Ma soprattutto ho voglia di proseguire nel mio cammino di crescita!! Auguro a te e a tutti una grande crescita! Un abbraccio 🙂
Rossella
Grazie mille. Articolo molto bello e interessante. Assolutamente non banale. Spero possa essere di beneficio a tanti…per me lo è stato 🙂 Grazie.
Isabella
“…se in noi alberga una certa dose di vergogna, attrarremo situazioni di abuso sul piano psicologico ed energetico, o addirittura sul piano fisico, perché quando riteniamo di essere sbagliati, inconsciamente siamo d’accordo con l’essere abusati.” Grazie di cuore Sigrid. Mi hai aperto un mondo!
lara
Grazie Sigrid per l’articolo…mi ha donato due o tre “ahah” veramente illuminanti!! Grazie davvero e grazie anche ad Ana Maria e a Jose’ che ho conosciuto di persona al simposio della consapevolezza live e poi nell’energeticlub prima edizione (non sono riuscita a seguirlo bene purtroppo ma ho le registrazioni e con questa occasione le riascoltero’ cercando di riceverne il pieno potenziale di riprogrammazione energetica…comunque ogni cosa è la miglior cosa!!
Lucy
Vi sono grata per queste pillole di saggezza. Penso siano utili a me e anche agli altri. Ma se una persona ha vissuto con genitori che dicevano che non avrebbe combinato niente di buono nella vita , come fa ad estirpare questa negatività ? grazie.
Valentina - Moderatrice
Ciao Lucy,
Ana Maria con le sue Riprogrammazioni del Punto Zero ci aiuta proprio in questo. Dobbiamo anche assumerci la responsabilità al 100% di ciò che abbiamo creato, della realtà che abbiamo creato con i nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre credenze limitanti, ed essere consapevoli che “ogni cosa è la miglior cosa”, come dice Ana Maria. Bisogna abbandonare il vittimismo e agire per migliorare. Le sofferenze, le difficoltà ci aiutano a risvegliarci, dobbiamo essere grati per questo e lasciare andare. Un abbraccio!
Rosario
Grazie.
giulietta angori
È la prima volta che viene capito davvero il sentimento che sta alla base delle mie insicurezze e paure……la vergogna. Da bambina avevo vergogna sempre soprattutto quando dovevo dire la mia opinione.
mariangela
Questo articolo me lo incornicio e lo appendo difronte al mio letto ,è un pugno da ko ,ma che ti rimette a posto i neuroni in modo che si azzeri tutto e possa ripartire.Grazie di cuore
Zeta
“La vergogna si accompagna infatti tipicamente al senso di colpa, riposando sull’idea di dover essere diversi da ciò che siamo: di qui la vergogna per come si è e il senso di colpa per quello che facciamo che, profondamente, riteniamo sbagliato.”
Quante cose, quanto significato possono esserci in certe frasi. Nel mio caso leggerle in solitudine mi dà la possibilità, lo spazio ed il tempo e il lusso di riflettere, andando più in profondità della superficie sulla quale spesso navigo nel mio quotidiano.
E quando rifletto in un certo modo, mi viene un’emozione forte, spesso peró accompagnata da una specie di pena che provo nei miei stessi confronti; e di questo un pò….mi vergogno. 🙂
Una volta un’anziana signora mi disse: “Il non agire per paura della critica è devitalizzante”. E la vergogna è così, perché è una paura che restringe enormemente l’azione, ed è profondamente devitalizzante.
E pensare a me stesso, rivolgendomi al passato, pensando cose tipo “se avessi fatto così oggi sarei così”, o simili, anziché affrontare la mia vita partendo dall’unico tempo che in cui realmente posso agire, il presente, nuotando senza muovermi in un tempo che è impossibile modificare, mi complica le cose.
Spesso mi dico di ricordarmi di stare nel presente, ma quasi subito mi ricordo di dimenticarmelo. E trovo anche molto semplice ed illusoriamente redditizio rimandare a domani. Peró così facendo mi ritrovo pieno di zaini colmi di inutilità da portarmi appresso, quando so che mi basterebbe uno zainetto leggero con un pò di consapevolezza dentro. La vergogna e la paura pesano, e rendono più difficile il cammino.
Io nel mio armadio lo zainetto l’ho cercato, senza ancora trovarlo. Sicuramente non ho cercato abbastanza bene, perché trovo sempre qualcosa prima che mi distoglie dalla ricerca. Magari un giorno avrò più coraggio, arma incredibilmente efficace contro la vergogna. Un coraggio sano, si intende.
Grazie per avere scritto questo articolo.
Abbracci da Zeta
Josè Scafarelli
Grazie per la condivisione, Zeta… e in bocca al lupo per tutto! 🙂