La Corsa del Topo di Robert Kiyosaki
La Corsa del Topo di Robert Kiyosaki… Questo è il secondo di una serie di post che ho deciso di dedicare a Robert Kiyosaki ed in particolare al suo best seller “Padre Ricco Padre Povero” [e ovviamente al suo Rich dad Tour a Londra]
Oggi desidero parlarti di uno dei primi concetti importanti di cui parla Kiyosaki in questo suo testo: La Corsa del Topo (quanto segue è liberamente tratto e reinterpretato da “Padre Ricco Padre Povero).
La Corsa del Topo di Robert Kiyosaki
Nasce un figlio, che poi va a scuola.
Poi passa all’università e si laurea.
Poi? Spesso c’è un Master di specializzazione e finalmente il ragazzo può puntare ad un buon lavoro, un bel posto fisso.
In alternativa può diventare un professionista…
Fa carriere, se gli va bene, potrebbe finire nell’amministrazione pubblica…
Guadagna bene ed inizia ad usare le prime carte di credito…
Con un pò di soldi in tasca inizia a frequentare locali in cui conosce coetanei e se gli va bene trova un partner con cui sposarsi: finalmente due redditi in una sola casa!
La coppia si sente forte e decide di comprare un “nido d’amore”, un’auto, l’ultimo modello di televisore e di andare spesso in vacanza.
Arriva poi il giorno di un piccolo erede.
Inizialmente il figlio porta parecchie spese, perciò la coppia è costretta a fare qualche straordinario per mantenere il tenore di vita…
Magari arriva anche una promozione o un aumento di stipendio, ma il secondo figlio è alle porte…
Col secondo figlio, i due giovani sposi devono impegnarsi ancora più diramente sul lavoro… sempre con lo scopo di aumentare i redditi.
A questo punto, può rivelarsi necessario un secondo lavoro.
Sale il reddito, sale proporzionalmente anche lo scaglione dell’imponibile fiscale, sale la tassa immobiliare sulla casa più grande che è stato necessario prendere e con queste, tutte le varie imposte…
I due giovani guadagnano un buono stipendio mensile, ma – giustamente – si chiedono dove finiscano tutti i loro soldi.
“La coppia felice, nata 35 anni fa, è ormai intrappolata nella Corsa del Topo per il resto dei suoi giorni lavorativi.
Lavorano per i proprietari dell’azienda in cui sono impiegati, per le tasse che mantengono lo stato, per pagare le carte di credito ed estinguere il mutuo immobiliare contratto con la banca.”
E cosa insegnano ai loro figli?
“a studiare sodo, prendere buoni voti e trovare un posto fisso”!
Non sanno nulla sul denaro e non fanno nulla per imparare, perchè non sanno di non sapere.
Il risultato?
Faticano come schiavi per un’intera vita e tramandano alle generazioni successive lo stesso destino: la Corsa del Topo!
“I bambini passano anni in un sistema educativo antiquato a studiare materie che non useranno mai, preparandosi per un mondo che non esiste più.”
Oggi il consiglio più pericoloso che puoi dare ad un ragazzo è: “Va’ a scuola, prendi voti alti e poi cercati un lavoro sicuro”
E’ un consiglio vecchio e sbagliato. E’ solo un’abitudine culturale: “è sempre stata la cosa giusta da fare”.
Uscire dalla Corsa del Topo di Robert Kiyosaki:
Essere imprenditori oggi significa essere controllare il proprio destino, essere dipendenti significa delegare questo controllo al datore di lavoro.
Il Padre istruito di Kiyosaki gli consigliava di impiegarsi in un’azienda, il padre ricco lo spronava a possedere un’azienda.
La Corsa del Topo di Robert Kiyosaki: Conclusioni
Spesso leggiamo sui libri che parlano di Legge di Attrazione questa frase: “pensa come un ricco e sarai ricco“.
Ecco, credo che leggere autori come Kiyosaki (o meglio ancora partecipare ad un suo corso) serva proprio per imparare a far questo.
Dei vari GURU americani della Ricchezza, Kiyosaki – insieme al mitico Eker – mi sembra il migliore.
Ecco perchè ho scelto di partecipare al Rich dad Tour.
Ovviamente, come al solito, sarò felicissimo di seguire il corso circondato dagli amici di Ricchezza Vera.
Fino alla data del corso continuerò a scrivere post ispirati da “Padre Ricco Padre Povero”, quindi torna spesso sul blog perchè non manderò sempre delle email.
😉
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1abbraccio
Josè
N.B.: non ho interessi economici legati a questo evento, non ci guadagno una lira se si iscrive una o cento persone. Se spingo questo corso è soltanto per 2 motivi:
1 – mi fa realmente piacere incontrare dal vivo gli amici di Ricchezza Vera
2 – So che è un corso di altissima qualità, uno dei migliori sulla ricchezza e visto che questo è il sito italiano di riferimento alla Ricchezza, ritengo necessario allertare tutti i lettori
PS
I tuoi genitori non ti hanno mai fatto un discorso simile a quello descritto nella Corsa del Topo di Robert Kiyosaki?
I miei familiari mi hanno tormentato… meno male che sono stato sempre un ribelle!
😀
PPS
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Marco Ferraro
La corsa del topo, eh già che bella illusione il posto fisso, vero Josè, tante volte mi chiedo quanti ambiscono al posto fisso, credono che una volta trovato possono trovare la sicurezza….
MA in questi periodi di “crisi” si vede proprio quanto è falsa questa convinzione. Certo magari ci sono aziende che vanno avanti lo stesso e i loro dipendenti “sopravvivono” ma ci sono tante che chiudono perchè non ci “credono” nella loro riuscita.
In realtà quella del posto fisso è solo una forma di schiavitù e oggi come oggi ce se ne rende ancora di più.
Se tu fai un lavoro da dipendente, quando hai una bella esperienza per quale motivo non ti metti in proprio? Certo il rischio c’è, ma non èp lo stesso rischio che si prende l’imprenditore che ti assume e ti dà il lavoro?
E se quell’imprenditore (da cui dipendi) un giorno decide di chiudere l’azienda per spostare la produzione all’estero, dove stà il posto fisso? In realtà stai solo delegando a qualcun’altro di usare le tue capacità e di guadagnarci lui, solo perchè tu hai paura di rischiare e di vivere una vita piena ed essere responsabile della tua felicità.
Cosa ne dici Josè 😉
Fiorenzo
molto interessante, e molto vero ciò che viene detto.
massimiliano
La corsa al topo è quanto di più vero possa esistere. E’ vero che viviamo in cui ci vengono tramandati i limiti, ovvero, il posto fisso e, lavorare per sopravvivere, paer pagare il mutuo, la scuola ai figli, l’auto e se ci scappa anche qualche cosa per te! E come facciamo a venirne fuori? Seguendo corsi,stage sulla ricchezza vera, che costano un sacco di soldi?
Fulvia
Caro Josè,
davvero interessante questo nuovo modo di concepire i messaggi da passare ai figli. Sono certa che se noi riuscissimo a liberarci di certe vecchie convinzioni potremmo tutti pervenire a fonti di grandi riccheze materiali e spirituali, però più che le convenzioni sociali sono da abbattere le strutture e resistenze inconsce che ci lavorano contro, a nostra insaputa.Cosa ne pensi?
Gracy
Ciao Josè, sono in parte d’accordo con te. Ai figli bisognerebbe poter dare la possibilità di non sperimentare la corsa del topo, ma è anche vero che quando lasceremo il nostro corpo fisico tutta ‘sta ricchezza dovremo lasciarla. Ti ho già detto quel che penso del denaro, ma voglio essere più chiara. E’ logico che per vivere qui in terra ci serve il denaro, ma non per forza dobbiamo rincorrere la ricchezza o il potere che questo ci dona. Non intendo trascorrere la mia vita pensando solo alla ricchezza, come puoi capire, non tutti desiderano le stesse cose. Personalmente non mi manca nulla e non vedo il motivo per cui vivere soltanto per far soldi. Ti dissi che il denaro è sporco, non ho ancora cambiato idea e trovo inutile polemizzare sull’argomento, visto che è palese e sotto gli occhi di tutti come il denaro riesca a creare egoismo e loschi affari, certo, non tutti, qualcosa di buono il denaro lo fa, anzi, è solo un mezzo, in realtà a snaturarlo ci pensano le persone, ma non fa molta differenza. Se diventassi ricca la mia opinione non cambierebbe, ma userei il denaro anche per far star bene altre persone. Questa è solo la mia opinione, non pretendo che tu e altri la condividiate. Quando sono casualmente capitata sul tuo blog, credevo che parlasse di di ricchezza interiore, solo in seguito ho capito che c’entrava anche la ricchezza materiale. Comunque leggo volentieri i tuoi post e li trovo interessanti. Ti prego, non sforzarti di farmi cambiare opinione:)
Buon lavoro, un abbraccio*__*
anna
ciao jose’ io sono incaricato amway e sto applicando la filosofia di R. Kiyosaky sul la mia attivita’. Eccezionale!
Ti ringrazio per il 2 ebook che ancora non riesco a capire bene.
ciao Anna.
antonella
sintesi:scopate meno……………
a parte la battutaccia,comunque è verissimo: quando sei giovane ti esortano a eccellere,salvo poi,accorgerti a breve,che la tua eccellenza non serve già più a nessuno.Ciao
marzia
ciao josè, ti seguo da un pò, e mi sorge una domanda: se tutti fanno gli imprenditori, chi mi stirerà le camicie?
intendiamoci, io sono d’accordo con te, e la mia è una domanda seria. non stiamo creando in questo modo un’ulteriore divisione tra chi sta sopra e chi sta sotto?
oppure, c’è un’alternativa (che viene da altra realtà) a cui non sappiamo far riferimento?
c’è un altro modello economico possibile? cosa mi puoi dire?
questo mi sembra obsoleto.
attendo risposta
marzia
Eugenio Odorifero
Caro José,
apprezzo veramente questo post, nonostante la lezione di Kiyosaky è fin troppo ottimistica per la nostra realtà. Le pressioni subite dai genitori verso la corsa del topo sono giunte all’epilogo. Oggi la fine della corsa del topo è il contratto a tempo determinato con redditi da fame. All’università, già anni addietro, i professori dicevano “andate all’estero”. Ora non ho idea di che cosa dicano.
Già da tempo riflettevo su cosa dovrei dire ad un bambino. Sicuramente, “studia” :). Ma poi? “Guardati intorno, SPECIALMENTE MENTRE STUDI, perché il mondo è in continua trasformazione”. Forse è un po’ più obiettivo, ma manca qualcosa. “Prima che puoi, lavora per imparare a lavorare, anche per vedere come le cose stanno. Con i soldi che guadagni e con l’esperienza acquisita, pensa ad un iniziativa personale”.
Voi come la vedete?
alberto consoli
Josè
hai perfettamente ragione, io penso che sia giusto pensare e credere nell’attrarre abbondanza nella propria vita, però penso che si debba pure acquisire conoscenze tecniche nell’ambito in cui si voglia migliorare!
Lessi tempo fa un’articolo in inglese sui miglior venditori d’america!
Tutti dichiaravano di credere nel “fare un sacco di vendite” ci credevano fermamente in questa possibilità, e cosi avvennitva effettivamente! Però tutti continuavano per una via più logica al migliorare ogni ambito del proprio processo verso la realizzazione dei loro obiettivi di vendita! Questo velocizzava il processo, proprio perchè uso era più sicuro dei propri mezzi e quindi vedeva i suoi obiettivi più facilmente realizzabili!
A presto
Alberto
serena
@ Gracy:
Basta con l’offendere questo povero denaro! Lui non è affatto sporco, siamo noi che lo abbiamo sporcato. Il denaro è energia pura e oserei dire energia divina. Non esiste ricchezza spirituale scissa da quella materiale, poiché la materia esiste ed è anch’essa energia pura. Tutto è forza divina, il bene e il male, la luce e l’ombra. Smettiamola di dover a tutti i costi dividere tutto. La vera comunione spirituale è l’insieme, il Tutto, è tornare alla vera unione di tutte le parti, all’incontro di queste nell’unità.
Finchè continueremo a rifiutare qualcosa, non arriveremo alla comprensione profonda che tutto è perfetto così com’è, tutto ha un suo senso profondo.
Buona giornata,
Serena
Ciro
Ciao Josè.
Io sono anni che sono uscito dalla corsa del topo, come la definisce Kiyosaki. Ho lasciato un lavoro da dipendente che mi rendeva benino, per entrare in una nuova corsa del topo. Mettersi in proprio almeno per me, mi ha portato ad entrare in una nuova “ruota da criceto” ora il mio capo sono i clienti, ho cambiato diverse attività ma nessuna prende il giusto slancio ( sicuramente ci sono degli errori nel mio modo di valutare le cose). La mia osservazione è che dipendente o imprenditore che tu sia fai sempre parte della ” corsa del topo ” l’ imprenditore, comunque deve pagare le tasse, corrispondere i canoni d’affitto, pagare i dipendenti, investire in innovazione e prodotti, mettere su una famiglia, acquistare una casa, pagare le bollette a fine mese ( quindi dovrà lavorare sempre di più, soddisfare sempre più clienti, far crescere l’impresa per poter mantenere il proprio tenore di vita). Secondo te questo è uscire dalla corsa del topo ???
Gianmaria
Io non capisco molto questa idea del lavoratore indipendente.
Conosco giardinieri, muratori, ecc… che anche se avessero milioni euro andrebbero ogni mattina a fare il loro lavoro come hanno sempre fatto, perchè provano semplicemente piacere nel farlo. Vogliono fare quello, punto e basta.C’è chi è fatto per gestire e chi no, c’è chi è fatto per i lavori manuali e chi per il lavori di gestione,ecc… Il fatto è che il dipendente è generalmente sottopagato. E’ questo che deve cambiare, e cioè che qualsiasi tipo lavoro deve venire pagato bene. E’ il sistema che deve adattarsi alle nostre passioni e non viceversa, altrimenti non facciamo altro che fare la maggior parte delle azioni spinti dal dover guadagnare e non sulla base della passione.
Se io fossi un musicista dovrei essere libero di poter fare un cd ogni volta che mi viene da farlo e non solo sulla base del farlo a tutti a costi così riesco a campare ancora per un pò. Poi anche questa idea del lavoratore indipendente non è reale. Non conosco artigiano medio (indipendente) che non evada almeno in parte le tasse per poter vivere.
Se uno vuole fare soldi non è poi così difficile, basta coltivare erba in casa, conviene di più che non fare l’ingegnere e poi non è moralmente diverso dal lavorare in una banca che investe in armi o cose di questo genere…
Non vuol essere una critica fine a se stessa e dai toni polemici al post ma un riportare l’argomento alla realtà quotidiana
ciaoo
Susanna
Caro José,
trovo interessante e valida la visione di questo signore che sostanzialmente ci invita ad affrontare la vita in modo più creativo, aperto, fiducioso e positivo, ad abbattere schemi restritivi e anacronistici che ci vengono trasmessi da altri ma non ci appartengono, a credere nelle nostre possibilità e capacità, e a realizzarci rispettando le nostre autentiche istanze interiori senza dover aderire a modelli precostituiti… Questa è la parte del suo messaggio che ritengo positiva.
Ciò che mi piace meno e che trovo pericoloso (se non ho capito male) è questo invito neanche troppo implicito a non dare importanza allo studio. Concordo sul fatto che lo studio non debba essere considerato solo come strumento di realizzazione professionale ed economica (questo lo renderebbe arido e sterile), ma come strumento di arricchimento personale, un mezzo in più per aprire la nostra mente e anche il nostro cuore. Insomma credo che, per quanto la qualità della nostra scuola sia discutibile (e lo è sicuramente molto !), sia indispensabile andarci. Tu mi insegni che “ricchezza vera” non è solo quella che sta nel nostro portafoglio – auspicabilissima ! – ma quella del nostro spirito e da che mondo è mondo lo spirito si arricchisce anche attraverso la cultura ! (fermo restando l’esistenza di personaggi di enorme spessore umano e spirituale semi-analfabeti, ma sono una sorta di “illuminati”. Con uno spirito “educato” forse sarà possibile perseguire ricchezza in modo etico, privo di grettezza e avidità.
Grazie per l’articolo e per la possibilità di dire la mia.
Un grande abbraccio e a presto.
Susanna
Susanna
silva
Visto che anch’io sono sempre stata una ribelle a questo incubo del “posto fisso”(nonostante il massimo dei voti che avevo sempre a scuola, ragioneria.., non ho mai azzeccato un colloquio per il lavoro in banca.. chissà perchè..) condivido con te quello che dici su queste cose, tanto che alle mie allieve adolescenti dei miei corsi in palestra e in piscina, quando a volte mi chiedono consigli sugli studi da seguire io dico sempre “ascolta il tuo cuore, se è quello che TI PIACE” troverai un lavoro bellissimo in quel settore.., anche se tutti gli adulti continuano a consigliare gli studi migliori per trovare più facilmente lavoro.. tanto se non ti piace prima o poi anche se lo trovi lo molli, o resti per sempre un’infelice… Studia, se puoi, ma quello che ti piace e perchè ti piace, il resto verrà da sè.. Un grosso bacione ciao!!
Silva
Susanna
Concordo pienamente con Silva !
Un abbraccio.
Susanna
Josaya
personalmente credo che la questione non sia essere indipendenti o liberi professionisti o imprenditori… La questione è tutta nell’atteggiamento mentale con il quale si affrontano il lavoro e la vita! Non mi sento di racchiudere (etichettandoli???) tutti i lavori da dipendenti come lavori da “criceti” 😉 e tutti i lavori indipendenti da “elefanti”!!! Le variabili sono molte e le principali sono l’atteggiamento mentale e le aspettative! ,)
Cristian B.
Ciao Josè e ciao a tutti
è la prima volta che scrivo qui anche se da mesi leggo le e-mail di richezzavera.
La corsa del topo??! è il benessere che ci ha portato alla corsa del topo!!!!!! Infatti è la corsa del benessere.
Secondo te non è così Jose?? Ora vi spiego il perché.
Oggi nei paesi ricchi (indebitati quasi fino al tracollo) tutti noi siamo costretti a consumare una tale quantità di beni che solo 1/10 della popolazione riesce a produrre con il proprio lavoro, infatti in questi paesi una persona è ricca-benestante e gli altri 9 sono poveri (indebitati). Ognuno di noi per poter sentirsi a nostro agio in questa società è costretto a consumare moltissimi beni. Beni primari come la casa, gli alimenti i servizi sociali e beni secondari come le vacanze, il passatempo multimediale (tv,home video, cellulare, internet,navigatore) e il divertimento sociale (ristoranti, locali , moto, palestra, estetista, ecc).
Ovviamente quello che produce oggi un dipendente corrisposto nella busta paga mensile non riuscirà a sopperire il costo di tutti questi beni ed è costretto quindi ad indebitarsi (mutui, finanziamenti ecc).
In sintesi ora consumiamo quello che oggi e i prossimi 10 anni produciamo. Questo è valido per tutti i paesi occidentali. I paesi emergenti invece (Cina,Brasile, India ecc.) si trovano nella condizione dei nostri anni 60-90 in cui si produce molto di più di quello che si consuma non dovendo così indebitarsi.
Come risolvere questo? non è facile rispondere ma almeno qualche indicazione si potrebbe dare :
la classe politica dovrebbe riuscir a ridurre e non ad aumentare il divario tra le classi sociali in modo da non alimentare eventuali future rivolte e da parte nostra invece dovremmo riacquisire alcuni pregi che pian piano stanno sparendo : umiltà, altruismo e attivismo. Ecco che richezzavera può esserci d’aiuto. Vi faccio una mia veloce presentazione :
figlio di un artigiano indipendente muratore del nord-est, ho lavorato per 12 anni in una media- grossa ditta, prima operaio poi impiegato tecnico e adesso da 5 mesi in cassa integrazione a ore zero sebbene il mio responsabile e i miei colleghi mi dicevano che senza di me e la mia funzione la ditta non potrebbe lavorare; forse la DG la pensa in modo diverso.
Ora mi trovo in una situazione difficile e incerta ma forse il destino me l ha creata di proposito.
Fin dall’anno 2000 ho sempre avuto il sogno di esser un Trader. Un Trader 24 su 24. Ho conosciuto il mondo della finanza a livello hobbistico subito nel momento del crollo delle bolle speculative della new economy e non per niente mi ha fatto perdere parecchi soldi. Da allora ho sempre osservato il mondo e le tecnologie dei Trader senza però mai esser operativo. Ora sto studiando le tecniche, la piattaforma software e le modalità più adatte per il sottoscritto. Secondo la mia tabella di marcia tra qualche mese dovrei esser operativo.
Lo so, è difficile, con il trader online è un attimo perdere tutto ma ho capito che nella vita ogni tanto bisogna rischiare. Speriamo che l’attivismo di richezzavera sia un porta fortuna, un porta fortuna per tutti in modo da poter sentirci dei leoni dentro questa grande gabbia, la nostra bella vita.
a presto
Cristian B.
Mauro
Ciao Cristian sono Mauro, complimenti per l’intraprendenza, come va la nuova avventura?
adele
ciao josè , ciao a tutti……
lavoro da 10 anni come responsabile di un negozio di abbigliamento, da 1 mese a questa parte ho deciso di trasferirmi in un altra città e cercarmi un altro lavoro……(mi sto muovendo in questo senso)
quindi poche certezze ma una gran voglia di ricominciare a vivere credendo in me stessa e nelle mie capacità che erano diventate scontate e irrilevanti dove lavoro……o meglio ha fatto comodo a tutti pensare questo fino ad ora compresa me…..
ma ora si ricomincia……perchè ho deciso che è così!!!!
sono io la padrona della mia vita!!! grazie 1000 josè!
Marco Ferraro
@Cristian B.
Caro Cristian, la tua visione è un pò pessimistica e limitata, non voglio giudicarti, ma anch’io fino a qualche tempo fa la pensavo così, quando leggevo e mi interessavo di signoraggio, di fanta economia etc.
Il problema di fondo è che questa visione genera solo paura e insicurezza, perdita di coscienza del proprio potere personale che appunto fa ricadere appunto poi sempre nella corsa del topo.
Se invece impariamo ad avere una visione di abbondanza in tutto ciò che viviamo vedremmo che in realtà è proprio così e che il nostro esempio stimola le altre persone per cocreare un mondo migliore.
Ricordati che tu sei padrone della tua vita e più te ne rendi conto e più ci prendi gusto 🙂
Guarsa ad esempio Adele che si stà buttando in una nuova avventura fiduciosa di riuscirci e con tutto l’entusiasmo che serve.
Quindi forza e coraggio anche a te Cristian che se segui i tuoi sogni e ci credi fino in fondo vedrai che ci riuscirai, ora sei solo un pò disilluso, ma se riacquisti autostima vedrai come cambiano le cose.
Ora ti chiedo cosa faresti di diverso per cambiare e migiorare la tua vita?
edoardo bettazzi
complimenti Susanna concordo pienamente con te . Conosco già Kyosaky e lo schema dei 4 Quadranti ( che farete credo a londra) avendo fatto per un pò di anni Amway e il suo Network marketing con NETWORK 21. Esperienza che mi è servita e molto bella …
a Londra non verrà , semmai farò il prossimo corso di Ecker …
Un saluto a tutti e al nostro caro Mentore Josè
Namastè 🙂
Cristian B.
@ Marco Ferraro:
Ciao Marco,
propio domenica ascoltando di fuggita una replica di Verissimo
mi sono rivisto nella descrizione che si deva il Sig. Bonolis :
“non sono pessimista ma realista e forse è per questo che son quasi
sempre contento… so cosa può succedere in questo difficile mondo”.
L’analisi mia è un’analisi macroeconomica che prende in gioco la globalità della popolazione nei paesi ricchi, non solo alcuni di noi. Non è verò che in questi ultimi 10 anni i mutui è i finanziamenti sono saliti esponenzialmente? Non è verò che i nostri genitori risparmiavano di più e si indebitavano di meno? come mai?
Il tuo ottimismo è sano ed è la cura per non esser schiacciati dal sistema, da parte mia non lo sono di meno.. ma son realistà!
Per migliorar la mia vita leggi la parte finale della mia presentazione, forse ti sei fermato prima. Ti ringrazio comunque per la tua replica. Buona giornata
Elvio
Non mi sento preso dalla corsa del topo, non mi ci sono mai sentito forse per il carattere che ho, qualcuno dice perché sono forunato, ma non credo, faccio comunque fatica ad attribuirmi il merito di non sentirmi nella corsa del topo. Sono lavoratore dipendente (ancora forutnato?), non prendo tanto, ma a me sembra tanto. Faccio un lavoro che mi piace, in realtà è proprio una mia passione e devo trattenermi di dirlo al capo perchè potrebbe pensare di darmi più lavoro visto che mi diverto e il divertimento ha le sue giuste dosi (ne ho già abbastanza da fare).
Certo sono preso anch’io dalle incombenze quotidiane e se guardo all’indietro non è certo stata tutta rose e viole la mia vita, ma sono sempre ottimista. Qualcuno mi potrebbe dire: Ma che ci stai a fare nei blog di RicchezzaVera? In realtà penso di avere tante potenzialità che non riesco ad esprimere e grazie a te José sto scoprendo altri punti di vista con cui affacciarsi al mondo e te ne sono grato, anzi devo dire che non sono preso dalla corsa del topo ma sono preso da un turbine di idee, domande, letture nuove da quando frequento questo sito.
Anche secondo me un’imprenditore può essere preso dalla corsa del topo come un dipendente, però mi sa che Kiyosaki ce l’ha la risposta a questa domanda, pendiamo tutti dalle tue labbra Josè.
(:<))
Gracy
@ serena:
Cara Serena, il problema non è rifiutare qualcosa o decidere se il denaro sia sporco o no, che sia energia divina come dici tu ok….. ma non mi sento obbligata a rincorrere la ricchezza solo perchè qualcuno ha deciso così. Posso essere libera di decidere per me o no? Dovresti leggere meglio ciò che ho scritto, mi sembra abbastanza chiaro!
Ciao:)
ritadagostino
é tutto vero!! Fino ad oggi anche io ho massacrato i miei figli con questi discorsi noiosi!! Oggi mi accorgo di avere sbagliato tutto!!!
Jose
@ Fiorenzo:
Grazie
🙂
@ massimiliano:
anche.
può bastare leggere qualche libro o anche qualche articolo sul web…
intanto è importante prenderne coscenza.
😉
@ Marco Ferraro:
è un punto di vista condivisibile.
🙂
@ Fulvia:
assolutamente si.
bisogna lavorare a tanti livelli.
😉
@ Gracy:
Ciao Gracy,
la ricchezza materiale è un riflesso della ricchezza spirituale: vanno a braccetto e sono strettamente legate in modo biunivoco.
Se non intendi vivere pensando solo alla ricchezza penso sia una cosa più che normale e condivisibile: io per primo – che ho scelto di occuparmene stabilmente – non vivo per questo, ma solo per essere felice (che è lo scopo per cui si ricerca la ricchezza IMHO).
Che il denaro sia sporco è solo una tua credenza e le prove a sostegno di ciò sono evidenti solo per te che hai scelto di mantenere questa credenza, non sono vere in assoluto: se ci rifletti, ci sono tantissime prove a sostegno del contrario di questa credenza. Io ho scelto di sviluppare la convinzione opposta perchè so che con questa scelta non terrò lontano il denaro (Questa è solo la mia opinione, non pretendo che tu la condivida).
Su Ricchezza Vera si parla di Ricchezza a 360° gradi e – come puoi vedere – il risultato è gradevole per chi ci è arrivato attratto dalla ricchezza interiore e per chi ci è arrivato cercando la ricchezza materiale.
Non cerco mai di convincere nessuno di nulla: so che ogni realtà è soggettiva e mutabile in base alle proprie convinzioni, per cui posso al limite farti notare come alcune convinzioni possano impedirti di diventare materialmente ricca, ma poi sei sempre tu che operi la scelta.
🙂
@ anna:
Lo comprenderai meglio con gli ebook successivi
😉
@ antonella:
bé, se fosse quella la morale, non avrei scritto il post… io sostengo che siamo qui per divertirci, per cui se dovessimo rinunciare al sesso sarebbe un vero peccato!
😀
@ marzia:
Splendido quesito.
Non so risponderti con certezza Marzia.
E’ una cosa a cui ho pensato anche io.
Mi sono risposto che anche se non riusciamo a comprenderlo, tutto è perfetto così com’è: c’è un ordine superiore che è preciso, ma invisibile ed incomprensibile per noi.
Per cui – ad esempio – in un mondo in cui siamo tutti ricchi, ci sarà qualcuno che avrà la passione di stirare che creerà una catena di lavanderie.
🙂
@ Eugenio Odorifero:
Io penso che insegnerò a mio figlio la gestione del denaro come un gioco sin da subito.
E poi gli farò leggere parecchi libri di questi autori tipo Kiyosaki.
🙂
@ alberto consoli:
certo…
@ serena:
stracondivido
😉
@ Ciro:
Non credo che Kyiosaki sostenga che basti diventare imprenditori per uscire dalla ruota.
Sicuramente è condizione indispensabile (non unica) per riuscirci.
😉
@ Gianmaria:
in parte condivido ciò che dici: se leggi la risposta a Marzia, sostengo più o meno la stessa cosa.
🙂
@ Susanna:
in tutta sincerità, ci sono troppe cose del sistema scolastico che non farei studiare e che sostituirei.
Per cui, se in parte condivido ciò che dici, penso anche che ci vorrebbe una vera e propria rivoluzione dei programmi scolastici.
😉
@ silva:
bravissima!
🙂
@ Josaya:
certo.
pens di poter interpretare il pensiero di Kyiosaki nel senso che diventare imprenditori è condizione indispensabile (non unica) per uscire dalla ruota, fermo restando che possono esserci anche eccezioni.
🙂
@ Cristian B.:
grazie per il contributo Cristian!
🙂
@ adele:
Prego!
🙂
…ma grazie di cosa?
🙂
@ edoardo bettazzi:
ciao Edo!
🙂
@ Elvio:
“chi sa che ciò che ha è abbastanza, ne avrà sempre a sufficienza”
…se poi ti piace anche ciò che fai, sei a cavallo!
🙂
@ ritadagostino:
hai solo fatto ciò che ritenevi fosse per il loro bene, non biasimarti!
🙂
Adesso puoi agire alla luce di una nuova consapevolezza.
🙂
1abbraccio a tutti!
Josè
catya
ciao josè 🙂
chissà se riesco a venire a londra?
in primis vorrei acquistare il libro e leggerlo assolutamente!!!
la corsa del topo non mi piace affatto…credo sia triste pensare ad una vita così! io ambisco ad una vita ricca a 360 gradi x cui voglio essere ricca e felice 😉
bacioni
:-*
adele
e’ vero nn l’ho detto……grazie per Ricchezza Vera …………
è da circa un mese e mezzo che ascolto il Mantra di Metatron e qualcosa in me è veramente cambiato……
sto prendendo delle decisioni molto importanti per la mia vita come ho accennato…….diciamo che ho RICEVUTO una grande carica energetica che mi sta aiutando……..
quindi ribadisco il grazie a te per tutto (e-book …..mantra…..il blog e tt il resto) e naturalmente un grazie me lo prendo anche per me che me lo merito!!!! bacioni
Jose
@ catya:
Ciao Catya!
Pensavo che ti fossi dimenticata di noi!
😛
Prendilo il libro che è molto carino!
😉
@ adele:
Ma che bella testimonianza, grazie!
🙂
Posso chiederti la cortesia di scriverla in questo post che è dedicato al Mantra di Metatron, per cortesia?
https://www.ricchezzavera.com/blog/ricchezzavera/commenti-alla-prima-teleconferenza-di-ricchezza-vera/
Ti ringrazio!
😉
franca
ho letto quasi tutti i suoi libri,ma risultati poco forse perche paura di rischiare un po,ora ce il corso a Londra vorrei sapere di piu se fare il corso da lui oppure rileggere i suoi libri e magari trarre appunti validi per fare qualche passo guadagnare e poi fare il corso inquanto ce un costo che per altro non sono certa di voler investire in questo momento un po difficile…cosa ne pensate chi ha fatto il corso!
Grazie a voi tutti.
Jose
@ franca:
io non l’ho mai fatto… ma per esperienza, posso dirti che sicuramente un corso entra più in profondità di un libro.
😉
Omar Tringali
Ciao Jose, giustissime verità, concordo. Un informazione, o meglio una domanda: Padre Ricco e Padre Povero per te è il miglior libro di Robert? Te lo chiedo perchè sono intenzionato ad acquistarlo presto 😀
Jose
@ Omar Tringali:
non lo so: è l’unico che ho letto sinora!
😀
se devi prenderlo, prendilo: è molto interessante.
😉
Oggi ho scritto un altro post sull’argomento:
https://www.ricchezzavera.com/blog/prodotti-sulla-ricchezza/libri-ed-ebook-consigliati/i-ricchi-non-lavorano-per-i-soldi-robert-kiyosaki/
Love Glenn
Grazie per tutte le Info, rispettabile sito Internet!
Jose
@ Love Glenn:
Grazie Glenn!
Io sono una persona, non un sito!
😀
Rhona Ashauer
Ciao. le Info sono molto funzionali. Potete procacciare più informazioni su questo articolo? Grazie per il compatto contributo!
Jose
@ Rhona Ashauer:
cos’è che vorresti approfondire?
Daniele Ielli
Assolutamente vero! Per fortuna anch’Io ero (sono?) un ribelle. Oggi che sto diventando un piccolo imprenditore, di me stesso da 15 anni, con dipendenti da 7 anni, vero da pochi, ho terrore di fare una corsa del topo con molta rincorsa, con infinita energia, di riuscire solo a girare più velocemente.
La ricchezza vera credo che sia molto di più, sia come punto di arrivo, sia come percorso. Si! Ho come obiettivo diventare ricco onestamente, con le mie idee, con i miei credo senza per forza calpestare chi mi sta davanti, accanto o dietro. Inoltre vorrei farlo insieme ad altre persone, mi piacerebbe condividere il percorso e gli eventuali successi con altri, non si tratta di filantropia, ma di una forma di benefico egoismo.
Jose
@ Daniele Ielli:
I presupposti sono ottimi!
🙂
Qui sei in ottima compagnia!
🙂
1abbraccio e benvenuto su Ricchezza Vera
Josè
Giuseppe
Ho comprato “Padre Ricco Padre povero” e “A scuola di Business” entrambi di Robert Kiyosaky. A seguito della lettura del secondo ho avviato un’impresa di network marketing in un settore che non conosce crisi: telecomunicazioni energia e gas. Consiglio a tutti di leggere i suoi libri.
Jose
@ Giuseppe:
Grazie!
Una testimonianza diretta serve sempre.
🙂
1abbraccio
Josè
roberto
io non ho soldi das spendere perche’ nopn ne ho. come devo fare per restituire i soldi ad un corso che fasro’ se voi midasrete la possibilita’ di frequentarlo senza pagare. nlon ho capito come fare per investire dei soldi che guadagnero’ attraverso la musica per diventare ricco?
Jose
@ roberto:
Scusami Roberto, ma non ho capito la tua domanda.
Ti dispiace espormi in modo più chiaro cosa desideri sapere?
Ti ringrazio anticipatamente.
Josè
Renata
Non ho letto tutto quanto scritto sul Cash Flow, ma mi congratulo per averlo fatto. Faccio parte di un gruppo che ogni domenica si riunisce per giocare e mettere in pratica nella realtà gli insegnamenti del gioco. Effettivamente praticando le regole del C.F. nella realtà, ci sono molti vantaggi. Le persone in genere sono abituate a ragionare con: cosa mi posso comprare con quello che ho e quanto posso mettere da parte? Ma il mettere “da parte” non aiuta ad avere una libertà economica se non si fa fruttare quanto risparmiato. Comunque personalmente ringrazio Kiyosaki per voler condividere con tutti il gioco e le sue applicazioni nella realtà. Il gioco istruisce e diverte oltre a creare comunicazione e condivisione. Grazie a te Jose x la divulgazione delle notizie! Renata
Jose
Grazie anche a te per il commento! 🙂
1abbraccio
Josè