Saper Perdonare e perdonarsi per diventare ricco
[Saper Perdonare e perdonarsi per diventare ricco – Articolo di Sigrid Lipott]
Una citazione la cui fonte non è verificata recita che non perdonare è come ingerire ogni giorno un veleno pensando che l’altro muoia.
Questa affermazione può sembrare controintuitiva ma se ci riflettiamo, anche solo da un punto di vista razionale, è proprio così: in realtà, non perdonare danneggia solo e soltanto noi stessi.
Da un punto di vista emozionale, l’energia che investiamo nel rancore, nella rabbia e nel non perdonare non solo è estremamente tossica, ma a livello sottile ci sottrae costantemente quelle energie che potrebbero essere usate in modo molto più costruttivo, per raggiungere i nostri obiettivi, per prenderci cura di noi stessi, magari anche degli altri, per imparare cose nuove, etc.
Non perdonare equivale a trattenere il dolore del passato, replicandolo così costantemente nella nostra mente. Per la Legge di attrazione ciò non farà che attrarre altro dolore in maniera similare nella nostra vita.
Non perdonare equivale a rimanere attaccato ai tormenti ed alle sofferenze che ti sono stati arrecati, non rendendoti conto che così facendo sei proprio tu ad amplificare ulteriormente la tua sofferenza.
Ciò ha conseguenze molto più distruttive di quello che potremmo anche solo immaginare, coinvolgendo non solo i nostri campi sottili: l’esperienza rievocata non fa altro che depositarsi sempre più profondamente nel nostro DNA, con conseguenze sul nostro livello fisico.
Il dolore del passato paralizza letteralmente il sistema immunitario ed è alla base delle più importanti cause di morte nella società odierna.
Le ferite del cuore, che si autoreplicano proprio perché non le abbiamo mai lasciate andare, generano tutte i problemi e le malattie collegati alle cardiopatie, mentre la rabbia trattenuta è alla base dei tumori.
Il significato del perdono è molto più profondo ma anche più semplice di quello che riusciamo a percepire a causa delle nostre neuroassociazioni consce o inconsce.
Molte persone infatti si sentono impossibilitate a perdonare perché credono erroneamente che ciò equivarrebbe ad essere contenti di ciò che è accaduto.
In realtà è l’esatto opposto: perdonare non significa essere d’accordo con quello che riteniamo (ripeto: riteniamo) di aver subito, né tanto meno con i comportamenti della persona che è stata causa del nostro dolore.
Anzi, siamo liberissimi di non approvare la sua condotta; farlo sarebbe una forzatura, o addirittura controproducente.
Se ci fa sentire meglio, prendiamo coscienza del fatto che perdonare non libererà una determinata persona dagli effetti delle sue azioni; ogni essere umano è e resta pienamente creatore e responsabile della realtà che crea, e anche del dolore che arreca agli altri.
Saranno le leggi universali a prendersi cura della situazione, a riequilibrare i conti.
Ma questo non è affar tuo.
Il tuo compito è guarire te stesso.
Perdonare libererà noi e solamente noi dagli effetti di quelle esperienze e del dolore correlato. Questo è vero sempre e comunque.
Saper Perdonare e perdonarsi per diventare ricco
È però anche vero che quando comprendiamo fino in fondo la preziosità dell’esperienza e l’amore che si cela dietro ad essa, e siamo in grado di perdonare in maniera piena e genuina, e se quella è la nostra vera intenzione, il nostro perdono può anche diventare una sorta di preghiera con cui, entro certi limiti, possiamo liberare anche la controparte dal suo senso di colpa, “alleggerendo” così anche la sua posizione a aprendo il suo cuore all’amore.
Quando arrechiamo dolore agli altri, infatti, persino a degli sconosciuti, ed anche quando non ce ne siamo resi conto, accumuliamo tonnellate di senso di colpa, perché a livello profondo, ed anche di Super Sé, percepiamo benissimo la sofferenza altrui che abbiamo causato. Quindi, se lo vogliamo, il perdono può essere un atto di amore, ma è prima di tutto un atto di auto amore.
Perdonare ha un significato molto profondo che contiene in sé un paradosso:
Ma allo stesso tempo, quando risvegliamo in noi la divinità interiore, ci apriamo anche alla consapevolezza per cui tutto accade secondo un piano e anche il perdono è un’illusione della Matrix, in quanto nel livello spirituale non esistono né vittime né carnefici.
A livello animico, le persone che ti hanno ferito non volevano farti soffrire, ma solamente aiutarti – se necessario anche in modo crudele – ad imparare delle lezioni; lezioni connesse all’amore, all’autostima, alla non dipendenza, alla responsabilità.
Prima di incarnarci in questo tempo ed in questo spazio siamo stati noi a chiedere alle persone con cui abbiamo un legame animico molto profondo (e che in questa vita sono nostri genitori, figli, partner o ex partner, amici, anche colleghi di lavoro, etc.) di interpretare fino in fondo dei ruoli che incarnano la polarità opposta rispetto a quella con cui ci siamo identificati.
Ma ricorda che dietro a tutte queste relazioni così intense, non importa se siano durate una vita o pochi mesi, esiste sempre una lezione molto potente dietro a cui si cela sempre e comunque l’amore, per quanto possa sembrare impossibile ai nostri occhi umani.
A torto credi di poter ferire gli altri e di poter essere così vulnerabile da essere ferito.
Ma queste sono solamente convinzioni, non importa quanto siano incardinate nelle regole che governano il mondo.
A livello animico, nessuno può mai ferire nessuno, e nessuno ha bisogno di perdonare nulla.
Questo non significa che su questa dimensione non abbiamo il diritto di esprimere, e far valere se necessario anche con ogni mezzo lecito, le nostre ragioni.
Anzi, abbiamo il dovere nei confronti di noi stessi di porre dei limiti che possano preservarci da altre ferite; in altri termini, non siamo costretti ad accettare passivamente ciò che è accaduto, o a dire va bene così.
Piuttosto, è necessario comprendere che dietro alla sofferenza si celano meccanismi mentali (giudizi), emotivi (ferite irrisolte) ed energetici.
Le relazioni ci offrono immense opportunità di capire chi siamo, di che cosa abbiamo paura, che cosa vogliamo e qual è il significato dell’amore.
Anche quelle non amorevoli, o che ci hanno fatto soffrire, rappresentano la nostra possibilità più grande di guarire noi stessi e trovare la luce dell’amore.
Ci indicano solamente il modo in cui dovremmo farlo; ci indicano cioè qual è la ferita (che emozionalmente fa sempre capo a quelle del rifiuto, tradimento, ingiustizia, umiliazione, o abbondono) che dovremmo curare dentro di noi.
Inoltre, chi ti ha ferito è una parte di te che ha ferito gli altri a sua volta, a livello più sottile, oppure in altri tempi.
Non importa se non ce ne ricordiamo: l’anima ricorda tutto.
Quella parte desidera solo essere perdonata, liberata dalle trappole dell’Ego.
Ogni volta che pensi che qualcuno abbia sbagliato, perdona te stesso per averlo pensato.
Probabilmente c’è qualcosa che non vuoi vedere, ecco perché pensi sia sbagliato.
Qualsiasi cosa o persona pensi sia sbagliata, anche solo in uno dei suoi comportamenti, ti sta solo mostrando una parte di te, o quello che credi sbagliato in te, credenza a sua volta retta dal senso di colpa originario.
Osserva tutto quello che ti disturba e che ti ha disturbato in passato e perdonati per averlo preso troppo seriamente.
Ricordati che le persone si comportano in un certo modo per motivi che attengono solamente a loro ed alla loro interiorità, alle loro ferite, alle loro emozioni irrisolte; non esiste mai nulla di personale, per quanto questa idea possa sembrare assurda.
D’altra parte però è necessario riconoscere che la legge dello specchio è sempre attiva, e se non avessi dentro di te una ferita irrisolta di un certo tipo, non attireresti quanticamente l’esperienza che ti provoca quel tipo di dolore.
O, se anche ti capitasse di venirci a contatto, non proveresti alcun tipo di emozione forte, ma solo compassione.
In buona sostanza, se sei stato tradito, significa che dentro di l’energia del tradimento deve ancora essere risolta, anche se non la manifesteresti mai attivamente, ossia tradendo. Allora rifletti:
In che modo sto tradendo me stesso/a?
Forse posso aver tradito anche qualcun altro, anche attraverso un semplice gesto o una semplice parola?
Se sei stato derubato, chiediti:
In che modo mi sto autovampirizzando? Che cosa non mi permetto di ricevere, o di trattenere a me?
È possibile ci sia una parte di me che sta facendo tutto ciò? Come si manifesta e in quali circostanze?
Alla fine, riconoscerai che devi perdonare una persona sola, ossia te stesso.
Tu sei il giudice e la giuria, tu sei colui che si è attirato una determinata qualità di esperienze per imparare qualcosa di cui ancora non hai raggiunto la maestria.
Proiettare il tuo senso di colpa su di un altro e poi fargli del male, anche se credi che te ne abbia fatto, aumenta solo il senso di colpa che ti porti dentro.
Saper Perdonare e perdonarsi per diventare ricco
Perdonare naturalmente è un processo: non puoi decidere ora di perdonare chiunque ti abbia fatto del male e pretendere che ciò accade istantaneamente.
A volte crediamo di aver perdonato a livello razionale, magari perché vogliamo considerarci (e possiamo anche esserlo realmente) persone spirituali o religiose, o perché sappiamo che conviene “essere buoni”, o ancora perché ci sforziamo di provare buoni sentimenti, ma in realtà siamo ancora legati all’esperienza dolorosa.
Questo accade proprio perché perdonare non è un atto mentale, ma un processo prima di tutto emotivo, che poi si esplica su tutti gli altri livelli.
Sappiamo di aver perdonato veramente quando ripensare all’esperienza dolorosa o alla persona che ne è stata apparentemente l’artefice non ci causa più alcuna emozione di rabbia, rancore, desiderio di vendetta, tristezza, e quando arriviamo al punto di augurare all’altro tutte le cose belle che augureremmo a noi stessi.
Ecco quindi un piccolo decalogo per aiutarti ad iniziare il tuo processo di guarigione, che sarà tanto più rapido e completo quanto più ingloberà queste fasi “naturali”:
- Permettiti di esprimere una buona volta la rabbia e il dolore che hai provato verso la persona e la circostanza che desideri perdonare: puoi farlo da solo/a in un bosco, al limite in casa (assicurandoti poi di fare una pulizia energetica), per pochi minuti, facendo finta di avere davanti a te la persona e dicendole tutto quello che avresti voluto dirle.
- Fai poi una pulizia energetica su te stesso, per far defluire le emozioni e ricentrarti.
- Ora sei pronto per il perdono vero e proprio. Ripensa alla situazione come fossi un osservatore distaccato e cerca di capire quale lezione si celava dietro ad essa. Che cosa dovevi imparare? L’amore per te stesso? L’apertura del cuore? Forse il perdono stesso?
- Utilizza una tecnica energetica per entrare nelle profondità di te stesso, o semplicemente rilassati e immagina un luogo che possa diventare il tuo santuario, in cui ti senti protetto e amato. Invoca le tue guide, angeli, chiunque senti possa aiutarti.
- Immagina di avere davanti la persona che ti ha ferito: ancora una volta puoi spiegarle le tue ragioni; poi riconosci in lei una parte di te, una parte ferita che desidera essere amata e perdonata. Fai quello che ti senti di fare e vedi come lei reagisce. Mandale amore e gratitudine per quello che hai imparato, e per il fatto che in questo modo non dovrai mai più ripetere un’esperienza tanto dolorosa.
Buon perdono! 🙂
La prossima Sessione è Giovedì 16 Aprile: “Perdono e Denaro”.
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[Saper Perdonare e perdonarsi per diventare ricco – Articolo di Sigrid Lipott]
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Jose' Scafarelli
Grazie Sigrid! 🙂
Come al solito, un articolo chiaro, pulito, ricchissimo di informazioni preziose…
Sei forte, continua così! 🙂
Complimenti anche a Valentina per la formattazione dei testi e per la scelta sapiente delle immagini! 🙂
1abbraccio
Josè
Valentina - Moderatrice
Bravissima Sigrid, come sempre!
Grazie Josè 🙂
Un abbraccio!
Sigrid
Grazie Jose’!
Roberta Ashan
Lectio magistralis.
Stefano
Grazie Sigrid, bellissimo articolo!
Come sempre arrivano gli scritti (o altro…) nei momenti in cui ci servono. La “casualità perfetta” della vita è da osservare in ogni sua rappresentazione per cogliere i significati e mettere in pratica subito l’insegnamento.
Josè, come sempre è un grande veicolo d’informazione utile al nostro miglioramento, complimenti!!!
Stefano
Jose' Scafarelli
Grazie Stefano! 🙂
christian Salzone
Grandissimo articolo Josè,una grande lezione di vita.Purtroppo non è facile mettere tutto in pratica:Non è semplice perdonare chi ti ha fatto del male,o comunque ferito,pensando che è una parte di noi che in un certo senso deve essere risanata,anche se la cosa può essere vera non lo metto in dubbio per carità.Il discorso non fa una piega,è vero, rimuginare nel passato e portare rancore non fa affatto bene,in tutti i sensi!!…..Grazie Josè……Alle prossime perle di saggezza….
Jose' Scafarelli
Grazie Christian! 🙂
Giro i tuoi bei commenti a Sigrid che è l’autrice dell’articolo e merita tutte le tue belle parole! 🙂
Anna Maria Di Franco
Meraviglioso articolo,chiaro ,vero ,pieno di amore!
Grazie mille Sigrid!
Grazie mille Josè!
Grazie mille Valentina!
un abbraccio affettuoso
Anna Maria
Valentina - Moderatrice
Grazie a Te 🙂 un abbraccio di Luce!
Jose' Scafarelli
Grazie Anna Maria! 🙂
Salvatore
Grande Sgrid davvero ben fatto!!! Un spiegazione semplice e chiara del perdono, anche se è molto più potente questo antidoto per le nostre ferite interne:-)
Un super abbraccio salvatore:-)
Ana Maria Ghinet
Complimenti Sigrid, un articolo che tocca le profondità di ognuno di noi!
Brava Valentina per la perfezione tecnica dell’articolo! 🙂
Tanta Luce,
Ana Maria
Valentina - Moderatrice
Grazie cara Ana Maria <3 ancora complimenti a Sigrid 🙂
Sigrid
Grazie Ana Maria!
Elli Simonetta
Articolo fantastico! Sigrid hai superato te stessa. Un concentrato pazzesco di spunti di riflessione e non solo…
Grazie di cuore<3
Sigrid
Grazie a te! 🙂
mario
Energeticamente attraverso le tue emozioni risolvi e ti assolvi radicalmente dalle cattive influenze che ne derivano della tua vita .. un combattimento emozionale da una parte e dall’altra entrambi in se stessi .. dove chi vince in maniera errata ne paga le conseguenze dell’anima che soffre i separata da te per tua malattia finché non arrivi al bandolo di te stesso non saprai la verità !
maria
E davvero molto importante ,e ti porta davvero a tanta riflessione!!!
Grazie Grazie Grazie
Patrizia
Complimenti, un bellissimo articolo, grazie mille.
Sabrina
Grazie moltissimo delle tue parole che mi fanno capire il perdono, già ho provato a farlo, spero che riesco a guarire bene dalla mia ferita, grazie ancora e tanta luce anche a voi, che la luce sia sempre quella cosa che riempia la nostra vita, grazie.
Maria Pia
Grazie! Illuminante e chiaro; ancora grazie. Da leggere, rileggere e… mettere in pratica.
GRAZIE!
Giovai
Davero una grande lezione Grazie! 🙂
Alessandro
Ciao a tutti e complimenti per questo articolo è per tutti gli altri venuti e che verranno perchè parlate sempre di cose molto importanti e sicuramente aiutate nella vita di tutti I giorni moltissime persone;)
Soprattutto quando si parla di perdono è saper perdonare,come diceva Sigrid nell’articolo soprastante,non è mai facile praticarlo e ancora più difficile è accetarlo ma questo soltanto perchè in fondo non abbiamo bisogno ne di esserlo ne di darlo perchè qual perdono ci può mai essere se prima non sappiamo apprezzare la vita per quello che real mente è?
Quando siamo malati chiamiamo un dottore aspettando una risposta e stiamo vicino ai nostri cari che si prendono cura di noi (ovviamente anche quando non lo siamo) ma senza le persone negative come potremmo mai esercitare virtù come la Pazienza e la saggezza?
Il perdono non è una conseguenza quindi di un’azione ma è il principio con cui deve iniziare l’azione della nostra vita.
Un grande saluto a tutti,Jose Anna Maria Sigrid è Valentina
Alessandro
Sigrid
Verissimo! Diciamo che la lezione del perdono paradossalmente ci insegna l’amore per se stessi.
Fab
Domanda: il perdono facile oppure anticipato, può essere controproducente per l’inconscio, specie se ha vissuto esperienze molto negative?
Grazie
Sigrid
Ni. diciamo che a volte prendiamo in giro noi stessi, mentre non è possibile prendere in giro l’inconscio. Il perdono è un processo emozionale, non un atto mentale, per questo richiede il suo tempo. Non è possibile perdonare veramente prima di aver compreso la lezione che si cela dietro un’esperienza. Anche quando diciamo a qualcuno “ti perdono”, non è detto che ciò equivalga ad un perdono reale a livello del cuore, se in noi si muovono ancora emozioni in conflitto. Se non siamo in grado di perdonare, per fatti comprensibilmente molto dolorosi, è consigliabile un approccio per step, la cui tappa finale è quella del perdono di noi stessi per esserci autoimpartiti un’esperienza simile. L’importante è non autoforzarci ed essere sinceri con noi stessi riconoscendo prima la nostra rabbia ed il nostro dolore. Il perdono non è mai controproducente, in qualunque momento essa avvenga, ma purchè sia reale.
Fab
Sigrid, hai risposto perfettamente al dubbio che avevo riguardo questa tematica.
Congratulazioni per l’articolo e grazie
Ramona
Grazie di cuore Sigrid perchè in questo articolo sei riuscita a spiegare in maniera chiara e semplice un argomento veramente tosto !!! Grazie per il breve decalogo, molto molto utile 🙂
I tuoi articoli sono sempre piacevoli da leggere prima di una sessione dell’EnergetiClub 😉
Un abbraccio, Ramona
Sigrid
Sono contenta ti sia stato utile 🙂
Enza
Molto interessante, grazie.
Jose' Scafarelli
Grazie Enza,
benvenuta 🙂
rosaria
bellissimo, questo articolo mi ha portata in una dimensione ultra terrena
Valentina - Moderatrice
Ciao Rosaria, grazie! 🙂
Ileana
Voler perdonare, come voler “illuminarsi” non sono azioni, bensì sono ACCADIMENTI! Non si possono voler realizzare, perché non riguardano l’ego, la mente duale, l’individuo. Riguardano il Sé, l’Uno, il Nulla/Tutto! Perciò non sarà la piccola volontà egoica a realizzarli……perché, in Realtà, affinché possano accadere, non deve esserci più “nessuno” che lo voglia!! Non possono essere realizzati perché si è messa in atto la volontà di farlo, ma, il contrario, abbandonandosi a ogni pretesa di individualismo, ad ogni identificazione duale, al di là della mente, del credersi “qualcuno” di credere di esistere come ego, individui separati e autonomi……per il perdono e la così detta erroneamente “illuminazione” è necessario non esserci!! Come dice il Budda: “Le azioni vengono compiute, ma non c’è nessuno che le compie!”
Josè Scafarelli
Ileana, permettimi di dirti che questo è un tuo personalissimo pensiero che va completamente in contrasto con qualsiasi insegnamento spirituale.
E’ una tua personalissima interpretazione e rielaborazione di concetti validi e noti, tipo che bisogna ‘uscire’ dalla dualità e dall’ego, cosa di cui qui siamo tutti consapevoli.
Perdonare e illuminarsi, così come tutti gli altri cambiamenti nella vita devono invece nascere sempre da un atto di volontà, conscio o inconscio.
Il presupposto di tutto è che siamo noi a creare la nostra realtà, non altri. Non un uomo invisibile nell’alto dei cieli, ma noi.
Quindi non sono qui a dirti come stanno le cose e come non stanno, semplicemente, come ti ho detto prima, sto sottolineando solo il fatto che quella che hai condiviso è la tua personale opinione, non una verità assoluta.