Nicholas Caposiena: 20 consigli dal suo Longevity System
Nel precedente post, un lettore – Massimo, che approfitto per ringraziare – aveva parlato di questi 20 consigli di Nicholas Caposiena per vivere in modo più longevo.
Il Benessere sarà probabilmente il protagonista anche dei prossimi post, perchè negli stessi commenti, mi veniva chiesto di esporre la Respirazione dei 4 Elementi (che Roy Martina aveva insegnato al suo Energy! ) e qualche altra informazione sui pericoli legati alle amalgame al mercurio e il consumo di fluoro.
Parleremo di tutto questo nei prossimi post che scriverò in settimana, mentre per adesso passiamo ad occuparci di questi 20 consigli di Nicholas Caposiena.
Li ho riassunti – perchè il file che mi ha mandato Massimo avrebbe reso il post troppo lungo – e li ho commentati… Eccoli, ma prima vediamo…
Chi è Nicholas Caposiena?
Il Dr. Nicholas Caposiena ha studiato Nutrition Science, comunicazione, analisi risorse umane, formazione individuale e aziendale.
Ricercatore puro, negli ultimi 20 anni ha improntato il suo lavoro sulla comprensione dell’energia umana, nel sostenere l’individuo durante il suo processo per arrivare all’equilibrio psicofisico, nella prevenzione dell’invecchiamento e nella formazione delle risorse umane.
Ha formulato diversi supplementi venduti nel mondo per conto della Reflex Nutrition, Biocyte Europe.
Consulente in nanotecnologia applicata alla nutrizione, ha ultimamente formulato diversi supplementi antiage rivoluzionari per conto dell’Institut de Prévention de Vieillissement (Juan Les Pins, France) ha prodotto materiale didattico innovativo.
Ha insegnato comunicazione all’Unicam Università di Macerata.
20 Consigli per il Benessere di Nicholas Caposiena:
1) Evita il fumo. Una sigaretta produce una vasocostrizione che dura per 6 ore (…), produce miliardi di radicali liberi che danneggiano il DNA, abbassa la produzione ormonale di testosterone (impotenza dietro l’angolo), riduce la capacità respiratoria, riduce la resistenza sia fisica che sessuale e riempie le donne di cellulite e di problemi mestruali, di cisti, di turbe dell’umore, distrugge la massa muscolare (…).
Sulla pelle e nella sua struttura, elastina, collagene, fibroblasti, la sigaretta è distruttiva.
[Mi è sembrato abbastanza convincente… 😀 ]
2) Bevi 30 ml per kg corporeo di acqua di qualità come Pejo, Lauretana, Surgiva, Plose o
proveniente da depuratori ad osmosi inversa. (…) Il 70% delle malattie comincia con la disidratazione cellulare (…).
[Su questo concordano un po’ tutti, incluso Roy Martina, magari in un post posso raccontare il sistema che lui suggerisce per idratare l’organismo, se vuoi. 😉 ]
3) Elimina lo zucchero bianco: è distruttivo sul sistema immunitario, favorisce la cellulite, le
malattie cardiovascolari, la perdita di memoria a breve termine, sbalzi di umori, l’obesità, la
cataratta. Evita l’aspartame: contiene il 10% di metanolo ed è instabile, a solo 37 gradi si trasforma
buona parte in formaldeide, sostanza tossicissima per il nostro sistema immunitario e per il
cervello.
[Questo consiglio l’ho lasciato intatto perchè è veramente importantissimo e poco conosciuto il danno che producono Zucchero raffinato e Aspartame. Per il caffè? Usa lo zucchero di canna che fa meno male (non bene, ma del resto sarebbe anche meglio eliminare il caffè… 😀 ).]
4) Evita il micro-onde: è devastante sul sistema immunitario (…). Dopo un pasto al microonde il sangue è completamento alterato nelle sue proporzioni per diverse ore (studio scientifico di Hans U Hertel).
[vabbé, questa del microonde è vecchia… 😛 ]
5) Pratica lo sport che ti piace almeno 3 volte a settimana, per 40/60 minuti oppure 30 minuti tutti
i giorni. (…)
[Ne ha parlato anche Roy Martina al seminario:
L’altro è la respirazione dei 4 elementi di cui parlerò nel prossimo post 😉 ]
6) Evita bevande gassate, logorano le ossa e alterano il sistema digestivo (…).
[Ma dai! Quindi la Cocacola non fa bene? 😀 ]
7) Evita di bere più di 1 caffè al giorno; (…)
[Ecco, appunto. In realtà ho letto cose terribili sul caffè, ma comprendo chi deve lavorare e si deve svegliare presto. Magari si potrebbe sostituire col Ginseng. 😉 ]
8) Riduci al minimo i latticini e i loro derivati, non più di un paio di volte a settimana.
Nessun mammifero beve il latte di un’altra specie.
[Confermo. Addirittura il latte di mucca è devastante per le ossa… ma una volta non si diceva che il calcio faceva bene…? Come cambiano i tempi! 😀 Suggerisco la soluzione che ormai adotto da anni: il latte di riso. E’ ottimo, se lo si assaggia. In genere tutti provano il latte di soia – che a me non piace tanto – e poi si rifiutano di provare quello di riso: non confonderti! 😉 Per onor di cronaca devo dirti che molti preferiscono il latte di soia; mi hanno consigliato di berlo caldo con l’orzo-caffè e non di marche famose e pubblicizzate, devo provare… ]
9) Usa sale marino integrale, (…) ottimo anche il sale dell’himalaya ricco di circa 80 elementi minerali.
[verissimo, tra i due, preferisco il secondo, proprio perchè ricchissimo di metalli rari]
10) Evita di bere superalcolici, preferisci il vino rosso di qualità che contiene flavonoidi, (…) l’alcool distrugge le pareti epatiche.
[non lo scopriamo oggi, ma non fa mai male ricordarlo.]
FINE PRIMA PARTE (clicca qui per la seconda parte: Nicholas Caposiena – parte 2)
Credo che per oggi ci sono abbastanza spunti di riflessione.
Curare il proprio stile di vita significa dare amore a noi stessi.
C’è qualcosa che desideri approfondire di quanto si è detto finora? Scrivimelo nei commenti 😉
1abbraccio
Josè
PS
Risorse per approfondire gli studi di Nicholas Caposiena: clicca qui per accedere alla pagina dedicata a lui del Giardino dei libri.
PPS:
Guarda questo video intervista a Nicholas Caposiena 😉 :
PPPS:
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Alessandro Cosimetti
Ciao Josè,
appoggio totalmente i consigli che hai esposto.
Le bevande gassate (come l’eccesso di caffeina, zuccheri raffinati, alcol, ecc.) logorano le ossa perché alterano il pH del corpo. Ecco perché molte donne che nonostante assumino alte dosi di calcio, poi si trovano a dover contrastare l’osteoporosi.
Alessandro
Jose
Ciao Ale!
Grazie per il contributo!
😉
1abbraccio
Josè
paola
…credevo anch’io a tutte queste cose…ed ero molto preoccupata per la mia salute…sono una naturopata…poi ho scoperto la nuova medicina germanica, e ho capito che la vita è molto più bella e meno paurosa di come pensavo…scopritelo anche voi nuovamedicinagermanica.it potete scaricare la presentazione gratuitamente…ciao a tutti!!!
Viviana
Beh, interessante ma… tranne il fatto di continuare a bere latte e latticini 2 volte a settimana (impopolare dire di cercare di evitare del tutto? Forse, ma più sano! 😀 )…
…tutte cose che hai sentito più di un anno fa nel corso di Autodifesa Alimentare… (Pardon, tutte cose che ha sentito la tua mamma 😀 😀 😀 )
In realtà le liste sono interessanti, ma solo un percorso di coaching e consapevolezza alimentare può portare lì dove le semplici informazioni si arenano.
Ricordiamoci di quella grave malattia che è la “sissite”, patologia virtuale ma estremamente concreta da me individuata in laboratorio ( 😉 ) che impedisce alle persone di mettere in pratica quello che sanno se non lo consapevolizzano.
Un abbraccio!
Viviana
marco
Ciao a tutti.anche io ho scoperto da un po’di tempo la Nuova Medicina Germanica e ho trovato riscontri in tanti altri studi spirituali;e cioe’ che e’ il pensiero che comanda il corpo in tutte le funzionalita’.Quindi le malattie hanno una causa psicologica ed interiore.Tutto il resto ha un valore relativo per la salute.Scopritelo tutti.
Jose
Ciao Paola, mi spieghi un pò meglio?
si tratta di una medicina nata dagli studi del dott.Hamer?
in cosa differisce dalla metamedicina?
E’ la stessa cosa?
Comunque siano le cose, conoscere la metamedicina essere immuni dai danni provocati dalle sostanze di cui parla Caposiena.
Ciao Viviana!
Concordo pienamente con te sul fatto che è NECESSARIO informarsi adeguatamente su questi argomenti.
E confermo che il vostro corso è estremamente completo.
😉
Ciao Marco, apri una porta già sfondata: sono convinto che non solo le malattie, ma tutta la vita sia psicosomatica!
😀
1abbraccio a tutti
Josè
Costanza
come principio non assumo MAI medicine di nessun genere, conosco i princìpi della nuova medicina germanica, anche se trovo complicato applicarli, ma soprattutto ho un dogma: non mangio niente che debba essere ucciso per nutrire me. Se taglio dell’insalata per nutrirmene, questa poi ricrescerà, se mangio una mela, non condanno tutto l’albero, amo ogni tipo di frutta secca ecc. Per approfondire l’argomento alimentazione consiglierei un libro di cui non ricordo l’autore ma solo il titolo: La dieta skinny bitch. Potrebbe sconvolgere per quanto è crudo e diretto, ma indubbiamente è molto chiaro. Infondo, siamo quello che mangiamo…….
Paolo
ok… stop ai lattici e derivati, evitiamo anche la carne, limitiamo il consumo di zucchero raffinato per non parlare del caffè e dei super alcolici.. ora, la mia domanda nasce spontanea, mi devi nutrire sostanzialmente di frutta e verdura??
Interessante l’argomento sulla medicina germanica.. si pò approfondire??
Sabrina
Bellissimo post e soprattutto utilissimo!!
I consigli di Roy e Roberto per la disidratazione ho cominciato ad applicarli da qualche giorno…mi sembra una soluzioe efficace e soprattutto mi è parso interessante e nuovo (almeno per me) l’approccio volto alla rieducazione del centro della sete.
In attesa della seconda parte….
marco2
Josè io credo che prima di tutto bisognerebbe fare un post su quello che si può mangiare, si fa prima…. Se si eliminano latticini, latte, carne, zuccheri, mi dite che cosa resta ( mangiare un secondo di solo legumi, non mi sembra il massimo)? Io credo che le cose che mangiamo contano, ma fino ad un certo punto. Tutti gli anziani si cibano di carne, latte, zuccheri, cereali raffinati, ecc. Non vedo una moria di persone, anzi, siamo un popolo molto longevo. Ho visto anche io l’energy Seminar a firenze, roberto re dice, per fare un esempio, che il nonno di qualcuno che campa fino a 80 anni fumando non fa statistica. Benissimo, ha ragione che fumare fa male, ma c’è qualcuno che sembra immune ai danni provocati dal catrame…(a proposito Josè, per quanto riguarda la respirazione dei 4 elementi, come stai messo a glutei? :-))Credo che questa di demonizzare i cibi sia una moda… Io credo che bisognerebbe mangiare di tutto un pò. L’unica critica che possiamo fare è quella della qualità scadente dei cibi, che è notevolmente calata dall’ 80 ad oggi…
Ripeto, va bene fare informazione, ma non ci sono ricerche univoche sugli alimenti. Qualcuno dice che alimenti tipo il latte fanno bene, altre dicono che fa male. Ma quelle che dicono che fa bene sono il 99,9% delle ricerche. Altro discorso è quello di legare il latte alla sofferenza delle mucche che vengono sottoposte a ovulazioni continue (lo stesso discorso è quello che fanno milioni di vegetariani). Comunque se uno sentisse tutti i consigli sia di questo dottor caposiena, di roy e roberto, e altri che la pensano come loro, si dovrebbe vedere intorno a noi solo persone moribonde…. per fortuna che non è così….
Anzi per me, per via della legge di attrazione, con la nostra vibrazione, siamo noi che facciamo diventare questi cibi poco salutari a causa dei nostri “cattivi pensieri” indotti da questa cattiva informazione….
marco2
Continuo e finisco dicendo che in aggiunta che le ricerche che dicono che il microonde fa male sono molte, ma molte di più sono quelle che dicono che non altera i cibi e non crea danni alla salute (ricerche neutre, e non commissionate dalle case produttrici di microonde)… è solo un tipo di cottura che fa oscillare le molecole di acqua dentro i cibi. Semmai, fanno male le onde che fuoriescono dall’ apparecchio in funzionamento… Basta starvi lontano 1 metro. Per quanto riguarda le onde interne, sono come una lampadina, una volta spenta, non è che restano dentro al cibo. Qualcuno potrebbe pensare…. ma chissà cosa succede ai cibi quando sono bombardati!!!! E cosa pensate che succeda ai cibi cotti alla griglia o bolliti in pentola??? Non è che restano intonsi….. Tutte le cotture servono per scaldare, e di conseguenza creano un cambiamento molecolare dentro al cibo… Ripeto, va bene fare informazione, ma prima di creare allarmismi vari, postiamo, scusa Josè anche le ricerche a favore degli alimenti. Anch’io sono caduto per mesi e mesi nella paura di mangiare certi alimenti, poi sono andato dal dottore che mi ha detto: mangia di tutto un pò, a volte anche qualche “porcheria” tipo bevande gassate o cibi fritti. E mi ha detto che, come ho detto prima, questa di demonizzare alcuni cibi, è frutto di una sorta di “contro-informazione” creata da certe persone che vogliono battere le lobby dell’alimentazione. Sembra che tutti quelli che parlano avessero uno studio di analisi dei cibi in casa… Josè, la mia rabbia è dovuta al fatto che per mesi sono vissuto nel terrore di mangiare qualche cibo (tipo mozzarelle, pane bianco, latte a colazione, carne, anche i pomodori!!, ecc.). Quindi prima di fare questi servizi, posta anche i servizi che dicono che certi alimenti fanno bene. Poi molti nutrizionisti “new age” dicono, provate a non mangiare più carne per 15 giorni, provate a fare lo stesso con il latte, lo stesso con i cereali e zuccheri raffinati…. A parte che rischiamo di morire di fame :-)), ma io visto che credo all’ effetto placebo, è ovvio che una persona che si è vista propinare gli effetti dannosi (riscontrati da tutti???) di un certo alimento, proverà un benessere effimero a non mangiarlo per un certo periodo di tempo, poi alla fine ti senti spossato, vai dal dottore… il quale ti dice… ma cosa mangi??? Appena gli ho detto quello che facevo, mi ha detto di mangiare normale, come sempre…. latte e biscotti a colazione, pasta, carne e verdure a pranzo, frutta a merenda, magari con uno yogurt o un dolce, a cena, poca pasta oppure pane, verdure, uova, tonno, legumi, o ancora carne… chi propone altro, ha preso la palla al balzo del sempre maggior numero di cancro, e prova a dare una ragione attraverso i cibi….
Quando si moriva molto meno di cancro, la gente mangiava lo stesso carne, zuccheri, latticini, ecc… Scusate lo sfogo, ma quando uno deve sfogarsi lo deve fare… FONTE: me stesso, e la rabbia dovuta a 4 mesi di mangiare riducendo a una volta a settimana la carne, latte ed eliminando zuccheri e cereali raffinati e pomodori (che per qualcuno erano la causa di brufoli….)
Jose
Grazie per la segnalazione, Costanza!
Per grosse linee la penso come te.
😉
Ciao Paolo, sostanzialmente sarebbe l’ideale.
Ma posso garantirti che la necessità ti fa scoprire tantissimi alimenti buonissimi senza tutte quelle cose nocive.
😉
Grazie Sabrina!
🙂
Ciao Marco, perdonami, ma trovo la tua posizione assurda!
Mi sembra tantissimo un tentativo del tuo cervello razionale per giustificare in qualche modo il ritorno al junk food!
No, perdonami, ma non condivido quasi niente di quanto mi hai scritto.
Dovrei darti una risposta lunghissima, semmai ti dedico un post.
Comunque, se è vero che il pensiero è la cosa principale (che quindi rende anche buono o cattivo un alimento) è vero anche che l’alimentazione influisce moltissimo sul pensiero e ancor di più sulle vibrazioni con cui poi ti attrai gli eventi della tua vita!
Comunque qui sto anticipando dei contenuti dei prossimi ebook, semmai riprendiamo il discorso quando li pubblico.
😉
Complimenti comunque per il coraggio con cui hai sostenuto il tuo punto di vista sapendo che saresti andato incontro ad una risposta simile a questa…
🙂
1abbraccio a tutti
Josè
marco2
Scusate se apro l’ennesimo post, ma la mia rabbia deve ancora attenuarsi. Ho riletto i miei 2 precedenti post e devo sottolineare una cosa. Ci sono 2 categorie che racchiudono tutti questi “guru” del mangiar bene ( a proposito sono andato a vedere l’ energy seminar per pura informazione e non perchè sono un seguace, o meglio lo sono stato, di questa dottrina). Quelli appartenenti alla prima categoria parlano come se avessero condotto essi stessi degli esperimenti sulla composizione dei cibi e sulle reazioni che hanno sull’ uomo, come se fossero scienziati dal sapere assoluto. Altri dicono, prova su te stesso, non prima però di averti propinato per ore e ore discorsi negativi su quei cibi(qui si ricollegano ai primi). In questo caso si torna poi al discorso dell’ effetto placebo, e anche perchè no alla legge dell’ attrazione… con i nostri pensieri facciamo vibrare onde nell’ universo… ma i nostri pensieri sono pensieri negativi “indotti” (indotti da entrambe le categorie dei guru) riguardo quei cibi…. e l’universo cosa ci renderà?? Bo, questo dipende da quanto siamo “vibrazionali”… Detto questo mi scuso per l’eccessiva lunghezza dei post. Per finire dico che la soluzione di caposiena, di roy martina, di viviana taccione, ecc. potrà essere valida, solo quando ci sono strutture alimentari adeguate che permettono di fare ciò. Ora come ora sarebbe davvero un’ utopia mangiare per sfamarci… PS Roy Martina propone di eliminare carne e latticini, ma poi propone una sfilza di integratrori per “integrare” le sostanze che non vengono prese durante il giorno. Però si scorda di dire, che se uno mangiasse carne e latticini non ci sarebbe bisogno di prendere tali integratori e poi si scorda una cosa piccola piccola…. L’avete mai letta la lista degli ingredienti degli integratori??? Detto questo ho davvero finito, scusate per lo sfogo… Spero di trovare persone che la pensano come me, e non persone nemiche e avvezze coi paraocchi ai consigli dei “guru del mangiar bene”…..
marco2
Scusa Josè ho letto ora la tua risposta al post 13, e c’è qualcosa alla quale ho risposto nel 14. Io non sostengo il junk food, ma qualche volta non fa male… (PS non vedo persone che muoiono dopo essere uscite dal McDonalds). Detto questo, il mio pensiero è di mangiare di tutto un pò, ovviamente con questo “pò” non intendo fritti, bevande zuccherate, cibi ipercalorici ogni giorno, ma qualche volta si.
marco2
Ah, l’ultima cosa davvero per questa sera (mi vengono pensieri continui in testa su questo argomento), lo stesso Roy Martina dice una cosa… ha condotto delle ricerche sui centenari, in tipico stile PNL (alla ricerca dell’ eccellenza, o come dico io, lo studio delle persone che ce l’ hanno fatta a fare una certa cosa)… ed ha scoperto cose davvero interessanti… che i non avevano, “nessuno uno stile alimentare particolare”!!!….
Però tutti avevano delle cose in comune e precisamente 3. Questo le lascerò dire a Josè, se vorrà, un giorno in un post (non ti rubo gli scoop :-))… Questo era per dare un ulteriore peso alla mia tesi (ma siamo sicuri che sia una tesi, oppure la verità?)
jonathan
ciao josè
tutto ma nn i caffè……….
Costanza
Senza voler urtare la suscettibilità di nessuno, vorrei aprire una parentesi in difesa di “ciò che mangiamo”. A questo scopo differenzierei i nostri cari e longevi vecchietti che hanno “avuto la fortuna” di cibarsi di alimenti non contaminati, di carne di animali che, da vivi, pascolavano liberi o razzolavano in pollai dove avevano tutto lo spazio che volevano, mucche che brucavano su monti con erba non inquinata e che venivano munte dal contadino sullo sgabello….e mi fermo qui. Il libro che ho consigliato descrive con dovizia di particolari le condizioni di allevamento, trasporto e macellazione di ciò che ci troviamo poi nel piatto. Può tanta adrenalinica sofferenza far bene alla salute? Ciononostante ognuno è libero di scegliere con cosa formare il proprio corpo (e mente). Sono daccordo sul fatto che se stessimo lì a pensare cosa ingeriamo, fra OGM, pesticidi e manipolazioni varie, moriremmo tutti di fame. Oppure, e questo è il mio desiderio per le generazioni future, ritorneremo a capire che coltivando meno cereali per gli animali, e nutrendoci VERAMENTE in maniera equilibrata e naturale, senza far soffrire nessuno, nemmeno le bestie, sconfiggeremo la fame nel mondo e tanti tipi di sofferenze e cattiverie gratuite (dovute, guarda caso, anche al tipo di limentazione). Per finire, una buona (e sana) cucina, offre talmente tanti ingredienti da combinare fra loro in infinite possibilità per il gusto ed il benessere.
marco2
Quello che dico io è appunto cercare la qualità. Poi se il fine ultimo del mangiare davvero bene è la salute, ma anche il piacere, perchè privarci di gusti stupendi come latticini, carni e pasta? Se il fine ultimo della salute è il vivere bene fino ad un’età accettabile, e se uno prende come esempio i centenari, e si vede che loro hanno vissuto tutti mangiando carne, latte, pane bianco, zucchero raffinato, ecc… Allora tutti questi buoni propositi vanno a benedirsi…. Bisogna mangiare di tutto un pò la roba salutare (anche latte, carne, pane bianco, zucchero, ecc) di qualità, e qualche volta concedersi uno stravizio (anche junk food). Questo è l’elisir del mangiar bene!
Alex
Ciao José.
Volevo sapere se potresti spiegarci qualcosa in piú sulla “respirazione dei 4 elementi”.
Grazie tante e saluti a tutti.
Costanza
Josè, mi arrendo!!!
Jose
Ciao Marco,
nessuno ha mai detto che mangiar bene basti per essere più longevi.
Il discorso di Martina è proprio che questi centenari avevano la capacità di “lasciar andare” le emozioni negative.
Però è chiaro che associare ai buoni pensieri, anche una buona alimentazione, è sicuramente di grande aiuto.
Per sapere se qualcosa ti fa bene o meno, ci sono degli splendidi esercizi di medicina energetica che sono praticamente infallibili.
😉
Secondo i miei studi ci sono anche dei gruppi sanguigni che hanno la carne come uno degli alimenti tollerati, ma di norma non è così.
E a parte le varie informazioni di tipo “fisico-scientifico” come la presenza di cadaverina, adrenalina, germi del colon e acidi urici, a parte i risvolti karmici e a parte le informazioni di tipo energetico sull’herzaggio di un cadavere – che ovviamente vibra più basso di un corpo vivo come quello di chi se lo mangia – c’è una cosa su tutte che mi ha fatto decidere definitivamente di purificare il mio DNA dalla memoria della carne.
Intendo dirla nei prossimi ebook perchè è una bella storia.
😉
Ma penso che gli argomenti che ti ho accennato bastino e avanzino per prendere la stessa decisione.
Per quanto attiene invece il “sapore” a cui dovremmo rinunciare, ti dico solo – per esperienza personale – che quelli che un tempo erano per me dei profumi, oggi le percepisco come vere e proprie puzze.
Questo mi ha fatto riflettere su come l’abitudine ad un alimento sia determinante per la nostra percezione di piacevolezza.
🙂
Detto questo, ritengo che tutti possano vivere bene mangiando carne.
Bisognerebbe fare attenzione alla provenienza di quella carne, oggi ci sono gli allevamenti intensivi in cui fanno crescere gli animali in condizioni assurde e con antibiotici di tutti i tipi.
E’ altrettanto vero che se però si desidera elevare il proprio livello energetico, la carne è l’alimento più dannoso di tutti.
Perdonami se ti rispondo con tanta foga, ma è un argomento delicatissimo e che – non so perchè – mi tocca molto.
🙂
Ad ogni modo, condivido il pensiero di Costanza quando dice che “ognuno è libero di scegliere con cosa formare il proprio corpo”.
🙂
Ciao Costanza, grazie per il tuo contributo che condivido.
😉
Jonathan, ma tu vibri talmente alto che puoi anche mangiare la plastica!
😀
1abbraccio a tutti
Josè
Jose
Ciao Alex, ne parlerò sicuramente molto presto in un post!
😉
Costanza, hai detto tu la cosa più giusta: “ognuno è libero di scegliere con cosa formare il proprio corpo”.
😉
1abbraccio a tutti
Josè
Marco Ferraro
Belli questi suggerimenti Josè anche se non mi convince la parte per i latticini, non sono molto informato sull’argomento ma mi documenterò. Hai qualche risorsa utile Josè?
Complimenti per il post! 🙂
Saluti e vividavvero! 🙂
Marco
Jose
Ciao Marco, puoi iniziare a leggere questi 7 post che scrissi sul vecchio blog:
http://ricchezzavera.blogspot.com/search/label/Alimentazione%20e%20Prosperit%C3%A0
😉
1abbraccio e vividavero!
😀
Josè
Tiziano
Ciao, ho letto i consigli e sono molto d’accordo con te, io sono un personal wellness coach, aiuto le persone a trovare il loro obiettivo di benessere.
paola
Ciao, per chi è interessato conviene leggere la presentazione dal sito nuovamedicinagermanica.it o per chi sa il tedesco direttamente dal sito del Dott. Hamer http://www.dr-rykegeerdhamer.com
per quanto riguarda i cibi sembra che le allergie o le intolleranze siano dovute a episodi che ti sono accaduti mentre mangiavi un determinato cibo, es una brutta notizia, un’arrabbiatura, un incidente o altro, se tu diventi consapevole che non è il cibo che ti fa male ma che il tuo corpo ricorda quel fatto e ti sta solo dicendo ATTENTO..può accadere di nuovo la cosa piano piano si risolve.La stessa cosa è per determinati suoni, odori o cose che vedi o tocchi possono scatenarti delle reazioni alle quali se non conosci la N.M.G. non fai il collegamento e non capisci perchè ti accada…Penso che riguardo al fatto di nutrirsi di animali o dei loro derivati non faccia male a noi stessi se non lo pensiamo ma sicuramente fa del male a loro….ognuno fa come crede meglio secondo i suoi valori….a tutti buon pomeriggio Paola
Franca
ciao Josè,riguardo al problema del mangiare carne,vorrei intervenire citando due versetti del ‘Vangelo di Tommaso’ che trovo illuminante.Versetto7 :Disse Gesù:”è nel giusto il leone che divora l’uomo.Sbaglia l’uomo che mangia il leone:è sempre il leone che diventa uomo.” Il versetto 14,invece,alla fine recita:Quello che entrerà nella vostra bocca non vi può contaminare ma ciò che esce dalla vostra bocca vi contamina!”. mi fa piacere che anche Marco,Paola e Costanza siano a conoscenza della N.M.G.che val la pena approfondire,io frequento un gruppo a Cava de’Tirreni per studiare e condividere esperienze riguardanti questo nuovo ‘capovolgimento diagnostico’che focalizza l’attenzione contemporaneamente su ‘psiche, cervello ed organo’. N.B.per psiche non si intende niente di psicologico o psicosomatico.In quanto al pensiero,poi,è vero che influenza la chimica del nostro corpo…ma è legato allo stato di coscienza.Molti spunti si possono trarre dallo splendido libro del dott. P.Lissoni “La teologia della scienza“.Un abbraccio a tutti
Ivana Balesova
Ciao ne sapevo già qualcosa di queste regole anzi alcune le ho già messe in pratica e funzionano in tempo piùtosto breve! Ma cosa ne pensi di integratori alimentari? Ivana Ciao.
M.gioia
Caro josè, è tutto perfettamente come rilevi tu ed i vari guru e maestri di questa o quella tendenza.Se vogliamo andare più nel “sottile”Sai BABA(se lo riteniamo attendibile)e i maestri ascesi,tutti mi pare,sono o sono stati rigorosamente vegetariani ..quando occupavano un corpo di carne.Detto questo,sarei ipocrita se ti dicessi che questi illustri esempi
.mi hanno sradicata da abitudini alimentari energeticamente sbagliate.Certo mi sono appassionata a quasi tutti GLI STILI di vita consigliati da libri e scuole di pensiero.Ed è giusto così.Come percepisco sempre un fondo di verità in tutte le scelte che facciamo perchè sono giuste in quel momento di personale presa di coscenza .Perciò il confronto, la conoscenza sono da tenere in grandissima considerazione,poi ,però’ non facciamo forzature non adeguate al nostro sviluppo personale. Dico questo per la mia esperienza che mi ha portato a sentirmi spesso frustrata ed inadeguata perchè non mi sentivo “in linea”,in tutti i sensi; facciamo delle scelte che siano NOSTRE,in sintonia con quello che percepiamo essere giusto per noi sperimentare e assumere come nostra verità.Che bravo che sei Josè , quante belle anime stanno confluendo nel tuo blog.Sono proprio contenta di constatare questo interesse crescente per il benessere personale nel senso più ampio del termine
Simone
“Uno è ciò che mangia”… Allora Mi presento: Sono una bistecca di 100kg 🙂 Io credo che le posizioni estremiste non servono, io credo che la parola giusta nell’alimentazione e non sia “EQUILIBRIO”. Saluti anzi…Salumi da Simone 🙂
Jose
Ciao Tiziano, grazie per la conferma.
🙂
Ciao Paola, da quanto mi dici, credo che sia quindi la stessa cosa della Metamedicina.
Allora condivido l’idea di fondo al 100%.
😉
Ciao Franca, la mia interpretazione del primo versetto è che noi siamo gli unici esseri del pianeta che sono teoricamente evoluti spiritualmente, quindi possiamo operare la scelta di non uccidere altri animali.
Per quanto riguarda il secondo (Quello che entrerà nella vostra bocca non vi può contaminare ma ciò che esce dalla vostra bocca vi contamina!) è evidente che all’epoca non conoscessero i Mc Donalds!
😀
Ciao Ivana, uso integratori tutti i giorni!
🙂
Ovviamente non li compro mai in farmacia, ma solo nei negozi di naturopatia.
😉
Ti ringrazio tanto Gioia!
🙂
Credo che per quello che fai tu, forse un pò di radicamento col consumo di carne, non ti faccia male.
😉
Ecco, in questi casi, quando c’è volontà o bisogno di radicamento nella materia, penso che il consumo di carne possa andar bene.
Ma sono eccezioni.
1abbraccio a tutti
Josè
Jose
No Simone, salumi NO!
Non sul mio blog!
😀
A parte gli scherzi, concordo sull’importanza dell’equilibrio in questo e in tutti i campi.
😉
1abbraccio
Josè
M.gioia
josè sei arrivato alle mie stesse conclusioni
Franca
Mi chiedo: cosa si intende per estremismo? Quando si è estremisti oppure quand’è che si è normali o anormali. Chi lo stabilisce, in base a quali parametri di “GIUDIZIO”. E se è vero che ogni istante che passa (per la mia esperienza al momento è così) non siamo più gli stessi, le scelte che facciamo sono forse un sogno all’interno di un sogno anche per l’alimentazione? Condivido il pensiero di Gioia sull’alimentazione perché sperimentato su di me: “tutto gira intorno al personale momento di coscienza” e, per personale, intendo nostro e non di altri. Tuttavia, se nella scelta, le esperienze di altri sono in perfetta sintonia con il nostro “sentito” del momento, allora, buona sperimentazione, ma non !perseverazione”. Una osservazione su ciò che secondo la “scienza” e i “medici” è una alimentazione sana ed equilibrata: se tutto funziona come le notizie date dalla nostra stampa e televisione (N.B. siamo al 70° posto nel mondo come libertà di stampa) allora le notizie, anche quelle scientifiche acquistano un sapore e un valore “diverso” che mi spingono a trovare(è qui la festa?) nel pensiero “d i v e r g e n t e” ciò che mi preme VERAMENTE. E per pensiero divergente intendo non soggetto al “NOI”. Le scelte, qualunque esse siano, “sentiamole profondamente nostre”.
Per concludere affermare queste cose solo con l’intelletto (si, ma, forse, se = paure) maschera la nostra vera “ESSENZA”: ci infiliamo diritti in un labirinto avvolto da una fitta nebbia zeppo di concetti quali giusto o sbagliato, buono o cattivo, l’ha detto Tizio(giusto), l’ha detto Caio(sbagliato). E il mio Essere che dice? Ho “orecchie per ascoltare?” Allo stesso modo, fare scelte emozionali dettate dal passato, ci imprigiona in una armatura arrugginita rinforzata dalle nostre abitudini e credenze. Non è un passato farcito di dubbi e credenze, ma l’incessante sperimentazione di un “presente sconosciuto” e consapevole che ci permette di “trasmutare” i nostri corpi verso orizzonti più “sottili”. Ho detto tutto!!!
Che tu creda di avere ragione o di avere torto,
comunque hai ragione.
(licenza “patetica” di H. Ford adattata alle circostanze)
L’intruso Pietro, marito di Franca, vi abbraccia tutti
M.gioia
Cara Franca ,Pietro non è certo “un intruso”,in un blog poi che sta parlando di alimentazione lui ,esperienze personali e digiuni devastanti a parte,potrebbe sicuramente “salire in cattedra”.Dovremmo imparare da lui ad essere meno “trasgressive”e “di-vin-e (nelle nstr uscite settimanali…).Ciao,Pietro,amico mio amatissimo.josè un bacio affettuoso.
davide
Ciao Jose’,io ho imparato a conoscere la scienza dell’alimentazione attraverso la conoscenza millenaria dell’Ayurveda (Ayur=scienza Veda=della vita,della vita in senso olistico)e ho avuto la fortuna di conoscere l’Ayurveda Maharishi che e’ riconosciuta come la piu’ completa(a causa delle invasioni straniere dell’India la conoscenza dell’Ayurveda si era frammentata,Maharishi l’ha riportata nella sua completezza),era un periodo che non stavo bene e girando per medici(luminari,primari…)non riuscivo a stare meglio,poi tramite un’amica ho fatto una visita con un medico dell’Ayurveda Maharishi,che e’ anche medico ordinario,be’ in poche parole sono rinato!,e ho imparato e come dici tu che la carne e’ sconsigliata(per gli stessi motivi da te elencati),ma che se uno si sente di mangiarla non deve forzarsi di non mangiarla e cosi’ vale pr altri cibi,io gradualmente ho smesso(non ancora in maniera definitiva)perche’ sento sempre meno il bisogno di mangiarla,per i latticini l’Ayurveda consiglia che chi beve il latte di mucca di bollirlo con del cardamomo prima di berlo( ne facilita la digestione neutralizzando il contenuto dei grassi),per il resto (forno a microonde,bevande gassate,zucchero bianco,aspartame,superalcolici e caffe’)coferma quello detto da Caposiena,
Ciao!
ichnos
Il giorno che la scienza o chi per lei scoprirà che anche gli ortaggi e le verdure e le radici hanno un’anima e soffrono quando vengono tagliati… cosa mangeremo? 😉
M.gioia
per ichnos ….mi sa che torneremo alle origini e ci alimenteremo di prana….inquinamento permettendo.I bretariani(non so se si scriva così ),già lo fanno .Giusta osservazione comunque la tua e meno scherzosa di quanto appare.Sembra,comunque che ci sia un accordo dell’umanità con alcune specie di mutuo soccorso evolutivo.Al momento,però si evince che abbiamo fatto più danni che altro:non si può dire certo che siamo riconoscenti alle altre forme di vita presenti sul pianeta!
Jose
Ciao Gioia, mi fa piacere!
🙂
Ciao Pietro l’intruso!
😛
Hai ragione quando dici che è sempre un giudizio a determinare ciò che è o non è ‘equilibrato’. Infatti nessuno ha mai messo in dubbio la soggettività di tale valutazione.
Hai ragione anche quando dici che siamo solo noi a dover ‘sentire’ se una cosa ci fa bene o male. Infatti nei commenti avevo già fatto riferimento a tecniche energetiche per testare se un alimento facesse bene o male all’organismo di chi lo prova.
Sul ‘vivere qui ed ora’ apri una porta già sfondata (ne ho scritto e parlato a profusione sul blog e negli ebook).
E sono anche d’accordo sulla citazione personalizzata di Ford.
C’è solo un punto su cui ti invito a riflettere perché secondo me è la tipica buccia di banana su cui scivolano tutte le persone con un certo percorso spirituale sulle spalle (come si desume dalle tue parole che tu abbia).
Sono convinto che tu abbia la saggezza almeno di valutare quanto sto per dirti (te lo scrivo perché i Sé Spirituali non accettano facilmente ‘informazioni da sconosciuti’ se questi non ne hanno conquistato prima la stima 😀 ).
Dunque, il punto che secondo me trascurano tutte le persone che hanno compreso la natura della Matrice, è che noi abbiamo ereditato un codice genetico dai nostri avi.
In questo codice ci sono delle regole.
Non è impossibile trascendere queste regole, ma è molto, molto, molto difficile.
Pur ammettendo che tu le abbia trascese (personalmente non ho mai conosciuto nessuno che l’avesse fatto completamente… escluso Neo in Matrix 😛 ), non puoi pretendere che anche tutti gli altri lo abbiano fatto.
Pertanto quella parte di discorso che mi hai fatto in cui lasci intendere che le regole di una certa scienza sarebbero trascendibili (il che – ti ripeto – in astratto è vero), di fatto non è applicabile dal 99,9 delle persone.
Ecco perché anche conoscendo la metamedicina, non si può dire ad un ammalato di curarsi senza medicinali da un giorno all’altro.
Prima bisogna recuperare il proprio Potere personale e poi ci si può curare ‘col pensiero’.
Per concludere, tornando all’alimentazione, prima di poter essere al di sopra di ciò che ‘fa bene’ e ‘ciò che fa male’ oggettivamente, ce ne passa di tempo e di evoluzione.
Quindi, se si crede di poter far a meno di rinunciare a certi accorgimenti, diventa soltanto un’illusione della ragione (che ha subdolamente agito ingannando i Sé Spirituali con le loro stesse armi) per darsi la risposta che desiderava.
Spero di essermi spiegato, non è facile esprimere certi pensieri soltanto scrivendo.
🙂
Grazie per lo splendido spunto di riflessione.
(spero che Franca ti segnali la risposta)
🙂
Gioia, mi pare di desumere che vi conoscete…
Ciao Davide, concordo al 100% con la tua osservazione: la carne fa male, ma se la si desidera, non ci si deve sforzare.
Però non sono d’accordo con chi nega che la carne faccia male.
Ritengo che si debba essere liberi di consumare quello che si crede, ma sempre con la consapevolezza delle conseguenze (senza illudersi che certe cose non esistano).
Grazie per il contributo.
😉
Ciao Ichnos, tutto è pervaso dalla Coscienza Divina, ma l’Anima è una prerogativa di pochi.
Posso dirti con certezza che noi umani siamo dei privilegiati.
Ad ogni modo, il giorno in cui potremo fare a meno di mangiare, significa che saremo giunti ad un buon livello evolutivo.
😉
Ottimo intervento Gioia, concordo!
😉
1abbraccio a tutti,
Josè
🙂
Franca
Caro Josè, ho letto e riletto attentamente i post miei tuoi e del meraviglioso gruppo formatosi intorno a questo blog. Per tale motivo desidero fare chiarezza sul reale significato che intendevo e intendo infondere alle mie “parole”
Condivido che l’Ego fa di tutto per boicottarci, e per tale motivo sono sempre pronto ad “ascoltare”, in piena serenità chiunque.
Condivido che a volte le parole non riescono ad esprimere i pensieri e ancor di più il sentito di chi ci trasmette un messaggio.
Nel rileggere tutti gli interventi degli amici del blog, mi sono fatto un’idea su ciò che era più o meno in sintonia con il mio vissuto sull’alimentazione.
Infatti è nel confronto armonico che si cresce, quindi ben vengano tutti gli spunti di riflessione, per “Comprenderci” meglio.
Concordo, quindi, pienamente sulla nostra eredità biologica e sulle difficoltà a trascenderla (non è il mio caso). Tanto meno era mia intenzione “sputare sentenze” anche perché il mio percorso è tappezzato di “incidenti” di tutti i tipi (adesso Gioia si mette a ridere visto che conosce bene il mio vissuto). E’ possibile quindi che la comunicazione sia stata poco chiara o farraginosa in quanto il mio intervento intendeva condividere e “stigmatizzare” (se mai ce ne fosse stato bisogno), le tue opinioni sull’alimentazione.
La frase:
“Non è un passato farcito di dubbi e credenze, ma l’incessante sperimentazione di un “presente sconosciuto” e consapevole che ci permette di “trasmutare” i nostri corpi verso orizzonti più “sottili””
era riferita , alle credenze che senza carne si mangia male o, peggio, solo il vegetrianesimo è la strada giusta per…
quindi il “Trascendere” era riferito alle parole “bene e male” e al significato che di volta in volta ognuno di noi gli attribuisce in base alle proprie esperienze.
Siamo pur sempre in un mondo duale con il quale ci confrontiamo per giunta con un cervello che lavora solo per “Sommazione”).
Quindi… sono d’accordo su tutto ciò che può trasformare le mie conoscenze in saggezza.
Una precisazione: molte pseudo-sperimentazioni che la scienza asserisce essere verità fanno parte di uno scientismo mascherato da scienza. Per scientismo, intendo sia la corruzione degli scienziati al servizio delle multinazionali sia il dogmatismo scientifico che coincide essenzialmente con il dogmatismo ecclesiastico: infatti comunque parliamo di dogmi.
Le idee che ci siamo fatti sull’alimentazione vengono “Alimentate” non da “nostre sperimentazioni”, ma su sentito dire: l’ha detto la scienza, la televisione, il medico, il “guru”, l’ha detto Pietro.
Spero di essermi espresso meglio.
Vi abbraccio tutti e, grazie per avermi dato l’opportunità di mettere meglio in evidenza il mio punto di vista.
Nel prossimo intervento condividerò con voi, se lo desiderate, mie esperienze alimentari.
Jose
Ok, grazie per la precisazione, Franca (Pietro?).
Comunque ci tengo a precisare che io non mangio più carne non per quello che mi ha detto la scienza, ma per un altro motivo che intendo raccontare nel prossimo ebook.
Potrebbe essere determinante per molti lettori, non so, vediamo.
🙂
1abbraccio
Josè
Franca
Ero sicurissimo e credo di intuire il contenuto del tuo prossimo post che sicuramente sarà illuminante.
Come avevo anticipato vi propongo la mia esperienza sull’alimentazione.
Ero andato da un iridologo, il dottor Cervelli di Napoli, e dopo la visita mi consiglia di controllare Prostata e Tiroide tramite ecografia. La risposta era: noduli alla tiroide e un adenoma di 4 cm. alla prostata. Un po’ di timore, ma niente di più. Non avevo ancora abbracciato le idee del dottor Hamer. Non lo conoscevo, ma da poco avevo finito un percorso spirituale con il mio più caro amico del momento Arcangelo Miranda (vedi Sito). Stavo bene. Per caso mi viene sotto gli occhi il libro “Come guarire la Prostata in 90 Giorni” dove tra le altre cose si consiglia il digiuno. Gia avevo aulache informazione sugli effetti del digiuno (Ehret. ka dieta senza muco ecc) faccio qualche ricerca in internet e dopo 4/5 giorni inizio il digiuno. Per 3 giorni bevo solo, poi sempre tramite internet mi rivolgo ad un centro specializzato di Roma. Mi consigliano il semidigiuno. Proseguo il mio percorso in questa direzione. Dopo circa 30 giorni alimentato solo da verdure cotte e centrifugati di carote mele e sedano, con poche gocce di limone, mi sentivo un leone. Decido di andare personalmente al centro di Roma ove mi visitano e attraverso apparecchiature particolari, non convenzionali, non riscontrano nulla di nulla. Faccio anche un’idrocolnterapia e torno a casa. proseguo per altri 10 giorni, faccio le analisi classiche e i medici mi dicono che non c’era nulla. Era stata sbagliata la diagnosi la prima volta? Mistero, almeno per loro. Decido di iniziare a introdurre piano piano tutti gli alimenti tranne carne latticini e zucchero di qualsiasi tipo. la stessa sera a cena con amici, un’amica dice che sono pazzo, sono dimagrito troppo, mica voglio morire, lascia stare tutto, mangia, mangia, mangia. Bene qualcosa si fa spazio nella mia psiche perche da quel momento iniziano i miei “problemi….”
al prossimo Post
Un abbraccio a tutti
Pietro
M.gioia
Pietro fammi capire…i tuoi problemi sono iniziati quando un’amica ti ha detto che eri pazzo a digiunare e ti ha inculcato che dovevi per forza mangiare,mangiare….per stare bene? Nella tua psiche allora si è insinuato un tarlo che….Forse mi è sfuggito qualcosa,puoi chiarire?1 abbraccio
Jose
Ciao Pietro, quindi confermi che il digiuno fa bene!
Il problema dei digiuni è il come e il quando si riprende a mangiare, infatti è lì che le persone hanno dei problemi.
Però non posso dirlo per esperienza diretta, non avendo mai svolto questa pratica.
Franca
Nel post di ieri: avevo deciso di iniziare a mangiare. La prima riflessione che feci era: qual’è stato lo scopo del digiuno? Quello di guarire! E’ riuscito? Si! Che cosa mi ha fatto interrompere il (più precisamente) il semi-dogiuno? La Paura. Di che? Di morire. Chi mi ha istillato la paura? Condizionamenti dell’ambiente (amici) e innanzitutto credenze e paradigmi che fanno parte del mio sistema psico-fisico nel suo insieme. In effetti, solo per il fatto di avere fatto un percorso di conoscenza credevo boriosamente di avere raggiunto chi sa quale traguardo (sigh!) e lo spirito nel suo infinito amore aveva iniziato il suo incessante e sempre più pressante processo di chiarificazione della Verità e della Realtà oggettivo-soggettiva, inondandomi con una cascata di eventi sempre più consistenti e significativi.
Si è iniziata ad insinuare in me la dicotomia cibo buono – cibo cattivo, mangio sto male, non mangio sto bene, salute perfetta digiuno, pessima salute – mangiare molto. Insomma una caterva di pensieri hanno iniziato ad travolgere e stravolgere il mio cervello ed il mio corpo, iniziando ad incrinare la mia pseudo sicurezza nelle mie neo-credenze – conoscenze. Ero allo sbando, ma non avevo né il coraggio né l’umiltà di ammetterlo prima a me stesso e poi agli altri. A questo si è legata una auto-svalutazione (leit motiv della mia esistenza)per il solo fatto di non aver centrato l’obiettivo, senza pensare minimamente al fatto che fosse solo una semplice esperienza di VITA. Il frullare dei pensieri aumentava, si faceva incessante, di una invadenza spropositata e aumentava la mia insicurezza. Ero preda delle mie stesse paure, e una forma pensiero prendeva sempre più consistenza e si strutturava nel mio pacco intestinale. Una FP (forma Pensiero) che aveva origini lontane, quando, da bambino mi si diceva di mangiare, altrimenti… stavo male, ero cattivo, facevo dispiacere tizio e caio. Un immensa forma pensiero di un senso di colpa legato a tutte le mie azioni reazioni alimentava questa nuova FP neonata, ma allo stesso tempo legata all’altra inscindibilmente. Dentro di me schiacciavo il bambino cattivo che non voleva saperne di mangiare a orario, di mangiare poco o molto, in sostituzione di che… di affetto? Di amore? Che cosa urlava il mio bambino interiore e che cosa urla ancora. Forse un semplice abbraccio rassicurante, un semplice atto d’amore? Quanti assilli, quanta rabbia inespressa e repressa covano in questo bambino di pochi anni, rabbia che va ad alimentare un’altra FP. Ma che diavolo, volevo solo stare bene con un digiuno. o no? O volevo apparire il bravo della situazione, il salvatore di me stesso, l’oggetto di ammirazione, il cercatore di coccole perdute o mai avute.
Vi abbraccio e vi rimando al prossimo post.
Pietro
M.gioia
caro Pietro i tuoi amici ti hanno amorevolmente consigliato di non insistere col digiuno perchè stavi visibilmente molto male,irritabile, incupito e quant’altro .Chi pratica il digiuno ,dopo aver alimentato correttamente e fortificato il proprio veicolo spirituale,non viene intappolato in forme pensiero di paura e di malattia e il suo aspetto via via si “chiarifica”e si illumina.Non ti dico questo per sminuire la tua determinazione nello sperimentarti in pratiche o medicine “alternative”.Anche io sono molto attratta dai nuovi percorsi di auto guarigione etc,ma penso che ci voglia buon senso e, soprattutto capire le vere motivazioni (l’intento puro)che deve essere alla base delle nostre scelte. è pericoloso seguire dei modelli da imitare,la scelta deve essere autentica ,’sentirla non come una forzatura o imposizione che vogliamo fare a noi stessi : nasce dentro di noi ,non ci deve spingere nè la paura, nè la curiosità,è una trasformazione alchemica.Questo è il pensiero che so tu condividi com me ,perciò tanti abbracci al tuo bimbo affamato d’amore,e auguro al peter pan che è in te di crescere un pochino..
Jose
Splendide riflessioni, Pietro.
Alla fine, forse, avevi un pò troppa considerazione di ciò che pensavano gli altri.
Ho avuto questo stesso problemino per tanti anni, quindi ti capisco perfettamente.
Grazie per aver condiviso con noi questi tuoi splendidi pensieri.
🙂
Franca
Prendendo spunto dalle riflessioni di Gioia che non sono altro che la sintesi del mio post precedente, ma materializzato, proseguo nel raccontare la mia avventura post digiuno.
Prima, però voglio dire a Josè che il periodo di salute migliore in assoluto di questi ultimi 20 anni della mia vita è stato senz’altro il periodo del digiuno, come detto nei post precedenti, soprattutto nei primi 30 giorni. Se dovessi ripetere l’esperienza partirei da questo presupposto: non tirare troppo la corda se il tuo corpo è ancora ancorato alla materialità fisica e psichica.
Cara Gioia voglio ringraziarti moltissimo per il sostegno diretto e indiretto che mi dai continuamente da quando ci siamo conosciuti e, anche se il messaggio del post è meraviglioso, in più riprese me lo avevi già profuso nei nostri incontri sabbatici (del sabato sera)e ti posso garantire che intellettualmente mi è tutto chiaro, anzi. Gli “amici” che mi hanno infuso paura non sono da confondersi con i sinceri tuoi consigli che sono arrivati solo in un secondo momento, probabilmente perché partivi dal principio che desideravi lasciarmi “essere” anche in un’esperienza forzata dalla mente, più che da un’esigenza reale. Adesso proseguo nella mia evoluzione alimentare. Ancora grazie!!!!!!!!!!!
Dunque, proseguiamo. Avevo raggiunto il mio scopo: guarire la prostata e la tiroide. La mia era una scelta dettata dalla paura di morire, considerando il solo corpo. Eppure avevo la certezza mentale di essere uno spirito con un corpo, fino a che stavo bene!!! Nel momento della verifica, suggeritami dalla vita, al solo scopo di farmi evolvere, mi ero dimenticato di tutto ciò che avevo intellettualizzato nel percorso di conoscenza.
Quindi, in effetti, quelle interiorizzate erano nozioni, perché non trasmutate in stile di vita, né dalla mia mente, né dal mio corpo. A livello mentale percepivo il cambiamento, a livello spirituale non c’era stata simbiosi, non avevo “digerito” e fatta mia la divinità che restava fuori e non dentro di me.
E’ iniziata, allora, una lotta contro tutto ciò che consideravo il problema dal punto di vista alimentare, accompagnato sempre da situazioni che mi rimanevano sullo stomaco, ma di questo non ne avevo assolutamente coscienza.
Il mio EGO si ingrandiva proporzionalmente alla mia auto-svalutazione. Non ascoltavo, non volevo ascoltare nessuno. Non volevo ammettere di avere sbagliato l’approccio, soprattutto non volevo ammettere che quella modalità non mi apparteneva, non apparteneva al sentito di quel “momento”.
Devo anche dire che ho sempre sofferto con lo stomaco. Avevo parecchio da digerire, visto che tante situazioni mi erano rimaste, appunto, “sullo stomaco” (come Hamer insegna), ma proprio tante.
A 28 anni mi hanno diagnosticato un’ulcera allo stomaco. Tornai a casa piangendo. Ero da poco sposato e avevo sentito che l’ulcera era una grave malattia.
Ma andiamo ancora più a ritroso nel tempo:
avevo 19 anni e dovevo andare alla cena con i compagni e i professori del V anno di liceo. Allo stesso tempo Franca, mia attuale moglie, allora fidanzata, andava a cena al matrimonio della cugina. Pazzo come ero di gelosia, in quel periodo, andai dall’insegnante e decisi di abdicare a favore della cena di Franca.
Ancora ho impresso negli occhi lo sguardo di, a dir poco, disappunto del professore.
In quel periodo mangiavo di tutto, di più, una ruspa vivente, facevo paura a me stesso quantitativamente e qualitativamente, ma non ne avevo alcuna percezione.
Durante la cena “Francofona”, mangiai molto e bevvi ancora di più, soprattutto bibite ghiacciate e non (e per fortuna ero astemio).
La notte, quella notte fu la più destabilizzante, la più paurosa, la più catastrofica della mia vita.
Mentre dormivo, iniziai a sentirmi male, un male inconsueto, non identificabile a nessun altra esperienza precedente, un male sconvolgente.
Ero completamente inzuppato di sudore, non avevo più il senso dell’orientamento, del basso dell’alto, della destra e della sinistra, ero come immerso in un turbine di… vuoto più assoluto. La paura di morire si trasformò in panico, il mio “PRIMO” attacco di panico(non era proprio così).
Iniziai a chiedere aiuto. Nella stanza con me dormivano i miei due fratelli che per confortarmi mi dissero: stai zitto, dormi, non rompere i…oni, facci dormire.
Il panico aumentava a dismisura anche per la mancanza di luce, supponevo, fuori di me, oggi direi dentro di me. Quante zone d’ombra da illuminare?!?
Avevo perso la cognizione del tempo. I sensi di colpa mi martellavano, aprendomi cicatrici mai chiuse, ma non ne avevo nemmeno coscienza, figurarsi consapevolezza. La mia materialità andava in frantumi, la mia mente era andata in frantumi. Volevo buttarmi giù per porre fine a questo tormento inimmaginabile.
Dopo circa un “eone” (per me) di tempo, mia madre si affaccia alla soglia della porta e mi chiede che cosa ho? Non lo so rispondo. Mi prepara una camomilla,la bevo e la vomito. Le mie paure si placano, in parte, solo alle prime luci dell’alba che mi colgono in un vagabondare alieno da una stanza e l’altra. Forse è finita, penso. In verità era solo l’inizio, l’inizio di un incubo terminato da pochi anni, si solo da pochi anni.
Da allora tutto ciò che mi riportava agli attacchi di panico, stranamente solo notturni, lo associavo all’alimentazione sbagliata, era “colpa” dell’alimentazione sbagliata, mangiavo troppo e male?!? O c’erano collegamenti psichici, o c’era qualcos’altro che premeva da dentro? Le risposte non arrivavano, anche perché, forse, non mi facevo le domande giuste. Tanto meno potevo essere indirizzato dai miei amici di allora su una strada diversa.
Una orchestra di dubbi, incertezze e svalutazioni si era impossessata di me. Ero in rotta di collisione con “ME”. Tutto sembrava crollarmi addosso. Ero solo, solo con me stesso.
Non c’era amico, parente, Dio che potesse aiutarmi. Il vuoto fuori e dentro di me. Smarrito nel fiore della VITA, smarrito in una folla di incertezze, fatto di se e di ma, di forse e di poi, di giusto e di sbagliato, di biasimo e di condanna. Vittima e carnefice allo stesso tempo, di me stesso.Crisi totale!!!
Era giunto il momento di cambiare?
No, non era quello il momento. Dovevo tribolare per ancora 30 lunghissimi anni e perseverare diabolicamente nei soliti atteggiamenti, nelle solite esperienze ripetute e ripetute e ripetute ancora, senza farne “saggezza”!
Il prossimo post: “La resa dei Conti”
Pietro vi abbraccia tutti con amore
Jose
Pietro, ma se vuoi possiamo raccogliere questo tuo racconto in un pdf e ci facciamo un report da regalare a tutti!
😀
Franca
Caro José, se può dare spunti di riflessione è un ‘idea!
Pietro
marco2
pietro-franca, ognuno è un essere a sè
edoardo
davvero bella idea jodè sarà 1 bella testimonianza, anzi è 1 stimolo anche per me. sicuramente un giorno scriverò anche io il libro della mia vita! per far capire di CREDERE IN SE STESSI e di AVER FIDUCIA …. nell’AMORE UNIVERSALE cioe DIO che se siamo su questa terra 1 scopo c’è e riprendo quello che mi ha scritto un uomo “illuminato” : in un futuro ci ritroveremo TUTTI ASSIEME nell’IO/COSCIENZA UNIVERSALE, SIAMO GIà PARTE dell’UNO, ma è ovvio che la parte razionale non lo accetta, col CUORE POSSIAMO CAPIRLO: è quello che io sto incominciando a percepire …
per quanto riguarda il mangiare lascio anche io la mia esperienza: dopo l’Energy di roby Re ho iniziato a mangiare MOLTA meno carne e devo dire che è vero: mi sento meno pesante e con più energia. Vi parla un toscano che fino a 3 anni fa mangiava la carne tutti i giorni e quasi sempre cena e pranzo!
Ora la carne rossa solo 1,2 volte la sett. e un pò la bianca, ma sempre meno e masticando almeno 15/20 volte (non certo 50 come ha detto qualcuno) e ricordandomi della filosofia slow food … prender tutto con calma e un detto che saprete anche voi: “la prima digestione avviene in bocca”
mi permetto josè di lasciarti il mio sito edobettazzi.wordpress.com dove c’è scritta la mia lettera di vendita del mio olio extravergine d’oliva e sulla dx i VANTAGGI DELL’OLIO EXTRAVERGINE uno degli alimenti più sani e in questo caso mi faccio pubblicità: ho finito proprio stanotte di imbottigliare 124 bottiglie da 750 ml che vendo al prezzo di 8 € più 2 SCEC (il buono di sconto) potete andare anche sul sito arcipelagoscec.net e andare poi in quello della toscana, provincia di prato lò ci sono …
buona vita a tutti!
M.gioia
caro Pietro è coinvolgente il tuo modo di raccontarti:si sente la tua anima.Bella l’idea di josè perchè di esperienze personali da raccontare ne hai veramente tante e rappresentano un percorso di conoscenza-consapevolezza molto intenso con tante sfaccettature interessanti pregnanti di sviluppi futuri che vedono gli intenti delle nostre anime danzare insieme. ti abbraccio
Jose
Ok, allora se Pietro è d’accordo, appena posso, raccolgo tutto in un report e lo regaliamo alla lista
😉
1abbraccio a tutti
Josè
Alessandro
Tra i consigli dati, uno mi ha particolarmente lasciato nel dubbio e cioè il bere acqua prodotta da depuratori ad osmosi. Io sapevo che con l’osmosi l’acqua fuoriesce quasi demineralizzata: com’è possibile che sia salutare il bere questo tipo di acqua ?
Franca
Prima di continuare desidero chiarire che la mia esperienza è unica e quindi non ha la pretesa né di fungere da guida, né vuole convincere di qualcosa chicchessia, prendetela per quella che è, un “lampo” nello spazio-tempo.
Bene, proseguiamo.
Qualche anno fa mi sono accorto che gli attacchi di panico avevano un’origine lontana, molto lontana. In un momento di profonda meditazione, la mia mente mi trasportò indietro nel tempo.
Avevo circa 7 anni. Da un anno circa l’intera famiglia (genitori, tre fratelli e una sorella, la più piccola), si era trasferita da un ameno paesino montano, nella caotica periferia industriale sud di Napoli.
Con grande difficoltà mi adattai al nuovo e, per me, ostile ambiente. Questo trasferimento, mi colse di sorpresa, e mi lasciò un segno: mi era proprio rimasto sullo “stomaco” (rancore nel territorio, non riuscire a marcare il territorio – Hamer).
Avevo lasciato i miei amici d’infanzia, i miei compagni di scuola, i miei nonni e zii materni. Mi mancavano le scorribande nei boschi, le corse in montagna, le passeggiate in bicicletta, i “nascondino”, le partite di pallone, i “31 salva tutti”, le guerre tra indiani e visi pallidi, ma soprattutto era venuta a mancare qualcosa di basilare, dal mio punto di vista: l’amorevole e la rassicurante presenza dei miei nonni da un padre padrone e, in molti casi anche violento, soprattutto verso i 3 maschi.
Non era finita, con la complicità di mia madre, mio padre, insegnante, divenne anche il mio insegnante nel triennio delle elementari. E proprio durante una lezione, per non aver risposto bene ad una interrogazione, mi ritrovai la testa rotta da una riga.
Sentii qualcosa che scorreva lungo il viso, mi toccai con le mani che si bagnarono di sangue, il MIO sangue che scorreva a fiotti sul grembiulino, sulla cattedra, sul pavimento.
Ero imbambolato, non riuscivo a capire cosa mi stava accadendo. Avevo la sensazione di vivere questo dramma da estraneo, sembrava che non mi appartenesse, mi sentivo uno spettatore che guarda un film, il suo film, uno squarcio della sua vita. Non riuscivo a realizzare. Non potevo credere che fosse successo proprio a me: e, soprattutto non potevo mai immaginare che mio padre arrivasse a tanto. Che bambino cattivo dovevo essere, che pessimo alunno.
Di peso e furtivamente fui trascinato da mio padre nella sua auto e portato da un medico privato che aveva lo studio proprio sullo stesso nostro piano.
Il medico capì, ma non disse nulla. Il direttore capì, ma non disse nulla. I miei fratelli non dissero nulla. Mia madre era furibonda nei confronti di mio padre, ma quando mi vide non mi disse nulla, nemmeno “come stai?”. Dovevo essere davvero molto cattivo per meritare un simile trattamento.
I miei nonni, almeno ci fossero stati loro!
Dopo qualche mese, sembrava che la cosa fosse stata cancellata dalla mia mente, ma una notte, si, proprio una notte, mi svegliai in preda ad una strana agitazione. Volevo andare in bagno, ma la stanza era buia, non filtrava nemmeno uno spiraglio di luce.
Mi alzai, e a tentoni mi diressi verso la porta per uscire dalla stanza, ma persi l’orientamento e ci volle poco per iniziare ad avere paura. La mia agitazione aumentava esponenzialmente col passare del tempo. In breve avevo perso completamente l’orientamento.
Allora con i miei piccoli pugni serrati iniziai a colpire prima il vuoto e poi il muro, mentre imprecavo di rabbia e piangevo.
Iniziai a chiamare i miei fratelli che dormivano nella mia stessa stanza. Nessuna risposta.
Ero nel PANICO.
Dei miei genitori, che erano nella stanza accanto, nemmeno l’ombra: ero solo, solo con le mie paure, paura del buio, della solitudine, dell’indifferenza e di quella strana e terrificante sensazione che mi avviluppava tutto. Mi sentivo come se fossi trasparente.
Eppure di aria ne avevo nei polmoni per gridare la mia disperazione. Perché nessuno interveniva, perché neppure una parola per tranquillizzarmi, perché…, perché…, perché… Quanti perché senza risposte. Era così confuso, era tutto così irreale.
Tuttavia in tutto questo mio scalmanarmi, le mie mani raggiunsero un battente che si aprì e fece trapelare un raggio di luna. In breve il panico cessò, ma non la paura. Allora, dimenticai che dovevo andare in bagno e cercai le sole cose che desideravo con tutto me stesso, con tutto il mio cuore: una parola rassicurante,un gesto di compassione, un piccolo, piccolissimo atto d’amore.
Non costava gran che.
Mi avvicinai al letto di mio fratello maggiore. Alzai le coperte, e mentre stavo per accoccolarmici accanto fui cacciato via in malo modo. Proseguii verso il letto del mio gemello: stessa reazione.
Lentamente e ancora con il terrore negli occhi mi avviai verso il mio letto. Mi coricai, mi tirai le coperte sulla testa e iniziai a fare l’unica cosa che mi venne in mente:
PREGARE,
pregare Gesù, come mi aveva insegnato la nonna, visto che i miei genitori si professavano atei:
la cosa funzionò.
Lentamente morfeo mi abbracciò e piombai in un sonno profondo.
La mattina seguente mio fratello disse: ma che c… ti è venuto stanotte. E giù a sfottermi. Non risposi: avevo vergogna, il mio comportamento non mi sembrava da uomo. Era questo che mi era stato insegnato.
E così, senza tornarci più su, celai in un angolino profondo della mia memoria questa esperienza e la archiviai come “Top- Secret”. E non ci ritornai mai più, fino ad oggi. Avevo sepolto il tutto sotto un macigno di vergogna.
Le altre mie sensazioni?
Rabbia, rabbia, tantissima rabbia da incamerare dentro di me un’energia distruttiva potentissima, ma anche tanti sensi di colpa e, infine, il “leitmotiv” della mia vita rafforzato puntualmente dai miei familiari: non valgo, non valgo, non valgo niente.
E come ci credevo!!!!
Di tanto in tanto mi trovavo a voltarmi indietro perché sentivo il cigolio delle catene che mi imprigionavano nel mio passato pregno di tante esperienze simili. Volevo liberarmi, con il risultato di sentirmi sempre più incatenato. Più lottavo contro…, più mi imprigionavo, prigioniero dei miei stessi pensieri, prigioniero del nulla.
Finché un giorno, in un momento di “PAZZIA” mi ribellai…
…ma questa, è un’altra storia
Bene, amici miei, era da un “po’” di tempo che non ne parlavo con nessuno, ma ho avuto la voglia di condividere con i miei “specchi” , gli altri “ME” questo “SOGNO”…
… senza più vergogna, senza più sensi di colpa, senza più rabbia o svalutazione, solo un po’ di occhi umidi per la compassione che nutro verso quel piccolo Pietro di 7 anni: è qui davanti a me, lo vedo.
Gli vado incontro, mi accovaccio, lo guardo diritto nei suoi occhietti neri, allungo la mano e sorridendogli aspetto. Vinte le prime più che giustificate resistenze, MI RICAMBIA IL SORRISO!!!!! E allora lo abbraccio teneramente mentre gli sussurro all’orecchio dolcemente: sono qui, non avere più paura, adesso sei al sicuro e non resterai più solo, mai più, MIO PICCOLO GRANDE AMORE.
Dal profondo del cuore, Pietro vi abbraccia tutti.
Jose
@ Alessandro:
Ciao Alessandro, non so dirti.
Sorry.
Jose
@ Franca:
Insomma Pietro, ti sei scelto delle belle esperienze “toste”!
Immagino che tu l’abbia già fatto, ma mi viene spontaneo chiederti se hai riparlato con tuo padre della vicenda.
Magari scopri che (a suo modo) voleva renderti più forte e quindi era un modo di manifestare amore… (per quanto i metodi possano essere discutibili).
Comunque, mi fa piacere sapere che è tutto superato.
🙂
Allora, appena posso, faccio il report.
😉
1abbraccio
Josè
Franca
Si, caro Josè ho parlato con mio padre. L’input mi è arrivato dopo aver partecipato ad una rappresentazione di “Costellazioni Familiari”. La stessa sera telefonai a mio padre e nei giorni seguenti parlammo più di tutti gli anni precedenti. La mia rabbia si era stemperata e al suo posto era subentrata una pura compassione nei confronti di chi aveva, a modo suo, dato ciò che aveva dentro. Da un limone non poteva uscire succo d’arancia. Pochi mesi prima che morisse gli dissi che gli volevo bene. Queste parole sono servite ad entrambi. Più che perdonare mio padre avevo perdonato me stesso permettendomi di staccarmi dalla rabbia, di creare uno spazio tra creatore e creatura. Non avevo idea di cosa la vita stesse per propormi. Non avevo ancora consapevolizzato che ciò che ci accade, al di là del fatto che ce le attiriamo noi al di là delle scelte che facciamo, al di là di che uso facciamo del libero arbitrio, è sempre a favore della nostra evoluzione, se sappiamo coglierne il senso, e se ciò produce un cambiamento duraturo. Da poco avevo terminato un percorso di conoscenza sulle dinamiche della vita e mi sentivo pronto ad affrontare chi non era nella “VERITA'”: quanta presunzione, quanta boria, quanta ingenuità, quanto EGO. Erano i primi passi e già volevo correre. E quante cadute. Più salivo in alto, più le cadute erano dolorose, anche invalidanti dal punto di vista fisico. La conoscenza rimaneva tale e non si trasformava mai in saggezza. Avevo fretta di arrivare: dove, non si sa. Non sapevo con precisione dove dirigermi. Mi disperdevo in mille rivoli. Più non riuscivo a darmi degli obiettivi più mi accanivo nel volerli raggiungere. avevo intrapreso una lotta tra me e ME, senza esclusione di colpi.
In breve tempo la morte di mio padre e due miei zii a cui ero particolarmente legato dovevano stravolgere i miei piani e le mie certezze. alla prossima
Pietro vi abbraccia.
massimo
Ciao Josè,sono veramente contento..è venuto fuori proprio un bel post.Sono rimasto colpito ed affascinato dalla storia vissuta da Pietro,che ringrazio per aver condiviso.
Non ho capito ne trarrai un report?meritevole.
Per il consiglio mancante di Caposiena,io l’avevo compensato con una massima di Einstein,che a parere mio ritengo una delle anime più evolute del 900:Nulla darà la possibilità di sopravvivenza sulla terra quanto l’evoluzione verso una dieta vegetariana.
CIAO
Jose
@ massimo:
Si Massimo, credo che ne faremo un report.
🙂
Non mi dire che anche l’uomo considerato più intelligente dell’ultimo secolo era vegetariano!
Un caso?
😛
massimo
Da quel che so non fu proprio vegetariano,tranne che per un breve periodo della sua vita “verso la fine”.Però aveva capito e sosteneva la scelta di vita vegetariana, anche solo per i suoi effetti fisici sul temperamento umano,intuendo che avrebbe un’influenza estremamente benefica sulla maggior parte dell’umanità.Un caso? no non credo.
Mentre di Hitler so che provo ad essere vegetariano,ma solo perché gli fu consigliato dai suoi medici.Ma non ci riusci mai,e sfrutto la cosa per apparire……Mi fermo perché ne verrebbe fuori un altro post.:-)
Ciao Josè 1abbraccio
Franca/Pietro
Cari amici, sono di nuovo con voi per concludere questa mia esperienza.
La mia famiglia d’origine è stata sempre divisa. Tutti parlavano male di tutti. Era lo sport preferito. Ed è quello che ricordo meglio e a cui sono più allenato. Un ottimo modo per sentirmi nell’UNO. Questa divisione è stata la mia guida per quasi 50 anni: una bella credenza da “sfatare”
Se ricordate, la mia prima infanzia l’ho trascorsa in montagna insieme ai miei zii e nonni. Avevo detto che eravamo 3 fratelli e una sorella. In verità ciò non è esatto perché all’età di sei mesi morì il secondo genito. Il suo nome era Pietro. Non mi è stato mai spiegato, alle mie richieste come fosse effettivamente morto. Le risposte erano e sono sempre evasive. Quando avevo circa tre anni è morto uno zio, fratello di mamma. Aveva circa 30 anni e il suo nome era Pietro. Beh, devo dire in tutta sincerità che una certa preoccupazione l’ho avuta, anche in concomitanza all’impressionante e variegato numero di incidenti occorsomi dai 3 anni in poi, compreso l’ultimo 3 mesi fa con la moto.
Bene, atteniamoci però, al prosieguo della storia.
Circa 5 anni fa è morto il secondo fratello di mamma in circostanze non proprio chiare. Era scapolo e non aveva lasciato nulla di scritto. In estate e durante le feste eravamo sempre a casa sua, molto grande, su più livelli e in mezzo al verde. Ogni volta che eravamo in procinto di arrivare al paese i miei tre marmocchi (2 femmine e un maschio) scalpitavano e gridavano dalla gioia. Si sarebbero incontrati con i 3 cuginetti, (2 femmine e un maschio)figli del mio gemello. Il punto d’incontro: la casa di mio zio B. e l’enorme giardino adiacente, luogo di assoluto divertimento per dei bambini, adorabili. E ogni anno, ad ogni festa si ripeteva sempre lo stesso rito. La gioia e la felicità dei piccoli contaminava anche mia moglie e me, non per altro, visto che era il mio paese natio.
Mio zio, anche se era alquanto burbero, permaloso e irascibile era molto affezionato ai pargoli e anche a mia moglie, che tra qualche sbuffo occasionale, lo accudiva da scapolo quale era, con l’amore che la contraddistingueva da sempre. L’ultimo periodo prima della sua dipartita ogni volta che lo salutavamo per tornare in città, senza vergogna piangeva a dirotto e lasciava un po’ tutti noi con un nodo alla gola. Si sentiva molto solo e quando lo raggiungevamo, era contentissimo, soprattutto perché non avevamo mai chiesto niente in cambio se non la sua ospitalità e compagnia reciproca. E, cosa che apprezzava molto, non eravamo per nulla invadenti.
Nella casa, a parte noi, non desiderava la presenza fissa di nessuno. E nessuno voleva restarci da ospite visto il suo caratterino. Evidentemente gli altri avevano mire diverse, come poi ho constatato.
Alla sua morte, giunta improvvisa per Ictus, sembra, ho versato un oceano di lacrime, ma mentre piangevo, con il morto in casa, già si calcolava come dividersi la proprietà.
Pochi mesi dopo moriva mio padre e ancora il marito di mia zia, anche essi senza figli. Si era chiuso un ciclo e si era aperta la caccia all’eredità. Si ripeteva il classico scenario della mia famiglia.
Tutti contro tutti.
Volevo tenermi fuori da questa storia fatta di intrighi e tranelli, ma mio malgrado ci fui tirato dentro e non seppi affatto fronteggiare le mie responsabilità, tanto da rompere i rapporti con tutti, pur di evitare di prendere per le mani la mia vita.
Ero succube degli eventi e delle persone. In particolar modo subivo la personalità di mio fratello gemello. Volevo apparire il buono della situazione, ma i miei comportamenti erano infantili e privi di saggezza.
Ho iniziato ad odiare tutti, mi sentivo la vittima della situazione e non avevo la forza di crescere.
La stessa Franca, mia moglie, mi rinfacciava la mia incapacità ad agire, le mie reticenze. Mi sentivo profondamente frustrato e ancora una volta solo, non accettato, ferito in profondità dalla mia apparente vigliaccheria.
Tutto il percorso di conoscenza, tutti i libri letti, tutti i seminari seguiti, la psicologa allora non erano serviti a nulla?
Ero a pezzi. Rifiutato da tutti. e la notte iniziarono di nuovo gli attacchi di panico. Buio, buio totale. ero di nuovo solo, pronto ad avallare i giudizi che gli altri mi appiccicavano volta per volta addosso.
Frammentato in mille rivoli di me stesso. Lo specchio si era frantumato e stentavo a riconoscermi.
Come sempre, nel momento che credi di aver toccato il fondo, alla fine non puoi andare più giù. Puoi solo rialzarti e iniziare la risalita.
Come risalire?
Non vedevo scale, non vi erano porte e i problemi sembravano irrisolvibili.
Una notte, però, una lunga notte invernale feci un sogno: ero in una caverna e mi disperavo per non trovare vie d’uscita. E più cercavo di salire, più mi trovavo a scendere in cunicoli sempre più stretti. Stavo per arrendermi anche perché mi trovavo chiuso in una strettoia e sentivo la presenza minacciosa di qualcosa di terribile che ad un certo punto mi afferrò e mi scaravento su un letto illuminato da un barlume di luce.
Su quel letto c’era mia madre morente. In quel preciso istante il mio cuore si aprì. Mi ritrovai nel suo utero e stavo RINASCENDO.
Non so come e non so’ perché, ma avvertii nelle mie viscere una profonda compassione per colei che fino ad un momento prima avevo indicato come la maggiore responsabile di tutte le mie vicende dolorose, comprese le ultime,ereditarie.
Mi aveva tradito, come mi aveva tradita mia zia, anch’essa rea di avermi diseredato senza ragione, mi avevano tradito i miei fratelli che, senza avvisarmi, erano andati dal notaio a firmare gli atti di donazione prendendosi quasi tutto.
La stessa Franca mi accusava di non farmi rispettare e mal mi tollerava, me li sentivo tutti contro.
Ed io che volevo accontentare tutti, ancora una volta volevo essere il “Buono”, non potevo tradire le loro aspettative.
Tuttavia, malgrado le mie apparenze da Buonista, dentro covavo una rabbia distruttiva possente che continuava a minare il mio stomaco e la mia cistifellea sempre più intolleranti al CIBO.
Alla fine in un barlume di luce, parti delle mie zone d’ombra si illuminarono.
Pietro, mi disse una voce, è questo ciò che vuoi? Non ti basta tutto questo soffrire?
Non ti è bastato ancora?
Non ti è ancora bastato?
Smettila e inizia la tua Crescita, quella vera. Basta crogiolarsi nell’oblio, i tempi sono maturi affinché compia questo salto.
Dietro non puoi tornare e se ti fermi sprofonderai per sempre, ti perderai definitivamente.
E’ ora di agire, ma con la tua testa, solo con la tua testa, assumendoti le tue responsabilità. Tacita definitivamente dentro te il temutissimo giudizio altrui. Sii autodeterminato e VAI per la tua strada, qualunque essa sia.
Recidi il cordone ombelicale che ti lega agli altri, posa il martello che continui a darti in testa lamentandoti del dolore e AMATI, ma con il CUORE. Ama te stesso, prima di tutti e accettati per quello che sei. Riconosci Te Stesso, il Vero Pietro, senza maschere, senza filtri.
Metti a nudo la tua personalità, guardala, osservala e senza tentare di combatterla, accettala:
UNA COSA, VISTA COSI’ COM’E’ CESSA DI ESISTERE.
Ed è stato così!
Da quel giorno, tutti i giorni, ho mandato pensieri d’amore a mio fratello, a mia madre, a mia moglie, a tutti insomma.
Le mie percezioni sono cambiate, me mie emozioni sono cambiate, le mie “attrazioni” sono cambiate, in buona parte, perché ho cambiato le mie frequenze.
Non potevo crederci quando l’ultima volta che ho desiderato incontrare mio fratello e mia madre, alle mie richieste, hanno acconsentito, con qualche tentennamento mio fratello, ma hanno acconsentito di rivedere tutta faccenda dell’eredità, da un altro punto di vista, il MIO!
Adesso tutto sembra procedere serenamente nella mia vita, nonostante qualche trappola Egoica, nonostante, riaffiorino sempre alcuni dei miei vecchi schemi mentali, delle mie vecchie modalità di confronto/scontro, nonostante qualche paura celata e nonostante i mille pensieri che affollano ancora la mia mente.
Ma adesso è diverso, li osservo nascere, crescere e scomparire. A volte mi ci identifico, ma il più delle volte resto uno spettatore più o meno consapevole che il mio è solo un copione che mi sono scritto da solo e se “VERAMENTE LO VOGLIO” posso cambiarlo in qualsiasi momento come il “file” di un computer, DEFINITIVAMENTE.
In questa fase di transizione gioco le mie carte al meglio delle mie possibilità attuali. E se perdo? Semplice, cambio GIOCO, non prima di aver giocato, senza più passare la mano, Tutte le carte a disposizione per chiudere definitivamente questo gioco, il “GIOCO della VITA”
Pietro vi abbraccia forte
Jose
@ massimo:
ok, quindi abbiamo solo altre conferme…
😉
@ Franca/Pietro:
Splendido finale, Pietro!
Ci leggo anche un’altra cosa nel tuo racconto, ma la inserirò nel report!
😉
Grazie mille per averci scritto così “a cuore aperto”!
🙂
1abbraccio a tutti
Josè
maria
Scusate ma il latte di capra fa pure male? Io essendo intollerante al latte do mucca da un anno ormai bevo il latte di capra e mi sono trovata bene, lo digerisco a differenza del latte di mucca che non riuscivo a digerire. Ho provato vari tipi di latte, da quello di soia (gusto orribile) a quello di riso (troppo dolciastro) a quello di mandorle, ma l’unico con cui mi sono trovata bene è il latte di capra. Ho letto da qualche parte che è molto simile al latte materno, quindi più adatto a noi. Voi che ne pensate?
Un grosso ciao
Maria
Simone
Cara Maria, ti manca solo di provare il latte di cavalla (dice fà bene per la psoriasi) e quello di cammella (assaggiato da me in tunisia) e poi hai finito l’album. 🙂 Anni fà il latte di capra lo davano anche ai bambini quando le loro mamme non ne avevano abbastanza (il nidina in polvere, non esisteva)ed era consigliato proprio perchè più nutriente e digeribile di quello delle mucche. Mia zia ad esempio fù allattata con latte di capra, ha 80 anni e stà sostanzialmente bene.
Jose
Ciao Maria,
penso che Simone – che saluto con affetto – ti abbia già risposto adeguatamente.
So che quello di capra sia considerato migliore, ma personalmente ho trovato la mia dimensione con quello di riso.
🙂
1abbraccio a tutti
Josè
David
La scelta non è mai dificile…Essere vegan fa molto bene al corpo. fa moooolto bene agli animali, fa benissimo al pianeta. Che bisogno c’è di discutere tanto?
Ciaooooooo
Jose
@ David:
Eheheh, condivido!
🙂
Ma non lo diciamo troppo forte, altrimenti se la prendono!
😛
renzo
IO ho comperato dei discchetti con freq.(longevity). Ma purtroppo ci sono poche spiegazioni come usare le freq. singolarmente per ogni patologia.CHiedo gentilmente al signor dr.Nicolas Caposiena autore dei discchetti se ci può dare delle informazioni più ponplete nel loro uso specifico grazie e ciao a tutti gli amici del st. Enzo
Jose
@ renzo:
speriamo che ti legga… ma temo che sia meglio per te andarlo a pescare su qualche suo sito (non so se ce l’ha…).
Francesco
Io ci credo a tutte queste. Sono tutte vere, e so anche il perchè.
Anche io per il momento ho un singolo prodotto che aiuta, però più che altro per l’alimentazione adeguata, ed il recupero di energie senza “attaccarsi al frigorifero”.
Il marchio è conosciuto.
Certo è che quì di cose da eliminare ce ne sono tante. Io fortunatamente sto bene. Va allenata la mente ad accettare tutte queste cose che hai scritto josè. Bei post, e ribadisco, ottimo blog.
Jose
Francesco ha scritto:
Grazie!
🙂
Daniela Ciatti
Grazie per tutte le informazioni contenute in questo blog
Ma mi chiedo il MICROONDE QUANTO PUò ESSERE PERICOLOSO:
Io lo uso da parecchi anni proprio per evitare i fritti?
Mi hanno detto che l’importante che io non mangio subito i cibi cotti con questo.
Jose
@ Daniela Ciatti:
Parere non tecnico e non scientifico: è DEVASTANTE!
🙂
franci
Ciao….complimenti per il sito…e vorrei capire una cosa…Nel libri zero limits il dottor Len dice che mangia tutte le mattine un hamburger e aggiunge che pratica l ho oponopono mentre lo gusta! Adesso mi chiedo come mai si mangia la carne? Io credo piu a lui che ha tutte le informazioni sula carne…è anche vero che essere contro chi fa male agli animali o firmare contro le guerre,malattie,o qualunque cosa,è aumentare la sofferenza proprio perche sei contro! Allora la domanda è…..questa carne si mangia oppure no? Il dottor Len non è neanche contro chi fuma una sigaretta magari in compagnia e in santa pace con il cuore,senza pensiero che faccia male…..quindi? Grazie a tutti!
Jose
@ franci:
Ciao Frnaci,
nè io, ne tu siamo il dottor Len e lui non è meglio nè peggio di noi.
Io sento di non mangiare carne e non la mangio.
Tu cosa ti senti di fare?
Ecco, fai quello.
😉
Juri Alberi
marco ha scritto:
Questo in primis lo condivido anche io!
levisss
salve,sono curioso di avere un parere sul nuovo metodo a infrarossi per fare la sauna,in tanti siti web e su tanti blog si parla molto bene degli effetti benevoli che hanno gli infrarossi sul nostro corpo con conferme scientifiche comprovate basti solo pensare che in ospedale gli infrarossi vengono utilizzati ampiamente per svariate metologie una su tutte nelle incubatrici dei neonati….lo chiedo xchè sono molto interessato a comprarne una per uso familiare da mettere in casa visto anche il costo basso e i consumi ridotti delle nuove saune in commercio….. qui trovate molti modelli con valide certificazioni sul loro uso e tutto quello che c’e da sapere su questa metodologia del nuovo benessere ….. piscinaprivata.com/sauna-infrarossi-gamma-apollon-c100020_100151_100173.html?osCsid=ea445ab9c40c140b0d8561a6871287ef
Jose' Scafarelli
Grazie per la segnalazione Leviss… non è che questo metodo lo vendi tu stesso? 🙂
levisss
assolutamente no….mi ritengo un attento esploratore su nuove forme di benessere e vedo ovunque spuntare vendite di queste nuove saune concepite grazie alla nuova tecnologia e mi interessava un parere vostro sul prodotto….
Jose' Scafarelli
Ah, allora scusami Leviss! 🙂
Ho pensato male… sorry! 🙂
Purtroppo non so dirti nulla su quelle saune… se non che presto potrebbe servirmene una… Quindi grazie 1000 per la segnalazione! 😉
1abbraccio
Josè