Protezione dall’inquinamento elettromagnetico: come ridurre l’esposizione al Wi-Fi

Condividi questa Consapevolezza:

Protezione dall'inquinamento elettromagnetico: come ridurre l'esposizione al Wi-Fi

Protezione dall’inquinamento elettromagnetico: come ridurre l’esposizione al Wi-Fi – Articolo di Aljash Vavpetic

Non possiamo vederlo né assaggiarlo, e potremmo o non potremmo sentirlo, ma siamo circondati e a volte completamente immersi nell’inquinamento elettromagnetico.

Probabilmente già lo sapevi e ti sei protetto con un adesivo anti EMF sul cellulare, con una placca o pietra protettiva, con un ciondolo o con un braccialetto.
Ma è sufficiente?

Come lo possiamo sapere?
O siamo obbligati a fidarci delle ricerche o delle dichiarazioni dei venditori di questi strumenti protettivi?

L’inquinamente elettromagnetico proviene da molte delle comodità della vita a cui ci siamo abituati e di cui dipendiamo.

Le Fonti di Elettromagnetismo nella tua casa💻

Sebbene i telefoni cellulari abbiano un ruolo importante, non sono gli unici colpevoli che ci inondano 24 ore su 24 con frequenze elettromagnetiche, o EMF.

Il nostro router Wi-Fi, quello rimasto acceso durante la notte dei nostri vicini, il nostro computer o portatile, smartwatch, airpods, i nostri elettrodomestici, le lampade, la televisione e persino i cavi elettrici dentro le nostre pareti ci irradiano con frequenze invisibili che fanno danni biologici al nostro corpo e alla nostra mente.
E questo senza nemmeno includere il 5G con le sue infami torri ed antenne.

Nella mappa sotto possiamo osservare quanto espansa era la rete Wi-Fi nel 2006:

grafico presenza rete WIFI nel mondo 2006

E poi sotto nel 2016 (in giallo è la massima intensità):

grafico presenza rete WIFI nel mondo 2016

Le radiazioni Wi-Fi sono legate a molte malattie.
Ricerche indipendenti risalenti a circa 80 anni fa collegano le radiazioni Wi-Fi a una lunga lista di effetti biologici avversi, tra cui:

❌ Stress ossidativo
❌ Danni al seme/testicolari
❌ Effetti neuropsichiatrici inclusi cambiamenti EEG
❌ Apoptosi
❌ Sovraccarico di calcio
❌ Rottura delle catene di DNA
❌ Aumento della permeabilità della barriera emato-encefalica
❌ Disgregazione del metabolismo del glucosio nel cervello
❌ Creazione di proteine da stress
❌ Disregolazione del metabolismo cellulare
❌ Disfunzione della tiroide

Uno studio umano del 2004, quando cera solo il 3G, ha riscontrato cambiamenti nell’ormone stimolante la tiroide (TSH) in coloro che erano esposti a più di 33 ore al mese di uso del telefono cellulare.
Questo viene confermato da un altro studio nel 2009.

E poi alcuni stanno pensando di mettersi un microchip nel cervello…🤦‍♂️

Danni del Wi-Fi alla qualità del sonno😴

Purtroppo il Wi-Fi non causa malattie immediate.
Il danno avviene lentamente durante il giorno e mentre dormiamo.
Il Wi-Fi mantiene il nostro cervello a metà sveglio”.

Impedisce al cervello di rilassarsi nei cicli di sonno più profondi.
Di notte, il nostro liquido cerebrospinale normalmente rimuove tossine e detriti cellulari dal cervello.
Ma se il nostro cervello è “a metà sveglio”, non può purificarsi completamente di notte, e ci sentiamo stanchi.

Mentre dormiamo, il corpo ripara e rigenera i tessuti, costruisce ossa, muscoli e rafforza il sistema immunitario.
Il sonno profondo è necessario affinché i fluidi glinfatici del cervello possano eliminare le tossine nelle fibre nervose.
Le ricerche mostrano anche che se non ottieniamo abbastanza sonno profondo, diventiamo gradualmente più stanchi, soggetti a malattie e invecchiamo più velocemente.

Man mano che invecchiamo, tendiamo a dormire più leggermente e a ottenere meno sonno profondo. L’invecchiamento è spesso caratterizzato da un tempo di sonno più breve, anche se le ricerche mostrano che gli anziani necessitano della stessa quantità di sonno di quando erano giovani.

Non possiamo permettere che questo accada.

Effetti dei danni alla Ghiandola Pineale👁️

La ghiandola pineale è una ghiandola importante al centro del cervello.
Ha il ruolo di bilanciare i modelli di sonno, prendere decisioni e come percepiamo la realtà.
La ghiandola pineale è sensibile alla luce, produce un ormone chiamato melatonina e trasmette informazioni sul nostro ritmo circadiano ideale.

La ghiandola pineale – o il terzo occhio – di ogni essere umano può essere attivata alle frequenze del mondo spirituale per permetterci di avere il senso di onniscienza, euforia divina e unità intorno a noi ogni giorno.
Tuttavia, la pineale è danneggiata da quattro tossine chiave.
Secondo il Dr. Dietrich Klinghardt, esse sono:
☠️ l’erbicida glifosato
☠️ il fluoro nell’acqua
☠️ Wi-Fi (EMF)
☠️ alluminio

Qui possiamo vedere i danni degli EMF sulla crescita delle piante dopo un periodo di soli 30 giorni, ovvero con piselli, trifoglio rosso, crescione e broccoli:

danni degli EMF sulla crescita delle piante

Effetti del 5G sull’acqua💦

E in questo video possiamo vedere come il 5G trasforma l’acqua:

Siamo fatti tra il 75% ed il 50% di acqua (dipendendo dalla nostra età) ed il nostro sangue, che ci crediamo o no, è circa al 90% acqua.
Ma non finisce qui.

Effetti sui Bambini👶dell’inquinamento elettromagnetico

Perché i bambini soffrono sempre più di iperattività, hanno difficoltà a concentrarsi e a focalizzare l’attenzione su una cosa per molto tempo?

Sospetto perchè la maggior parte dei bambini è troppo stimolata nei chakra superiori, e questo causa molti problemi tra cui irritabilità, rabbia, frustrazione, ansia e la lista è infinita.

La tecnologia è il principale colpevole qui poiché non è naturale, è troppo stimolante e crea uno squilibrio nel flusso di energia all’interno dei chakra.
I bambini dovrebbe stare più tempo in natura, a socializzare, e giocare con altri bambini senza la playstation.

E soprattutto i genitori dovrebbero stare più tempo con i figli, cosa sempre più difficile, perchè siamo tutti attaccati al cellulare e vittime dei ritmi e delle pressioni della società con tutto il suo consumismo, e con il carovita che incrementa a dismisura.

Come proteggersi dagli EMF🛡️

Quindi cosa possiamo fare per proteggerci al meglio possibile dagli EMF?Intanto dobbiamo conoscere TUTTI i tipi di campi elettromagnetici e non solo le radio frequenze (Wi-Fi).
Esistono:
⚡ l’elettricità sporca
⚡le radio frequenze (Wi-Fi)
⚡i campi elettrici
⚡i campi magnetici in casa nostra
Ecco perchè avere solo un adesivo o ciondolo spesso non è sufficiente, perchè ci proteggono solo da una fonte di EMF.

Dobbiamo imparare come farlo con tutti e quattro (non è difficile, per fortuna, e nemmeno caro).

Poi il proteggere rappresenta solo circa il 50% della nostra strategia anti EMF.

Scaricare l’energia assorbita dall’inquinamento elettromagnetico🌳

Il nostro corpo, per natura, assorbe i campi elettromagnetici, perchè siamo come un antenna che intercambia costantemente energie con l’ambiente circostante.

E purtroppo assorbiamo in modo uguale sia quelle positive che quelle negative.

Fortunatamente il corpo ha un meccanismo naturale per scaricare le energie negative e per ricaricarsi costantemente di quelle positive, o meglio, con quello più armoniche, ed è con i piedi. 👣
I nostro piedi fungono da radici, come quelle di un albero, che sono, o dovrebbero essere, in costante contatto con la terra, affinchè assorba le energie tossiche dal corpo.

Purtroppo i nostri piedi sono stati decenni fa isolati dalla terra con delle scarpe di gomma e materiali che ci isolano dalla terra.

Immaginiamo un albero senza un parafulmine che viene colpito da una tempesta ed un fulmine lo danneggia gravemente.
In un certo senso così siamo noi nella tempesta EMF e senza un parafulmine (ovvero il contatto diretto con la terra, scalzi).

il Grounding🦶 è la soluzione all’inquinamento elettromagnetico

Per risolvere questo problema dobbiamo praticare il grounding, ovvero il contatto diretto con la terra, con un prato, con la sabbia in una spiaggia.
Stare scalzi in casa non aiuta perchè il pavimento spesso non è messo a terra, e c’è di mezzo il cemento.

Quindi dovremmo fare delle passeggiate quotidiane scalzi di minimo 30 min al giorno, ma come fare durante l’inverno, nei giorni di pioggia?
Inoltre per chi lavora molto sul pc o col cellulare, 30 min sono pochissimi, ma c’è una soluzione semplice anche per questo.

Con il mio lavoro online sono spesso 10 ore al giorno attaccato al mio portatile.
In un certo senso, sono come un nomade digitale, perchè porto la tecnologia con me dovunque vado, quindi proteggere la mia salute dagli EMF era diventata una priorità, ma non era così immediato il risultato.

Ho dovuto innanzitutto imparare da dove arrivano queste minaccie tecnologiche, soprattutto in casa, misurando la loro intensità, poi sperimentare con vari strumenti, ed ovviamente non tutti hanno superato la prova, anzi uno era pericoloso per la mia salute a lungo termine.

Grazie a questa ricerca e sperimentazione ho individuato un punto critico, proprio a lato della mia testa dove dormivo, e dopo essermi protetto e radicato a terra oltre 12 ore al giorno, mi sono spariti alcuni sintomi come il male ai lombari, tensione ed irritabilità dopo essere esposto a lungo agli EMF, fatica dovuta sempre a troippa esposizione agli EMF, ed il sonno agitato.

Oggi mi sento molto più sereno a lavorare online, anche se sono cosciente che nel mio caso è impossibile eliminare qualsiasi influenza negativa, ma credo di aver creato le condizioni giuste per poter permettere alla mia salute di prosperare negli anni a venire.

Inquinamento Elettromagnetico:📖 la Guida ‘STOP DANNI EMF’

Se ti è piaciuto questo articolo e se desideri imparare a proteggerti dalle quattro fonti di EMF, come praticare il grounding 8 o più ore al giorno senza dover uscire di casa e vedere i sintomi migliorare nei bambini iperattivi, ti invito a leggere mia la guida digitale STOP DANNI EMF (usa il codice sconto del 10%: jose-10):

Guida STOP EMF Protezione inquinamento elettromagnetico WIFI

Spero tu abbia apprezzato questo articolo, ti ringrazio per averlo letto.
Se vorrai darmi un feedback nei commenti, lo apprezzo molto.

E lo stesso vale per qualsiasi domanda o chiarimento, non esitare a lasciare un commento qui sotto!

Protezione dall’inquinamento elettromagnetico: come ridurre l’esposizione al Wi-Fi – Articolo di Aljash Vavpetic


Condividi questa Consapevolezza:

Leggi anche questi Articoli: