Lao Tzu: Gli insegnamenti dei Mistici Contadini
Lao Tzu: Gli insegnamenti dei Mistici Contadini – Articolo di David Ciolli
Un fiocco di neve non cade
mai nel posto sbagliato…
Un giorno di parecchi anni fa lessi il TaoTeChing.
Scritto da un leggendario – o forse reale – personaggio che, si narra, quando nacque aveva già la barba bianca: Lao Tzu.
Il suo nome significa “vecchio bambino saggio”.
Nelle parole di Lao Tzu, schiette come quelle di chi sa come va il mondo, possiamo ritrovare la saggezza delle persone abituate ad avere un contatto diretto con la natura, ad adattarsi al ritmo delle stagioni, ad accettare l’alternarsi degli eventi, lasciando che le cose accadono perché la natura vuole così.
Lao Tzu: Gli insegnamenti dei Mistici Contadini
Le parole di Lao Tzu, così si chiama il nostro barbuto infante, risuonano nell’anima pronta ad accoglierle come una fresca carezza, a volte un turbinoso ruscello, altre come le placide notti estive.
Poiché chi legge impara essenzialmente il vuoto, il lasciarsi trapassare dalla meraviglia di tutto ciò che esiste, senza il bisogno di ricorrere a futili intellettualismi.
Il Tao, figura così abusata e altrettanto male interpretata, così grande che non si può vedere, così piccolo che si perde in una mano.
Tanto sfuggente che appena ti giri per osservarlo, sparisce senza lasciare traccia.
“Il Tao di cui si può parlare non è l’eterno Tao”.
L’invito dei Mistici contadini, così chiamo la saggezza tramandatoci da Lao Tzu, è quello alla semplicità, alla naturalezza.
Nel gioco fertile del Sole e della Pioggia hanno ritrovato il senso di ogni movimento naturale e quindi anche psicologico.
Nell’eterno equilibrio dinamico di forze complementari hanno visto il senso della vita e della morte.
Siamo abituati a pensare ai concetti di Yin e Yang come principi opposti e complementari, i necessari estremi di una rotazione di energie che continuamente vede due poli fluire l’uno nell’altro dando vita a tutto quello che esiste.
Tao
Abbiamo adattato il concetto di Tao, peraltro indefinibile, alla nostra visione occidentale, per cui vi è un ‘nero’ contrapposto al ‘bianco’, un ‘bene’ al ‘male’, ‘vero-falso’ ecc.
Pensiamo al simbolo del Tao come una coppia di opposti che eternamente si inseguono trasformandosi l’uno nell’altro nel ciclo di evoluzione del cosmo.
Premettiamo che il simbolo del Tao rappresenta non l’Indefinibile Tao, che è ovunque ma da nessuna parte, quanto la sua manifestazione, la sua energia attiva.
Mentre il Tao è Vuoto, la sua energia si manifesta come una coppia archetipica (L’Uno generò il Due), che dà vita a sua volta alla vita (il Due generò il Tre) dalla quale emana tutto ciò che esiste (le diecimila creature).
Premesso anche che il concetto di Tao ha poco a che vedere con la nostra idea di divinità o essere ultraterreno, quanto più semplicemente col principio misterioso all’origine di tutto ciò che esiste, torniamo al nostro abituale modo di pensare il simbolo del Tao.
Si è detto che originariamente voleva rappresentare il lato in luce e in ombra di una collina, ma sarebbe più giusto pensarlo come la coppia Sole-Pioggia.
Non dimentichiamo che i mistici contadini traggono i propri concetti dalla semplice osservazione della natura.
La coppia energetica che dà vita e sostenta le creature è rappresentata al suo massimo grado da Sole e Pioggia, gli elementi grazie ai quali è possibile la vita.
Col calore e l’umidità si rende possibile il ciclo eterno della vita.
Questa osservazione iniziale, nelle successive astrazioni, ha emanato le coppie fuoco-acqua, luce-ombra e poi, spostando il significato originario, giorno-notte, positivo-negativo, fino alle connotazioni di tipo morale buono-cattivo, bene-male.
Il significato iniziale, con la sua idea di fertilità, di ventre materno, di calderone alchemico, che non conosce alcuna contrapposizione, ma solo partecipazione di due elementi essenziali e in necessaria collaborazione, si trova quindi ad essere distorto, male interpretato ed attribuito a coppie di opposti di altra natura.
Nonostante il simbolo del Tao possieda molteplici valenze interpretative, è importante ricondurre le nostre riflessioni ad un’idea originaria, priva di troppi orpelli concettuali.
Forse così potremo capire meglio l’essenza di molte frasi contenute nel TaoTeChing.
Ad esempio il capitolo 38 recita:
“La virtù superiore ignora la virtù.
Per questo è virtù. (…)
Perduta la Via, prende forma la virtù”
Cosa si intende per virtù superiore?
Qualcosa che non ha niente a che vedere con ciò che comunemente definiamo ‘virtuoso’ o etico o giusto.
E’ qualcosa, in realtà, di indefinibile, che appartiene a coloro che hanno in se il Tao, cioè sono uniformati allo scorrere naturale delle cose, per cui da loro sgorga una semplicità priva di artifici che li rende uomini superiori.
Questi uomini, nella loro ruvida selvatichezza, non hanno bisogno di leggi, di regole, poiché in loro fluisce quel senso misterioso delle cose che li rende sempre e comunque ‘giusti’ in ogni loro azione.
Wu Wei, ‘azione senza azione’ si riferisce proprio a questa spontanea immediatezza, questa assoluta mancanza di affettazione che rende vivo ogni gesto, unico ogni istante, inutile ogni orpello.
Azione senza azione, spontaneità, vuoto, valle oscura.
Concetti fondamentali che derivano da una totale perdita di ciò che è inutile.
Lao Tzu: Gli insegnamenti dei Mistici Contadini
La via del Tao, la via dell’acqua che scorre, richiede ai suoi seguaci la cosa più semplice e la più difficile da ottenere.
Spogliarsi di tutto ciò che è inutile, a cominciare dalla nostra falsa personalità, le nostre idee sul mondo, i nostri principi.
In una parola, cedere.
Lasciarsi entrare.
Lasciare il mistero manifestarsi.
Essere morbidi, perché ciò che è morbido e cedevole vince ciò che è duro e rigido.
Il bambino appena nato ha in sé quella forza incontaminata che rende sacro, totale e potente ogni suo gesto.
Noi col tempo perdiamo questa “spontaneità” e ci ritroviamo rigidi, artificiosi, pieni di schemi su come le cose dovrebbero essere, di idee sul mondo.
Pensiamo che la forza sia nei muscoli, nell’aggressività, nella prepotenza.
E perdiamo completamente, o meglio nascondiamo sotto cumuli di assurdità, la nostra natura più profonda, quella che non invecchia mai.
La natura fluida che, abbassandosi, raggiunge le vette dello spirito.
I mistici contadini non ci dicono di accumulare saggezza o cose, ma, al contrario, di investire in perdita.
Non dobbiamo dimenticare, comunque, che i taoisti erano studiosi molto eruditi, intenti all’osservazione costante e minuziosa dei principi che governano il mondo e che lo sviluppo tecnologico e scientifico in Cina è avvenuto soprattutto grazie ad essi.
Diventare chi sei
Per diventare chi sei devi solo scoprire e togliere tutto ciò che non sei ed avere la voglia di guardarti davvero dentro.
Per fare questo è necessario, inizialmente, attivare una specie di Testimone, un noi stessi esterno che ci guarda e che ci permette di vedere come tutti i nostri comportamenti, atteggiamenti, giudizi corrispondano a schemi acquisiti per via sociale e genitoriale (Vedi Meditazione sul vuoto).
Se riusciamo, attraverso un esercizio costante, ad attivare questo osservatore esterno anche nei momenti della giornata, quando facciamo qualcosa o ci comportiamo in qualche modo in rapporto alle altre persone, piano piano acquisiremo consapevolezza di questi schemi, e potremo far affiorare il nostro vero Sé, non ripetendo più gli stessi errori dei nostri genitori ed evitando l’ipnosi costante della società.
Lao Tzu: Gli insegnamenti dei Mistici Contadini
E’ necessario tornare a chiedersi chi siamo veramente, uscire dalla visione di un mondo fatto di cose separate e indipendenti.
Il vivere nella natura aiuta molto a riscoprire la nostra interdipendenza con tutte le creature e a ristabilire il contatto con la nostra essenza profonda.
Dobbiamo interrompere il vortice che continuamente ci costringe a produrre, consumare, ancora produrre correre affrettarsi affannarsi per poter ancora produrre e consumare, alienati da ciò che è naturale, vero.
Dobbiamo osservare, come hanno fatto i mistici contadini, il fluire degli elementi.
Come ogni cosa trovi spontaneamente una sua ragione, spesso misteriosa e sempre infinitamente bella.
Dobbiamo tornare semplici per poterci stupire per una goccia di rugiada su un filo d’erba.
Il seme del cambiamento è dentro di noi.
Possiamo calpestare quel filo andando a cercare in paesi esotici la nostra verità, ma quello che dobbiamo trovare è proprio dentro di noi.
In nessun altro luogo.
Nessun altro potrà darcelo.
Noi dobbiamo scoprirci, lasciare andare, osservare.
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PS
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Marco Ferraro
Bravo David e grazie Josè per aver condiviso questo articolo di David.
Molti cercano di trovare la propria strada guardando fuori di se e cercando di compiacere gli altri e credendo che quella sia la strada giusta. In realtà non fanno altro che perdersi ulteriormente perchè l’unica vera guida che ci sa indirizzare verso il sentiero giusto è dentro di noi nel nostro cuore.
Solo lì con la meditazione e con la ricerca interiore e l’eliminazione delle nostre convinzioni negative si può ritrovare se stessi e il contatto con quella parte divina che è dentro di noi
Giuliana
” Un fiocco di neve non cade mai nel posto sbagliato”
Che bella questa frase!
Spesso siamo convinti di sapere cosa sia meglio per noi e lottiamo per far andare le cose in un certo modo, mentre invece sarebbe infinitamente più semplice lasciarsi andare e dare ” carta bianca ” al nostro Sè Superiore,.
Lui sà bene dove è meglio che cada il fiocco di neve!
Benvenuto David 🙂
Grazie mille Josè ! 🙂
Un abbraccio a tutti.
Anna
Complimenti David per questo pezzo… bello, intenso.
Quello che dici delle parole di Lau Tzu è assolutamente vero e tu ne hai fatto una sintesi davvero splendida, difficile fare di meglio 🙂
Vorrei dirti anche che ho dato una sbirciata al tuo sito e mi sono letteralmente incantata camminando le pagine dei tuoi pensieri. Mi sono ricaricata di aria fresca e pulita e “vera” poesia, come raramente mi capita di respirare.
Per quello che può servire, complimenti sinceri e uno sprone a continuare il meraviglioso viaggio che hai intrapreso.
Grazie infinite e grazie a Josè per aver colto e deciso di condividere con noi la bellezza che ti appartiene.
Anna
Jose
Giuliana ha scritto:
Prego!
🙂
Anna ha scritto:
Prego!
🙂
Hai visto che cavallo di razza che ho pescato?
🙂
david
Gulp! Sono emozionato…Grazie a tutti…
Ciaooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
Ciro
Davvero un bell’articolo. Mi ha lasciato senza parole.
Jose
@ david:
David, dai che aspettiamo il secondo articolo!
🙂
luigia
Hei Josè ma dove lo hai trovato uno che scrive così? E’ fantastico l’articolo mi è piaciuto parecchio spero che continuiate a lavorare insieme. Complimenti a David e buon proseguimento.
Luigia
Jose
@ luigia:
Si, è veramente bravo, sono felicissimo che abbia deciso di scrivere qui.
🙂
Mi ha appena mandato un altro post… ora lo leggo!
🙂
Sabrina
Ciao David,ecco un’altra sfumatura per arrivare al grosso salto che tutti dovremmo fare:lasciar andare la presa,affidarci alla Coscienza Infinita,Campo quantico,Sorgente o che dirsivoglia.
Il punto è proprio questo:SALTARE.
Ma dove??(in attesa del 5 ebook di Josè con info vitali!!)E per “saltare dentro”,visto che tutto è già dentro di noi,come si fa a capire quando e quale e’ il momento giusto??
Ora che abbiamo aperto gli occhi sulla realtà che ci è stata propinata fino ad ora,bisogna caricarsi di un grosso coraggio!Io non me la racconto,la fifa è grossa, solo che si arriva al punto di non ritorno ,perchè se ti giri,pensi “No di nuovo lì no e non più così”.
Così ti fai tutto EFt del mondo,Reiki,viaggi sciamanici,Ho’Oponopono,Cd di Josè di purificazione e di voti di povertà,etc.ma la maledetta vocina ancora gira e si nasconde in qualche pertugio.Come acchiapparla??
Cosa manca per saltare??Più tempo??Più pazienza??
Grazie Sabrina
Jose
@ Sabrina:
sulla vocina, ho detto qualcosa di importante nella II Conferenza… l’hai ascoltata?
david
A Sabrina.
Secondo me il salto consiste nell’accettare la vocina. Così piano piano scompare. Quella vocina il più delle volte è quella di un bambino che ha solo bisogno di essere accettato e amato per quello che è. Ci sono molte tecniche per affrontare questo aspetto, fra cui uno è il lavoro emozionale ed emotivo di Maurer. Io preferisco lavorare direttamente con le energie, ma ognuno ha la sua strada…Una cosa che aiuta molto è eliminare cibi animali…ti garantisco che molte cose cambiano…Non pretendere di avere tutto velocemente. Accetta che ci vuole tempo per tutto…Anche se a volte ci sono illuminazioni improvvise…Noi siamo perfetti come siamo.
“L’Essere è divenire. E’ perfetto perché diviene. Diviene perché è
imperfetto”.
Un abbraccio
David
Jose
david ha scritto:
Magnifique!
🙂
Sabrina
@ Jose:
Accettare l’Imperfezione??Questo forse può aiutare…Grazie ;P
Ti ringrazio per il suggerimento sul cibo 😀 ti comunico che è però già da 10 anni che ho cambiato l’alimentazione per motivi di salute e ho provato diversi regimi :crudismo,vegetarianesimo,macrobiotica e poi ho adottato ciò che mi fa stare bene.Ora in che altro modo posso usare il cibo??Bevo anche l’Acqua Diamante (Ducatillon) ,conosci??
Io adoro lo spirito e da 4 anni mi adopero per calarmi nella materia (faccio sempre fatica) e Josè è uno dei pochissimi che ribadisce l’unione delle 2 cose:Spirito + materia.E’ così semplice e così vitale che…non ci avevo mai pensato.
Grazie ad entrambe per i vostri consigli :)))))
Jose
@ Sabrina:
Prego!
🙂
david
Ma ti pare… 🙂
edoardo bettazzi
ottimo ! come sempre e … piacere di conoscerti Davide ! con quei baffi mi sembri un moschettiere !
ad maiora 🙂
Jose
😀
Edo sei un mito!
😀
edoardo bettazzi
grazie anche te lo sei!, ieri sera sono stato a Firenze alla presentazione del libro appena uscito in Italia SCOPRI TE STESSO di W.Jan van de Wetering con prefazione di Roberto Re ( io mi sono laureato alla sua Accademia, n.d.r.)
il sottotitolo è : “Supera i tuoi limiti, attiva il tuo potenziale e migliora le tue relazioni con l’ enneagramma”
ed ho appreso che questo simbolo ha più di 3.500 anni !
serata molto interessante e condotta, come al solito, molto bene dall’istrionico Roberto … lui sta facendo un tour di presentazione in Italia di questo libro, vi consiglio di andare sul suo sito e di iscrivervi: per 30 € vi dà il libro e la lezione/presentazione di circa 4 ore.
alla prox 🙂
Jose
Già sono iscritto… verranno qui nei prossimi giorni.
😉
ettore
Commento sul articolo
Primo non sapevo che il Maestro Lao Tze (o Tsu) avesse mai -scritto questo libro, conosco quasi tutti i testi sacri orientali, ma questo non lo conoscevo, a prima vista mi sembra buono, anche
se questi in questi brani del libro, ci sono molti commenti per- sonali.
In ogni modo Lao Tze era un Grande Maestro a livello di un Buddha o un Cristo, quindi i suoi insegnamenti sono sublimi.
Ettore
Jose' Scafarelli
Di quale libro parli, Ettore? 🙂
Mara Favro
Mamma mia…penso di non aver mai letto una cosa tanto bella … grazie… è proprio vero… nulla avviene x caso…come noi compariamo nella Vita di qualcuno lasciandone sempre un segno(positivo o negativo che sia…), anche Altri come Voi del Team di Ricchezza Vera,comparire nelle nostre esistenze nel momento del bisogno,come a rispondere a quelle leggi non scritte di attrazione Universale…meraviglia💖💖💖
Josè Scafarelli
Fantastico!
Grazie mille Mara! 😀
1abbraccio
Josè