Reality Transurfing – Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland
[Reality Transurfing – Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland – Articolo di Alessandro Targa]
Come dice Vadim Zeland: “la molteplicità di varianti del nostro mondo è la sua proprietà prima e fondamentale”.
In effetti se ci pensiamo bene anche la nostra vita è una serie di varianti, alle volte sembra che nonostante i nostri sforzi tutto ci vada male, sembra quasi che siamo destinati ad essere “sfigati”.
Ma non è così, siamo noi che inconsapevolmente ci “sintonizziamo” sulle cose negative o – per dirla come Vadim Zeland – ci trasferiamo nello spazio delle varianti in cui ci va tutto male.
Nel momento in cui noi diciamo: “non voglio che mi succeda…… (aggiungi qualsiasi cosa)”, ecco che quasi sempre succede ciò che non vogliamo, questo perché il nostro inconscio non comprende la negazione, cioè per lui il ‘non’ nella frase non esiste quindi la prende come una cosa che vogliamo.
In realtà ognuno di noi può creare la propria realtà o – come dice Vadim Zeland – può scegliere il proprio destino, basta “sintonizzarsi” sulla parte delle varianti a noi favorevoli, il problema è: “Come si fa?”.
Reality Transurfing
Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland:
Ragione ed Anima
Qui il discorso si fa complicato, nel senso che vi sono molte cose da tener presente… semplificando si può dire che i nostri desideri si realizzano quando sia l’anima che la ragione vogliono la stessa cosa.
Ad esempio, la mia ragione dice: “io voglio essere ricco”, ma nel mio cuore è veramente questo che desidero?
Forse dentro di me la mia anima crede che basta avere il necessario e che la mia vera vocazione è quella del missionario in cui si può essere felici anche non possedendo tanti beni materiali.
In questo caso il mio desiderio non si realizza perché non c’è accordo tra l’anima e la ragione.
Ma se con la ragione voglio essere ricco come faccio ad ottenere il consenso dell’anima su questo punto?
Qui entrano in gioco l’intenzione “interna” ed “esterna”.
Reality Transurfing – Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland:
Intenzione Interna e Intenzione Esterna
Possiamo dire che l’intenzione interna è quella che ci spinge al raggiungimento della meta che ci siamo prefissi; mentre quella esterna è finalizzata al processo di realizzazione autonoma del nostro obiettivo.
Per cogliere la differenza tra le due intenzioni si può dire che se parlassero direbbero:
Intenzione interna – Intenzione esterna
- Io voglio essere ricco – Scegli di essere ricco
- Devo avere quel lavoro – Scegli il lavoro che più ti piace
- Mi impegno ogni giorno per far succedere degli avvenimenti positivi nella mia vita – Gli avvenimenti si producono da soli
- L’intenzione interna ha la tendenza ad evitare ciò che non si desidera avere cioè ci concentriamo di più su quello che non vorremmo che accadesse invece che su quello che vogliamo;
- l’intenzione esterna invece ci segnala che c’è un semaforo verde per quello che hanno concordato di avere anima e ragione.
In sostanza l’intenzione esterna nota che anima e ragione sono concordi su un obiettivo e “sceglie” il settore corrispondente nello spazio delle varianti così che scivolando, “surfando” su quella linea arriviamo al nostro fine.
ma tutti sappiamo molto bene cosa non vogliamo e guarda caso sono proprio queste le cose che si realizzano più spesso perché siamo tendenzialmente sintonizzati su queste ultime.
Reality Transurfing – Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland
Sottomettere l’Intenzione Esterna
Come dice Vadim Zeland:
“per sottomettere l’intenzione esterna alla propria volontà si deve raggiungere l’accordo di anima e ragione in un contesto di aspirazioni positive sradicando dai propri pensieri tutto il negativo”.
In realtà non è che l’intenzione esterna si sottometta alla nostra volontà ma se noi riuscissimo a gestire consapevolmente lo scenario del fine che ci siamo riproposti di raggiungere…
…non lottando contro i “pendoli distruttivi” e ne è assecondandoli, ma prendendo i lati positivi della vita, vivendoli con gioia, surfando sull’onda della variante…
…allora noteremo che l’intenzione esterna non entra più in contrasto con la nostra volontà e, in questo caso, “la nostra ragione dà libertà all’anima ed in cambio ottiene il suo consenso”!
Ecco come possiamo ottenere il consenso della nostra anima su un fine che ci siamo riproposti di raggiungere.
Ma come si fa a gestire consapevolmente lo scenario del nostro obiettivo?
Reality Transurfing – Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland
Le Diapositive
Per fare questo possiamo aiutarci con ciò che Vadim Zeland chiama “le diapositive” cioè proiettare nella nostra mente non il modo per raggiungere il fine, (che non ci riguarda), ma il fine già raggiunto.
Ad esempio, se desideriamo una bella barca a vela proiettiamo nella nostra mente noi che siamo al comando di questa imbarcazione “sentiamo” il vento che ci accarezza, notiamo come la nostra barca si fa strada tra le onde, ”viviamo” le piacevoli sensazioni che questo ci procura.
In tutto questo dobbiamo sentirci perfettamente a nostro agio, infatti se voglio essere ricco e provo un senso di disagio nel pensarlo allora vuol dire che “non sono pronto a permettermi di avere”.
Reality Transurfing – Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland
Conclusione: i Potenziali Superflui
Ci sarebbero tantissime altre cose da dire, (non a caso Zeland a scritto molti libri sull’argomento e alcuni devono ancora essere tradotti), per concludere c’è un’altra cosa importante da tenere presente ed è quella dei “potenziali superflui”.
Quando si desidera una cosa di solito si pensa sempre a questa cosa, alle volte diventa una vera ossessione, ecco che così facendo stiamo creando un potenziale superfluo, cioè carichiamo quel nostro obiettivo di troppa energia ed ecco che in questo caso entrano in gioco altre forze che sono nell’universo “le forze equilibratrici”.
Queste operano nell’universo per riportare tutto in equilibrio, (lo vediamo anche in modo pratico ad esempio nella finanza, le azioni una volta vanno giù ed un’altra su, seguono un ciclo e se guardiamo tutti i cicli nel loro complesso vediamo che tendono sempre ad un punto di equilibrio), quindi queste forze nel riequilibrare il potenziale superfluo da noi creato bloccano la realizzazione del nostro desiderio.
Hanno ragione i monaci Zen quando dicono che se si vuole ottenere qualcosa “Bisogna desiderare senza desiderare”!
Come si fa?
Mi sono già dilungato abbastanza quindi rimandiamo la risposta alla prossima volta.
Grazie per l’attenzione!
[Reality Transurfing – Lo Spazio delle Varianti di Vadim Zeland – Articolo di Alessandro Targa]
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Altri articoli sull’argomento: su Vadim Zeland, su Avanti nel Passato, sul Reality Transurfing e Avanti nel Passato.
PS
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PPS
Guarda che bello questo video sul Reality Transurfing:
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Jose
Grazie Alex!
🙂
Tra tutti gli articoli che abbiamo pubblicato su Vadim Zeland e il Reality Transurfing, mancava una spiegazione sui “Potenziali Superflui” che è un concetto a cui tenevo molto.
Grazie mille per l’ottimo articolo, mi farà piacere leggere il seguito che hai annunciato sul “Desiderare senza Deriderare”
😉
1abbraccio
Josè
Agnese
Grazie Alessandro, Grazie Josè,
ho letto i primi tre di Zeland e questo articolo è veramente chiaro e limpido. Praticare praticare praticare. Un abbraccio Agnese
Paola
veramente un post chiaro e lineare, una chicca di riassunto che mi sono permessa di linkare su fb alla pagina dei transurfers…
Grazie del vostro generoso lavoro!
Umberto
Articolo stupendo su un argomento particolarmente delicato da capire ed accettare fino in fondo, grazie Alessandro per averlo scritto e grazie Josè per averlo pubblicato 🙂
Volevo aggiungere una cosa a quanto detto, in pratica è lo stesso identico concetto identificato come “ragione e anima”, visto però da un’angolatura leggermente diversa.
Abbiamo tutti quanti dei valori profondamente radicati in noi, cambiarli avrebbe poco senso e forse non sarebbe nemmeno fattibile.
Allo stesso modo questi valori – ANIMA – possono andare in contrasto con quelle che sono le nostre volontà – RAGIONE – e questo conflitto porta a fare un passo indietro anzichè avanti.
Esempio semplicissimo.
Credo fortemente nel valore della libertà in ogni senso, quindi voglio sentirmi libero di fare tutto ciò che voglio, come voglio e quando voglio, senza dover rendere conto a nessuno.
Dall’altra parte voglio un lavoro “sicuro” in una grande azienda e una moglie che mi stia accanto col suo amore.
Queste due cose entrano inevitabilmente in conflitto, quindi ovviamente nascerà una situazione di disagio e d’insoddisfazione.
Non posso essere completamente libero in una grande azienda che mi “obbliga” a vestirmi in un certo modo, parlare in un certo modo, lavorare in un certo modo e per un certo numero di ore; e non posso nemmeno sentirmi completamente libero in un matrimonio, perchè è evidente che molte delle cose che prima potevo decidere da solo, adesso le devo condividere con un’altra persona.
Jose
Agnese ha scritto:
Umberto ha scritto:
Paola ha scritto:
Prego!
🙂
Paola ha scritto:
Grazie mille: iniziativa graditissima!
🙂
@ Umberto:
Te ne dico un’altra:
pensa al caso in cui vuoi diventare ricco, ma in un’altra dimensione hai fatto un voto di povertà oppure hai abusato del denaro… la mente dimentica, ma l’anima lo sa… 😉
germana
SAlve,
ma qual è differenza la tra diapositive e visualizzazione creativa?
da quello che leggo qui sembra la stessa cosa
Jose' Scafarelli
Ciao Germana,
purtroppo non ti so rispondere: lessi Zeland una vita fa.
Da come viene descritto in questo articolo, sembrerebbe che siano la stessa cosa.
Ho contattato l’autore per risponderti, spero si faccia sentire. 🙂
1abbraccio
Josè