Marcello Mancini: i 6 Valori del Successo – Intervista Esclusiva
Marcello Mancini: i 6 Valori del Successo – Intervista Esclusiva per Ricchezza Vera
Quali sono le Credenze e i Valori del Successo?
Probabilmente non esiste una risposta assoluta e definitiva a questa domanda…
…ma chiederlo a chi ha già dimostrato di essere una persona di successo, è sicuramente utile.
L’ho chiesto a Marcello Mancini, fondatore di Life Strategies, ossia colui che ha fatto tornare in Italia Gregg Braden e Bruce Lipton.
Altri dettagli su chi è Marcello Mancini non te li scrivo qui, perchè ne abbiamo parlato all’inizio di questa intervista.
Dopo la sua breve presentazione, sono riuscito ad “estorcergli” i 6 principali Valori che gli hanno consentito di raggiungere il Successo e l’Eccellenza nella sua professione.
Guardiamo allora insieme questa emozionante intervista… più in basso c’è anche la trascrizione:
Video: Marcello Mancini: i 6 Valori del Successo
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Marcello Mancini: i 6 Valori del Successo – Trascrizione
Ciao ragazzi da José Scafarelli qui a Milano, allo Sheraton, abbiamo appena partecipato al corso di Gregg Braden e Bruce Lipton.
Un corso pazzesco con circa 1000 persone entusiaste, un’organizzazione veramente impressionante.
Ho il piacere di presentare a tutti i lettori di Ricchezza Vera e anche di Performance Strategies, l’organizzatore, chi è la mente che c’è dietro a tutta questa grande organizzazione che è Marcello Mancini.
Quindi vorrei chiedere a Marcello Mancini, a parte congratulazioni per tutta l’organizzazione che è veramente notevole, e poi volevo chiederti: come ti piace essere, diciamo riconosciuto dalle persone?
Perché ovviamente spiccano le tue doti di organizzatore, imprenditore, formatore perché anche in sala hai fatto diversi interventi con Gregg Braden e Bruce Lipton.
E insomma come ti piace essere presentato, ricordato?
Chi è Marcello Mancini di Performance Strategies?
Marcello Mancini: Grazie José, ciao a tutti gli amici di Ricchezza Vera.
Ma intanto si potrebbe anche non essere etichettati.
Nel senso che sicuramente non sono un organizzatore, in quanto la parte aziendale dedicata all’organizzazione degli eventi è completamente delegata da qualche anno.
E quindi, se c’è un qualcosa di cui sono grato della mia Azienda è quella di poter arrivare ad un evento la sera prima e di poter vedere il risultato già realizzato e quindi non sono più un organizzatore di eventi.
Forse direi che, se dovessimo per forza prenderlo quest’appellativo, quest’etichetta, forse era imprenditore.
Quindi mi piace stare all’esterno, vedere che le cose accadono ed è questo il motivo per cui ho fatto per tanti anni il formatore ma a un certo punto della mia vita decisi che l’eccellenza l’avrei potuta offrire non facendo il formatore, come ce ne sono tanti e magari anche tanti bravi, ma… costruendo questa piattaforma di contenuti nella quale poterci mettere le menti più brillanti del mondo.
Marcello Mancini: colui che ha riportato in Italia Gregg Braden e Bruce Lipton!
José: E devo dire che ci stai riuscendo alla grande perché Gregg Braden, insomma, almeno nel mio settore è proprio il top insieme a Bruce Lipton, un altro nome di livello internazionale.
Sono stati recentemente anche chiamati dalle Nazioni Unite quindi per noi, li abbiamo anche intervistati, è stato un onore anche quello.
E quindi poiché per fare un corso di successo di questo livello bisogna essere delle persone prima di tutto di successo e, in questo caso posso dire anche un imprenditore di successo.
A parte la capacità di delega, che sicuramente è indispensabile e prima o poi qualunque imprenditore che voglia crescere a questi livelli deve imparare a farlo questo non c’è dubbio.
Oppure, anche oltre le credenze, i valori che ti hanno spinto per arrivare a questi livelli?
Perché probabilmente replicando le stesse credenze, gli stessi valori molti dei lettori possono avere vantaggio.
Marcello Mancini: i Valori e le Credenze del Successo
Marcello Mancini: Certo. C’è stato un momento particolare della mia vita, nel quale mi sono ritrovato volontariamente quasi senza un lavoro, nel senso che ero manager di un’azienda all’interno di una holding e facevo la vita del criceto.
Tutti i giorni, tutte le settimane ero in macchina, facevo una vita davvero molto pesante, molto stressante.
Avevo quindi anche raggiunto degli obiettivi, diciamo che in quel momento non avevo soldi in abbondanza per poter fare l’imprenditore ma, non avevo problemi, quindi una persona normale avrebbe detto: “dai, intanto continua per qualche anno…”
Ma tutte le volte che mi mettevo in macchina per andare in quell’azienda, sentivo che la pancia mi comunicava qualcosa e quindi penso che questo già sia il primo elemento:
1. Avere il coraggio di prendere delle decisioni!
Troppo spesso nel mondo della formazione si utilizzano delle parole che a forza di dirle, di pronunciarle perdono il significato invece a volte le parole vanno prese, vanno con un bisturi tagliuzzate e capite nel profondo per poter essere utilizzate.
Perché c’è in questo momento, in ognuno di noi, un qualcosa che vorremmo fare ma che non facciamo perché c’è qualcosa che ci blocca.
Ecco il coraggio, di cui tanto si parla, va messo in pratica in questo momento qua.
E io ho avuto coraggio di andare dal presidente del consiglio di amministrazione di questa azienda, che mi dava un lauto stipendio, nel dire: io non me la sento più e mollo tutto.
Quindi senza avere un piano B.
Ee posso dire, e questo lo dico tutte le volte in cui incontro persone che magari sono in una fase di crisi e io gli dico
“guarda tu sei in una fase meravigliosa”
perché io non scorderò mai quel mese e mezzo – luglio, fino a metà agosto – di forse 10 anni fa, in cui io dovevo decidere cosa fare da grande.
È stato bellissimo perché in un mese e mezzo mi sono chiuso in casa, ho passato 3 settimane senza uscire di casa ma, non sono uscito di casa perché ero in un brain-storming quotidiano continuo dal mattino alla sera, avevo lo studio di casa, il tavolo della cucina, pieno di fogli, scaricavo bilanci di tutti perché volevo capire cosa fare da grande.
Sapevo che non volevo accontentarmi, sapevo che volevo fare qualcosa che mi prendesse prima nel cuore e poi che mi facesse fare i conti, vediamo se mi tornano poi questi conti, ed è quello che ho detto in un mio speech al TED, prima il cuore poi i numeri.
E quindi in questo mese e mezzo, devo dire che guardavo mille interventi, i formatori, sono veramente entrato in questo settore e mi sono fatto la domanda:
come posso esprimere il meglio di me in una professione?
E avevo capito che c’erano tanti formatori che andavano sul palco mossi da un valore che era l’Ego… non sto parlando di tutti.
José: stavo pensando a questo.
2. Si alla Gratificazione. No al Bisogno di Gratificazione!
Marcello Mancini: Però vedevo notavo che la prima molla era l’Ego, cioè erano… dissi una frase: tirano più 30 centimetri di palco che un carro di buoi.
Cioè questi 30 centimetri di palco, le persone impazzivano per andare lì.
E a me questo non interessava… io, forse anche la fortuna che avendo fatto 10 anni di aula avevo già, come dire, spuntato chi mi veniva a piangere sulla spalla.
Questo per me è stato utile.
Non avevo il bisogno di prendere l’applauso, questa è stata la mia grande fortuna: approcciarmi al mondo della formazione avendo spuntato il bisogno della gratificazione.
Perché la gratificazione se la sai usare a tuo favore è una grande leva, se non la sai utilizzare sono un po’ come le emozioni, sono le tue alleate o sono le tue nemiche, dipende come tu le gestisci, come tu le utilizzi, le fai fluire nel modo giusto, nella strada giusta, e così vale anche per la gratificazione.
Se la tua gratificazione è aiutare gli altri, la gratificazione è un forte valore.
Tweetta!
Perché nei momenti di difficoltà pensi a quanto bene fai agli altri e questo valore della gratificazione nell’aiutare gli altri ti spinge, ti aiuta, ti fa emergere.
Se la gratificazione è dettata dal semplice applauso, del “bravo, grande, complimenti”, c’è un po’ di doping in questo.
E quindi se tu non ne sei consapevole – e in questo è stata la mia grande fortuna, nell’esserne consapevole prima – chiaramente questo ti può danneggiare, ok?
Quindi in quel momento lì, l’ispirazione in realtà da dove è nata?
È nata da Le Cirque du Soleil, cioè da uno spettacolo del Cirque du Soleil che io, tra l’altro, avevo visto un po’ in tutto il mondo.
Ed è una delle più grandi aziende al mondo, fatturano 5 miliardi di dollari e hanno spettacoli ormai sia in pianta stabile, da Las Vegas a New York, e un po’ in giro per il mondo.
Loro mettevano trapezisti, musicisti, attori quindi c’erano le migliori arti a livello mondiale in uno stesso contesto.
Senza etichetta. Non era musical, non era teatro, non era circo e solo dopo infatti ho scoperto che Le Cirque du Soleil era una delle migliori best practice dell’Oceano Blu, della Blue Ocean Strategy di Renee Mauborgne [lo trovi qui, su Macrolibrarsi].
3. Metti insieme i Migliori, superando il Bisogno di Approvazione!
E quindi mi è piaciuta questa idea.
Cioè l’idea di dire: creiamo una piattaforma, inizialmente con Performance Strategies, e portiamo i migliori al mondo.
I migliori trainer, li abbiamo portati tutti: Daniel Goleman, Robert Cialdini, Martin Seligman, Robin Sharma…
Ma non solo portiamo anche i ricercatori: il professor Rizzolatti, vedi Gregg Braden e Bruce Lipton.
Ma portiamo anche gli imprenditori: Oscar Farinetti, Marina Salamo
piuttosto che i musicisti, Cinzia Pennesi direttore d’orchestra, Federico Buffa, giornalisti.
È nata un po’ così.
José: Incredibile che poi sia nato dalla visione del Cirque du Soleil.
Marcello Mancini: Sì, ma forse perché probabilmente la mia anima è quella un po’ dell’artista, a 5 anni ho iniziato a suonare il pianoforte e io penso che noi non dobbiamo troppo soffocare le nostre identità.
José: Non dovremmo proprio farlo veramente.
Marcello Mancini: Sì, assolutamente sì. Quindi io fondamentalmente a 5 anni suonavo il pianoforte, a 12 anni volevo fare l’attore e quindi è quella la mia anima.
E io mi sono ritrovato a fare l’imprenditore perché l’imprenditore è, come dire, la massima possibilità di poter esprimere il proprio potenziale.
“l’imprenditore è la massima possibilità di poter esprimere il proprio potenziale“
E non puoi farlo se dalle 8 alle 18 sei sotto qualcuno a lavorare, quindi ci sono arrivato più per questo motivo qua.
José: Magari qualcuno potrebbe esprimerlo in quel modo, chi lo sa.
Marcello Mancini: Certo, certo assolutamente.
José: Però nel caso tuo è stato veramente fondamentale.
Te l’ho chiesto per una conferma, però l’avevo intuito che è stato proprio il fatto di superare questo bisogno di approvazione, di salire sul palco, che poi alla fine ti ha messo ad un livello comunque molto, molto alto.
Perché hai scelto più la tua vocazione piuttosto che quello che la tua mente ti poteva dire “prenditi gli applausi, prenditi la soddisfazione di essere accettato da un pubblico”.
E questo è una bella conferma.
Quindi è questo il valore che ti ha dato fondamentalmente la svolta: smettere di seguire il bisogno dell’Ego di essere approvato.
Marcello Mancini: Sì, sì. E poi l’idea di lavorare in team.
Io sono orgoglioso di avere un gruppo di persone, siamo 25 persone in azienda, che lavorano da questo punto di vista le mie filosofie non sono proprio in linea con quelle di Tim Ferris o del co-working.
Ho tanti amici, anche amici comuni, Max Formisano con i quali spesso parliamo.
José: Mitico Max, lo salutiamo. Il Formatore dei Formatori.
Marcello Mancini: con i quali spesso parliamo “no, ma io ho chiuso tutto…” no invece noi facciamo il contrario. Noi siamo 25 e siamo tutti insieme in un ufficio meraviglioso, all’ultimo piano, al 5° piano tutto di vetro perché ci piace costruire l’identità aziendale.
Quindi se parliamo di valori, parliamo del team, assolutamente del team.
4. Rispetto per il Team e Servire gli altri!
Più volte in questi giorni, anche questa mattina, quando prendo un applauso ho da una parte il piacere di riceverlo ma dall’altra parte il piacere di condividerlo con chi mi permette di essere qui, davanti ad una telecamera, e a prendere dei complimenti.
Sono qui comunque grazie a delle persone di cui io ho avuto il merito di sceglierle, ma poi sono state loro chiaramente a fare un grande lavoro; e io sono molto orgoglioso di questo e penso che lavorare in team ti permetta di fare cose che da solo non potrai mai fare.
José: Bene, quindi mi pare di capire dalle tue parole anche un altro paio di valori sono emersi.
Il rispetto, sia per le persone che collaborano con te che per le persone che vengono ai tuoi corsi ma, oltre il rispetto, anche proprio il servizio.
Quindi il valore del servizio di fare qualcosa per gli altri, quindi il tuo impegno è stato quello di servire gli altri.
Lì è stato il grosso cambiamento, mi è sembrato di capire, nella tua vita nel passare dal fare il formatore all’organizzazione di questo tipo di eventi.
5. Condivisione del Successo!
E anche poi il servizio per i ragazzi del tuo team, quindi di vivere con gioia e in armonia la condivisione del successo.
Quindi la condivisione e il servizio, mi è sembrato di poter estrarre dalle tue parole.
Marcello Mancini: Assolutamente. Sì, possiamo dire che a me piace vendere ciò che io comprerei.
Quindi questo tipo di evento, tutti questi piccoli accorgimenti che tu chiaramente da occhio tecnico hai notato e che chiaramente poi colpiscono e impattano sulle persone, gli stessi Gregg Braden e Bruce Lipton ci hanno detto “guardate noi giriamo il mondo, vediamo migliaia di eventi e non ci era mai capitata una cosa del genere” e devo dire siamo molto contenti perché poi di fatto è quello che ci dicono i vari Daniel Goleman, i vari Robin Sharma e tutti questi personaggi.
6. Tendi all’Eccellenza: alza ogni volta l’asticella!
C’è un elemento che è un po’ quello dell’eccellenza, cioè quello di alzare sempre ogni volta l’asticella.
Questo devo dire che è abbastanza intrigante nella nostra impresa perché ogni volta che organizziamo un evento c’è sempre un debrefing che si sviluppa in 3 fasi:
- cosa è andato bene, per quindi continuarlo a fare
- cosa si poteva evitare, e quindi cerchiamo di evitarlo la prossima volta
- e soprattutto quello che noi chiamiamo le minchiate, cioè perché dico le minchiate… perché se le chiami idee a volte si assumono troppe responsabilità. “C’ho avuto un’idea” già l’altro dice “se adesso sentiamo, dai vai dì…” c’è un’approccio in cui uno si mette già in “dai sentiamo”.
Invece c’è la minchiata, che se poi è una minchiata, beh uno dice “ma l’avevo detto che era una minchiata, no?”
Invece questo ti toglie il senso di responsabilità, di poter dire tutto quello che vuoi che è uno dei principi dei brain-storming – dì tutto quello che vuoi.
Quindi tutti i miei ragazzi durante l’evento hanno un taccuino nel quale si appuntano tutte le minchiate possibili.
Quindi di queste 10 minchiate, 9 vengono puntualmente cassate.
José: C’è la minchiata geniale…
Marcello Mancini: però poi… c’è la minchiata geniale, tante minchiate geniali fanno poi l’eccellenza.
Qual è il processo dell’eccellenza? Devi sparare minchiate perché capisci a forza di spararle c’è ne è sempre una buona e devi avere quella. 🙂
Come diceva Jill Collins “il buono è nemico dell’ottimo”, cioè l’eccellenza è veramente scomoda, veramente al di fuori della tua zona di confort perché molto spesso le cose vanno già bene in uno standard che tu crei e l’eccellenza è dopo.
Quindi è veramente faticosa l’eccellenza.
Quindi penso che poi alla fine ciò che uno legge e che vive quando viene magari ad un nostro evento è che si rende conto che c’è qualcosa di diverso rispetto a ciò che c’è fuori.
È perché dietro c’è un minds, c’è un modo di pensare e di conseguenza di agire che arriva da questo principio qua, non accontentarti.
Quando pensi di far bene stai sempre concentrato, gli incidenti stradali arrivano sempre quando sei vicino casa che abbassi la guardia quindi vuol dire che devi sempre stare con la guardia alta, sempre alzare un pochino l’asticella.
E anche qui: abbiamo fatto un lavoro meraviglioso.
Ma io mentre ero qui, sarò forse anche un po’ malato, stavo pensando all’evento del 28 Ottobre 2018.
Nel pensare che quella roba lì la possiamo migliorare e quindi poi c’è anche un po’ di stranezze nel nostro cervello.
José: E quindi possiamo estrarre anche l’ultimo valore che è tendere all’eccellenza perché no, inserendo nel nostro brain-storming in azienda anche il minchiata moment, in cui ognuno spara la sua e poi magari esce una genialata tra una cosa e l’altra.
Marcello Mancini: Esattamente.
José: Va bene. Io direi che possiamo ringraziare Marcello per questa intervista. Grazie mille.
Penso che i nostri lettori avranno avuto tantissime nuove idee dopo aver visto questa intervista, per cui vi ringrazio anche per aver dedicato del tempo a questa intervista.
Grazie a tutti.
Marcello Mancini: Grazie a tutti.
José: A presto.
[Un grazie speciale a Marcello Mancini e allo staff di Life Strategies che ha reso possibile questa intervista e le altre a Braden e Lipton]
Marcello Mancini: i 6 Valori del Successo – Conclusioni!
Molto interessanti questi input che ci ha dato Marcello, vero? 🙂
Ricapitoliamo i 6 Valori del Successo “estratti” da Marcello Mancini:
- Avere il coraggio di prendere delle decisioni!
- Si alla Gratificazione. No al Bisogno di Gratificazione!
- Metti insieme i Migliori, superando il Bisogno di Approvazione!
- Rispetto per il Team e Servire gli altri!
- Condivisione del Successo!
- Tendi all’Eccellenza: alza ogni volta l’asticella!
Spero che sia stata utile anche per te questa “estrazione”, perchè per me lo è stata davvero tanto! 🙂
Sono proprio curioso di sapere che ne pensi… ci vediamo nei commenti qui in basso! 🙂
Resta sempre sintonizzato sulla Frequenza di Ricchezza Vera!
1abbraccio
Josè
PS
Hai già visto le interviste che ho fatto a Bruce Lipton e Gregg Braden? Li trovi qui:
- Bruce Lipton: “Ricchezza Vera è una Buona Mente in un Buon Cuore” – Intervista Esclusiva
- Gregg Braden: “Ricchezza Vera è Vivere al Nostro Massimo Potenziale” – Intervista Esclusiva
Guarda tutto… poi appena torno dalla Giungla Brasiliana, pubblico anche il mio resoconto completo su tutti i contenuti (pazzeschi) che ci hanno dato al seminario di Milano Braden e Lipton… prega solo che torno vivo… tra tarantole, anaconde e tigri non c’è da stare troppo tranquilli! 😀
PPS
I tuoi commenti sono veramente tanto importanti per me: mi consentono di capire quante persone leggono e apprezzano questi articoli… e di conseguenza capisco se questi argomenti ti interessano e devo andare in questa direzione, oppure se devo cambiare rotta.
Quindi… Se ti è piaciuto “Marcello Mancini: i 6 Valori del Successo”, se hai domande, dubbi o altro da condividere,
lascia il tuo gradito commento qui in basso, Grazie! 🙂
Flora
Ciao Josè, ho ascoltato con interesse questa tua intervista a Marcello Mancini, e devo dire che già ascoltando il primo valore qualcosa si è decisamente scatenato in me, una sorta di rabbia che da anni continuo a reprimere. Marcello dice che bisogna avere il coraggio per prendere le proprie decisioni, ma purtroppo non è così facile, o almeno non lo è per me, in quanto donna e in quanto a tante altre cose. Non è facile prendere una decisione che sai per certo sconvolgerà la tua vita, ma altrettanto non hai alcuna certezza sul tuo futuro o su dove ti condurrà, se la persona con la quale vivi fa di tutto per non farti prendere quella decisione, ti ostacola, ti fa sentire in colpa, ti mette in uno stato di disagio continuo, tanto da non avere vie d’uscita. Il motivo? sempre e solo uno…mancanza di denaro per realizzare quel qualcosa che sai potrà tanto piacerti, quanto cambiare la tua vita. E a nulla valgono le tante, infinite parole e spiegazioni che più senti la mancanza e più ce ne sarà…tutte stronzate, mi viene risposto. E quindi? oramai ho perso ogni speranza per inseguire il mio sogno…non ho potere alcuno, anzi, sono io ad essere sottomessa al potere altrui…per paura? di cosa? di tante cose! e quando appunto sento qualcuno dire che è arrivato il momento di prendere quella decisione…bè, la rabbia dilania il mio essere…è triste vivere una vita che non ti è permesso cambiare.
Ramona Rossi
Ciao Flora, grazie per questa tua condivisione. Mi ha dato modo di riflettere su quante volte nella vita anche io mi sono sentita impotente perché affidavo il mio potere alle altre persone. Avevo dimenticato che non sono gli altri che possono farmi sentire in un certo modo (triste, sola, frustrata,…) ma sono sempre io a scegliere come vedere la mia realtà, come interpretare le azioni degli altri sempre in base ai miei filtri.
Come ha detto José, le persone ci fanno da specchio di ciò che abbiamo dentro di noi e che molto spesso non vogliamo vedere. 🙂
Questo è un tipico ragionamento da VITTIMA.
Per comprendere la differenza con un comportamento RESPONSABILE (che è l’opposto di vittima), puoi ascoltare questo audio:
https://www.ricchezzavera.com/blog/prodotti/audio/podcast-nr-1-di-ricchezzavera-rendite-e-responsabilita/
E questi sono gli articoli sulla relazione vittima-carnefice di cui ti parlava Josè:
Da Bambino Interiore Ferito a Potere Personale e Ricchezza
Sesso e Soldi: la base della Spiritualità
Vittima e Carnefice: relazione energetica
Un’altro strumento molto potente che aiuta tanto a tornare nel proprio Potere Personale è l’EnergetiClub, perché siamo un club di persone abituate a ragionare in modo responsabile e dedichiamo tempo alla nostra crescita interiore per scoprire veramente noi stessi e realizzarci. Ana Maria e Josè sono gli ideatori dell’EnergetiClub, il primo e unico Club Online in cui trasformi la vita (esteriore) riprogrammando le Tue Energie (interiori). Durante gli incontri, si va a lavorare energeticamente sulle emozioni bloccate e i traumi che impediscono di raggiungere gli obiettivi. Ci sono due sessioni mensili, una base in cui si vanno a trasformare le Energie che ci bloccano in uno specifico settore (benessere, relazioni, denaro, lavoro, sessualità, etc) attraverso le Riprogrammazioni Energetiche del Punto Zero di Ana Maria, e una Gold in cui si può lavorare sulle proprie dinamiche specifiche attraverso un coaching di gruppo guidato da Ana Maria.
Puoi iniziare leggendo ed ascoltando il materiale gratuito e poi valutare l’EnergetiClub. Spero tutto questo ti sia di aiuto 🙂
Un abbraccio!
Jose
Ciao Flora, lieto di conoscerti 🙂
Leggendo le tue parole mi saltano all’occhio diverse dinamiche e credenze che ti fanno generare questa realtà.
Vedo una credenza limitante sull’essere donna (che ti consentirebbe di prendere meno decisioni di un uomo)… E vedo che poi la proietti sul tuo compagno, dimenticando che lui è aolo uno specchio di te.
Lui ti fa specchio di una tua mancanza di coraggio, non è separato da te.
Poiché sai che questa decisione non ti da certezze e probabilmente ti fa paura, c’è una parte di te da non farti prendere quella decisione, ti ostacola, ti fa sentire in colpa, ti mette in uno stato di disagio continuo, tanto da non darti vie d’uscita.
Il tuo compagno ti fa solo vedere questa parte di te, te la manifesta…
E poiché questa parte di te non la accetti, la rinneghi e probabilmente la odi, la tua psiche preferisce proiettarla su qualcosa di esterno: il tuo compagno e i soldi (la loro mancanza).
Vedi Flora, in realtà tutto questo avviene dentro di te, prima di accadere fuori… Quindi è dentro la soluzione, nom fuori.
Potresti anche cambiare compagno e vincere 50.000€ alla lotteria, ma se non risolvi questa tua dinamica interiore, comunque non ti daresti il permesso di prendere quella decisione di cui hai paura.
Lui ti fa specchio anche di una parte di te xhe è scettica e che non crede in quello che vuoi fare.
Cosa fare?
Non smettere di inseguire il tuo sogno.
Smetti piuttosto di proiettare il tuo potere al di fuori di te.
Riprenditi il potere che hai dato al tuo compagno, perdonandolo per quello che ti ha detto/fatto e ringraziandolo per averti manifestato quella parte di te che ti stava proteggendo da qualcosa di cui non eri sicura e di cui avevi paura tu per prima.
Fai questo mentalmente… Senti quando riesci a farlo e vedrai che questo ti restituirà molto potere.
Quando riprendi il tuo potere, dovrai passare a perdonare te stessa e smetterai di essere arrabbiata con te stessa e con lui.
Di fatto proietti su di lui solo la tua rabbia che provi verso te stessa perché non trovi il coraggio di prendere decisioni che sono assolutamente nel tuo potere prendere.
Spero che le mie parole ti siano di aiuto.
Non è mai facile elaborarsi da soli certe dinamiche così profonde come il passaggio dall’essere vittima all’essere responsabili… È una cosa di cui ci siamo occupati tanto nell’Energeticlub e su questo blog.
Cerca gli articoli su vittime e carnefici, studiali bene. 🙂
In bocca al lupo per tutto…
1abbraccio
Josè
Mara Favro
🤩🤩🤩🤩😂😂😂😂😂 bellissimo articolo!!! questo signore oltre ad essere molto intelligente, è una forza!!!! è meraviglioso sentire parlare un uomo che è riuscito a realizzare cose e cambiamenti dentro e fuori da Sé tanto Grandi,parlare in modo così spicciolo,divertente ed entusiasmante come il Signor Marcello 😁… è stato così bello sentire la sua voce…era Vera,pulita,niente tentennamenti…mi ha rapita….l’ho risentito e visto questo video dopo ore, stanotte, dopo aver lavorato (ieri sera ho fatto la barman 😊)e penso tu conosca un sacco di persone meravigliose… e lui, Marcello, è una di queste…non so spiegarti bene il perché…magari tu,Ana Maria le altre ragazze dello staff come Ramona,x voi è “Normale” circondarvi,essere circondati,venire a contatto con determinate persone, persone dall’Animo Sincero intendo,insomma vivendo in questi binari come mi spiegate voi attirate ed avvicinate persone vere e positive …x me come sono sicurissima lo sia anche x altri,vedere quello che ho visto e sentito io tutte e due le volte che ho prima solo sentito e poi visto e sentito e letto, è stato qualcosa di VERO…era come aver visto o credere di aver visto una rosa bellissima da 50 metri di distanza ed avvicinandosi,senza troppe illusioni perché già ti sembrava di aver visto roba bellissima da lontano ed invece avvicinandoti scoprivi che era solo plastica di media/bassa qualità magari anche made in China ma materialmente fabbricata nello scantinato del tuo vicino di casa che ha venduto ai cinesi perché gli hanno strapagato quello scantinato tutto in Cash….
Josè Scafarelli
Ciao Mara! 🙂
Si, ti confermo che ha fatto un’ottima impressione anche a me… era la prima volta che incontravo da vicino Marcello Mancini. 😉
E ti confermo anche che Ana Maria e Ramona (con cui ho passato un weekend pazzesco, concluso l’altro ieri) sono due persone stupende e speciali 🙂
1abbraccio
Josè
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