Vadim Zeland: come guadagnare con le proprie passioni
[Vadim Zeland: come guadagnare con le proprie passioni – Articolo di Enrico Sigurtà]
Si possono applicare i principi del Transurfing alla ricchezza e al guadagno?
Si, si può.
Lo stesso Vadim Zeland, nel primo libro della sua trilogia, spiega come si può essere prosperi nello spazio delle varianti.
Il metodo descritto da Vadim Zeland non è molto intuitivo e può sembrare insensato inizialmente.
Però l’ho testato personalmente e funziona in maniera eccezionale.
Vadim Zeland
Come guadagnare con le proprie passioni
Passo I
1. Il primo passo consiste nell’amare il denaro senza aspirare a possederlo.
Questo è quasi impossibile e lo stesso autore lo dice.
Ma è importante avvicinarsi a questo equilibrio.
Senza di esso si crea dipendenza nei confronti del denaro e la dipendenza alimenta l’energia negativa.
Personalmente, per avvicinarmi a questo equilibrio ho:
– preso l’abitudine a ringraziare e a essere felice quando mi arriva del denaro, anche se si tratta di un solo euro;
– ogni volta che un investimento va male, ricontestualizzo la situazione e immagino di aver “acquistato” dell’esperienza;
– se spendo dei soldi, non lo faccio mai con rimpianto. Lo faccio sempre con gioia e soddisfazione.
Vadim Zeland: come guadagnare con le proprie passioni
Passo II
2 – Il secondo passo è quello di concentrarti sui tuoi obiettivi.
Molte persone si concentrano sul denaro che serve per raggiungere un obiettivo, quando in realtà devi concentrarti solo e soltanto sul tuo obiettivo.
Vadim Zeland: come guadagnare con le proprie passioni
Passo III
3 – Il terzo passo consiste nel portare rispetto al denaro.
Questo significa che
Le tue passioni e le tue competenze sono, di per sé, delle occasioni di guadagno che aspettano solo di essere sfruttate.
Vadim Zeland, Transurfing: la Trilogia
Ho acquistato e letto il primo libro della trilogia di Vadim Zeland il giorno dopo la sua uscita.
[Puoi acquistare l’intera trilogia con il 20% di sconto su Macrolibrarsi, cliccando qui n.d.r.]
Conoscevo già da tempo l’esistenza del Transurfing grazie a dei miei amici russi, per questo non esitai ad acquistarlo.
In seguito presi anche gli altri due.
Dato che non sono una persona che asseconda una corrente di pensiero solo perché è nuova o perché “suona bene”, decisi di mettere veramente alla prova questo Reality Transurfing.
Di conseguenza, in questa recensione, non mi baso solo sulla lettura dei libri, ma anche sulle esperienze che ho avuto applicando gli insegnamenti di Vadim Zeland.
Questa trilogia ha molti aspetti positivi che la rendono una perla immancabile nella tua libreria.
Anzitutto l’autore tratta discorsi realmente originali, che non si trovano da nessun’altra parte.
In realtà, a ben guardare, molti argomenti ricordano da vicino i principi della legge di attrazione.
Questi però vengono visti sotto punti di vista diversi.
La trilogia è completa e strutturata piuttosto bene.
Il primo libro [Lo spazio delle varianti] contiene le idee fondamentali e qualche spunto per iniziare ad applicare il transurfing.
Il secondo [Il Fruscio delle stelle del mattino] è prevalentemente teorico e il terzo [Avanti nel Passato] è molto pratico e ti insegna ad applicare questa tecnica alla vita di tutti i giorni.
Dal lato pratico posso dire, senza ombra di dubbio, che il Transurfing funziona.
Non è semplicissimo da applicare, ma con un po’ di attenzione chiunque può sfruttarlo.
Grazie a questa tecnica ho visto aumentare le mie entrate, la mia salute è migliorata e sto ottenendo molto di più dalla vita lottando molto di meno.
Questa trilogia ha anche un aspetto che non ho apprezzato.
Questo aspetto riguarda il secondo volume.
All’interno trovi molti concetti e molte teorie, alcune delle quali non hanno nulla a che fare con il transurfing.
Inoltre alcune delle teorie sembrano essere basate non su studi o esperienze dirette, quanto piuttosto su paura e superstizioni.
Mi riferisco in particolare a tutto il discorso sui sogni lucidi e i viaggi astrali, che vengono presentate come pratiche molto pericolose, quando in realtà molti studi ed esperienze hanno dimostrato il contrario.
Questo difetto però non ostacola la grandiosità di questa trilogia.
C’è una terza caratteristica di cui voglio parlarti.
All’inizio volevo aggiungerla tra i difetti.
Però, in occasione di questa recensione, ho avuto modo di rivedere l’intera trilogia e di rivalutare questo aspetto.
Il linguaggio usato in questi libri è piuttosto complesso e prolisso.
Apparentemente questo è un difetto.
Rileggendo però la trilogia a oltre 6 mesi di distanza, mi sono reso conto che ogni volta che si rilegge si impara qualcosa di nuovo e si hanno nuove intuizioni.
Proprio come avviene per libri come “Pensa e Arricchisci te Stesso” [Celebre best seller di Napoleon Hill, puoi acquistarlo su Macrolibrarsi cliccando qui n.d.r.].
Questo, credo, è dovuto anche all’uso del linguaggio.
In conclusione, questa trilogia è veramente eccezionale e non può mancare nella tua libreria personale.
Le nozioni introdotte da Vadim Zeland sono realmente in grado di cambiare la tua vita.
Devi solo metterle alla prova.
[Vadim Zeland: come guadagnare con le proprie passioni – Articolo di Enrico Sigurtà – www.EnricoSigurta.com]
Approfondimento: Video di Vadim Zeland in italiano
Parte 1 (se preferisci guardarlo su youtube: Vadim Zeland parla del Transurfing 1 sub ita italiano):
Parte 2 (se preferisci guardarlo su youtube: Vadim Zeland parla del Transurfing 2 sub ita italiano):
Parte 3 (se preferisci guardarlo su youtube: Vadim Zeland parla del Transurfing 3 sub ita italiano):
Spero sia stato tutto di tuo gradimento! 🙂
Lascia il tuo commento sugli studi di Vadim Zeland qui in basso, grazie! 🙂
1abbraccio
Josè
PS
Guadagnare con le tue passioni?
Conosci già il corso Rendite da Passioni?
Guarda qui un estratto video gratuito con la famosa Meditazione Interattiva per far emergere le Tue Passioni!
PPS
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Jose
Concordo pienamente col pensiero tuo e di Zeland.
Il corso che abbiamo organizzato col Laboratorio Info Prodotti è la prova del fatto che mai come un questa epoca è possibile guadagnare con le proprie passioni…
…a meno che, ovviamente, non ci sia installato il programma “Il lavoro è fatica!”
😀
1abbraccio, Enrico e grazie mille per questa perla con cui hai arricchito questo Blog.
🙂
Josè
Giuseppe
Molto bello quello che dici e concordo con te.
C’è una cosa da dire che ho letto su “Strengths Finder 2.0 di Tom Rath”. Fino ad oggi e ancora oggi nel mondo si portava avanti questo modo di vedere le cose:” Puoi fare tutto quello che vuoi nella tua vita”. Molte persone si trovavano a fare il lavoro nella loro vita per il quale non erano portati, oppure non avevano le qualità per farlo.
Che ora viene sostituito da:”E’ meglio che fai quello che sai fare bene nella tua vita, perché lo sai fare meglio di chiunque altra persona al mondo”.
Credo che la domanda:”cosa fa gioire il mio cuore?” sia la strada di svolta per decidere il cosa fare….
Grazie di questo articolo e complimenti.
Giuseppe
Iacopo
Grazie Giuseppe, è vero,ognuno di noi ha una missione e per quanto riguarda il lavoro è proprio cosi . Secondo me il problema di oggi è che ci sono troppe persone che fanno un lavoro che non li piace. Prima di tutto: conosci te stesso
Cosimo Melle
Per molti le passioni sono viste, come tu dici, come uno sfogo un modo per liberare la mente, e proprio per questo che non si riesce ad ottenere da quelle passioni anche un attività lucrosa magari.
Una grande verità è che si può guadagnare con una passione, ma ciò richiede comunque sforzo e impegno. E quindi di conseguenza diventa lavoro e di conseguenza molti non la vedono più come un hobby per liberare la mente, ma come un “faticoso lavoro”.
Prima di pensare di poter lavorare con le proprie passioni, bisogna riconsiderare la propria visione del mondo innanzitutto.
La vita non è lavoro / Famiglia / Hobby e Amici.
La vita è lavoro, famiglia, hobby, amici e più questi coincidono e vanno nella stessa direzione e più saremo felici.
MARCo
Quanto è vero !
Forse la parola Lavoro andrebbe sostituita,in quanto l’etimologia della parola stessa dice che:Il termine lavoro riporta al latino labor con il significato di fatica.
Altro termine dialettale come sinonimo è travaglio, dal francese travailler, per esempio in siciliano “lavorare” si dice “travagghiare” e in piemontese “travajè”.:-)
E’ proprio strano che la maggiorparte delle persone facciano per tutta la vita qualcosa che non li soddisfa .
Grazie per la segnalazione di questo autore che non conosco.
Ciro
Trasformare le proprie passioni in un lavoro è una cosa fantastica.
E’ da qualche settimana che ci sto provando e ho messo su un bel portale web (non ancora completo) sfruttando tutte le mie conoscenze (riposte da anni nel cassetto).
Credere di poter trasformare le proprie passioni in un lavoro e viverci, magari sfruttando il web e lavorare da casa poche ore è quello che tutti vogliono sentirsi dire.
La realtà e diversa, non tutte le proprie passioni possono essere trasformate in soldi. Quello che oggi rende soldi specialmente sul web è risolvere i problemi della gente.
Ma se una Passione diventa Lavoro, per quanto tempo resterà una vera passione ?
Una passione è qualcosa che fai quando ne hai voglia, non devi rispettare scadenze. Se la tua passione diventa lavoro sei sicuro che continuerai a trattarla da Passione ?
Maria Grazia
Ciao Josè, sono una donna, che non molto tempo fa sarebbe stata definita “vecchia”. Ho infatti compiuto lo scorso anno i miei pirmi 70 anni. Naturalmente “lavoro” ancora nella mia piccola libreria in una cittadina di provincia del profondo Nord e posso dire, senza tema di essere smentita, che ho tasformato la mia passione per i libri nel mio lavoro che, non solo non trovo stancante (passo “quì” tutti i giorni 10 ore…), ma che mi dà la “spinta” per uscire dal letto ogni mattina con rinnovato entusiasmo. Purtroppo (chissà perchè da qualche parte c’è sempre un “Purtroppo”) tanto sono brava, a detta dei miei clienti affezionati, a consigliare i libri “giusti” (ho venduto in poco più di 2 anni 600 copie di The secret e adesso sto consigliando alla grande quelli di Zeland…) quanto sono una frana nel far tornare i conti a fine mese. E questo, penso sia più che comprensibile, rovina in gran parte la gioia di svolgere il mio lavoro che, a cinquant’anni suonati, ho scelto di fare per passione. Dal 20 del mese in avanti mi sento un cappio al collo e vado in paranoia totale. Sono pienamante consapevole che l’ansia e la preoccupazione agiscono da “freno” potentissimo e che l’energia che da quel momento gira nel mio negozio non è delle migliori, ma, nonostante tutto quello che ho letto e che “intellettivamente” conosco bene, mi trovo a non sapere più a che santo votarmi. Bè, anche oggi ho esposto il mio lamento quotidiano e ti prego di scusarmi se questa volta ho scelto te e il tuo blog. Sappi comunque che ricevo con gioia e leggo con attenzione i tuoi post che apprezzo moltissimo. Ho seguito e seguo, quando mi è possibile, le canalizzazioni di Metatron ed a questo proposito, devo anche dirti che ho “sentito” ogni sera per circa 6 mesi il Mantra che avevo acquistato. Mi chiedo in cosa ho sbagliato visto che il risultato è stato quello che ti ho descritto più sopra e sul quale non voglio più tornare. Se mi risponderai, te ne sarò grata. Buona “calda” giornata e 1 abbraccio – MaGì
Maria Grazia
Ciao Josè, sono M.Grazia,èun pò che seguo il tuo lavoro sul sito,attratta dal concetto di ricchezza interiore, spirituale da cui sei partito. Più ti seguo però e più mi rendo conto che il tutto è molto concentrato sull’ arricchimento materiale individuale.
Premesso che non ho pregiudizi nei confronti del denaro,non pensi che un discorso più spirituale debba essere basato su concetti di solidarietà,condivisione con i più deboli,(anche e sopratutto del denaro)donare gratuitamente senza preoccuparsi del domani, l’essere caritatevoli, portatori di pace,concentrarsi su tutti quei concetti di unicità tra le persone che tu conosci molto bene, quelle cose che l’anima si porta appresso quando migra….tutto il resto rimane qua….compreso il denaro.
Scusami non voglio essere irriverente,ma solo manifestare una mia delusione. Ti ringrazio per l’attenzione che vorrai prestarmi e ti saluto.
Ciao M. Grazia
Alberto
Che belli questi spunti di riflessione, proprio interessanti.
Non conoscevo questo Vadim Zeland.
Mi hai acceso l’interesse per approfondire magari proprio comprando uno dei libri dell’autore.
Grazie e un abbraccio.
Alberto
Luciano Collu
Anche io vorrei tanto sapere chi è stata la mente illuminata che ha detto che il lavoro deve essere faticoso e stancante.
Quando rientri dal lavoro devi dimostrare di avere un macigno di almeno un quintale sulle spalle, altrimenti ti senti dire:”Ti vedo rilassato, lavorato poco?”. Ma va…
Quello che conta veramente non è “lavorare sodo” ma “lavorare in modo intelligente”.
Vivere i propri sogni e trasformare i propri obiettivi in realtà è possibile e credere che sia possibile è fondamentale.
E’ necessario però cambiare le proprie convinzioni, quelle che ci hanno tramandato la famiglia, la scuola, la società e che sono radicate dentro di noi perché è la nostra mente che ci rende poveri o ricchi, infelici o felici.
Per ottenere risultati diversi bisogna fare cose diverse con approcci diversi: tra il credere di non sapere e il credere di sapere c’è una grossa differenza.
Diceva Henry Ford:”Che tu ci creda o no, comunque avrai ragione”.
Le convinzioni non sono né giuste né sbagliate ma potenzianti o depotenzianti: se una persona decide che vuole cambiare e nutre dentro di sé una forte motivazione, troverà sicuramente il modo per farlo.
Qualcuno ha detto:”Dove poni la tua attenzione, ottieni dei risultati”.
Una verità sacrosanta come altrettanto lo è che le persone preferiscono accontentarsi e stare nella propria “zona di comfort” perché hanno paura di rischiare, hanno paura di vivere i loro sogni.
Si vive una volta solo e allora viviamo la nostra vita così come la vogliamo, non come la vogliono gli altri, o almeno proviamoci, per non avere rimpianti.
Jose
@ Maria Grazia:
Ciao Maria Grazia!
🙂
Penso che il tuo problema non sia “animico”, ma semplicemente di pratica gestione del denaro.
Leggi “I Segreti della Mente Milionaria di T Harv Eker”: al suo interno ci sono dei consigli ottimi sulla gestione del denaro.
Ne parlammo nella 4° Conferenza… non so se la scaricasti… Se mi mandi una mail in privato, ti mando volentieri i link.
🙂
@ Maria Grazia:
Ciao Maria Grazia!
🙂
Prima di risponderti, voglio precisare che qualsiasi cosa ti dirò è frutto del mio modo di pensare e non pretendo assolutamente di convincerti di nulla.
Dalle tue parole emergono molte più convinzioni di quante tu possa immaginare e anche cose che per una ricercatrice spirituale, sono delle chiare incongruenze.
Te ne dico una: la separazione tra ricchezza materiale e ricchezza spirituale.
E’ una chiara separazione che fai dentro di te, dimenticando che tutto è UNO e che la ricchezza materiale è soltanto una manifestazione della ricchezza spirituale.
Se manca la materiale, mi dispiace dirlo, ma è segno di una certa mancanza di equilibrio e di completezza di quella interiore/spirituale.
So che le mie parole possono sembrarti dure, ma non sono uno che per compiacere gli amici del blog dice ciò che vogliono sentirsi dire a discapito di ciò che è bene che conoscano (secondo me).
Anche se sostieni di non avere pregiudizi sul denaro, ti invito a guardarti sinceramente dentro, magari dopo aver letto – senza pregiudizi – questi due importantissimi post:
https://www.ricchezzavera.com/blog/ricchezzavera/la-causa-principale-per-la-quale-non-si-attraggono-soldi/
https://www.ricchezzavera.com/blog/ricchezzavera/il-denaro-e-la-radice-di-tutti-i-mali/
Parli di condivisione del denaro con i più deboli… ma cosa pensi si possa condividere se non si hanno soldi?
Ti accorgi da sola di queste incongruenze?
Non so come interpreterai queste mie parole, ma posso garantirti che per scrivere questo commento ci ho messo tutto l’affetto di questo mondo, spero tu possa comprenderlo.
1abbraccio
Josè
PS
la delusione può essere solo figlia di una aspettativa.
Entrambe sono derivazioni del giudizio.
Il giudizio è un altro deterrente della ricchezza e dell’Unità:
http://www.ricchezzavera.com/blog/top-post-i-migliori-post-sulla-ricchezza/sospensione-giudizio/
Maria Grazia
@ Maria Grazia:
Ciao Josè, ti ringrazio per avermi risposto,solo un chiarimento,poi leggerò i post che mi hai inviato.
Tu affermi che LA RICCHEZZA MATERIALE Và DI PARI PASSO CON LA RICCHEZZA SPIRITUALE, da questo si evince che chi non ha denaro o altri beni è povero spiritualmente.Giusto?
Ma per te una Madre Teresa di Calcutta che non aveva niente se non il sari che indossava, era povera di spirito?
Capisci dove mi perdo meditando sulle tue affermazioni?
Ti prego di chiarirmi questo concetto perchè per me capire è importante.Ti ringrazio e ti invito a farlo con la massima libertà….nonsono permalosa. Grazie.
A presto.
Alberto
Quindi cosa dici si può volendo partire dal secondo, come se fossero testi a sè o è meglio iniziare secondo l’ordine della trilogia.
Ciao e grazie.
Un abbraccio
Alberto
Jose
Maria Grazia ha scritto:
prego, figurati: anzi, mi fa piacere che tu abbia preso le mie parole per quello che sono (una manifestazione di affetto).
🙂
Maria Grazia ha scritto:
Premetto che secondo me ogni storia è un’eccezione.
Quindi Prendere una donna speciale come Madre Teresa e renderla una regola, secondo me, non può che essere fuorviante.
Poi preciso che nel mio commento precedente ho scritto:
Jose ha scritto:
Quindi non ho parlato di “povertà spirituale”, bensì di mancanza di completezza e/o di equilibrio.
Sono tantissimi i casi di persone ricchissime spiritualmente e senza una lira.
I motivi li ho scritti in questo post:
https://www.ricchezzavera.com/blog/ricchezzavera/come-mai-the-secret-funziona-per-tutto-tranne-che-per-i-soldi/
Infine, capisco che certi personaggi della storia siano diventati nelle nostre menti dei miti – dei giganti di perfezione – ma ci dimentichiamo spesso che queste persone erano prima di tutto esseri umani, con le debolezze e le imperfezioni che questa cosa implica.
Non è che perchè Madre Teresa sia Madre Teresa, significa che sia perfetta.
Magari era un angelo, una donna virtuosissima, ma ben poteva avere un cattivo rapporto col denaro.
Fermo restando che non conosco perfettamente la sua storia, ben potrebbe aver avuto una vita ricchissima anche senza soldi.
Spero di averti risposto chiaramente.
😉
1abbraccio
Josè
DANIELE
La conoscenza e la capacità di fare sono la certezza fondamentale di un essere e non hanno prezzo e il fatto che le persone ti vogliano pagare per averle credo non esista una possibilià migliore di questa di vivere la propria vita con piacere e passione di fare.
dina
ciao josè
Ricchezza vera!che bella frase!frequento l’università della terza età dove partecipo alle ottime conferenze e canto nella corale di questa università. Questa attività non è lucrosa ma mi da tanta gioia che come mi (hanno riferito) canto col cuore. Il nostro è un coro folcoristico, quando ci ascoltano tanti si commuovono perchè ricordano storie passate e questo ci fa sentire ricchi dentro! Vi manderò la mia foto. Grazie per questa corrispondenza per me è come avere una finestra aperta sul mondo!!
Josè
@ dina:
prego, mi fa piacere.
🙂
Giò
ciao Josè, penso che il Transurfing sia la miglior soluzione. tanti altri libri a confronto mi sembrano solo superflui. tu hai letto i due libri di Zeland? che ne pensi? 🙂
Jose
@ Giò:
Ho letto solo alcuni estratti di entrambi i libri usciti.
Mi piace molto il suo approccio, i contenuti sono sempre gli stessi, ma l’approccio mi è piaciuto molto.
😉
Ecco perchè ho chiesto ad Enrico di fare un post su questa trilogia
😉
manuela
Ciao, vorrei dire a Maria Grazia che sicuramente Madre Teresa aveva un ottimo rapporto col denaro, infatti la quantità di donazioni che ha ricevuto lei nel corso degli anni è impressionante, e ovviamente servivano per i progetti che più le stavano a cuore e che sentiva costituivano la sua missione nella vita. Lei diceva che se il progetto piaceva a Dio i soldi non erano un problema, sapeva con certezza che sarebbero arrivati E qui ci sono molte considerazioni da fare: la certezza (fede) nell’arrivo del denaro, il non disprezzarlo, la passione che ti muove e ti motiva nella vita… sicuramente si possono aggiungere molti altri spunti che tu potrai trovare. un saluto Manuela
Jose
@ manuela:
Ci avrei scommesso… solo che non conoscevo la storia di Madre Teresa.
Grazie per l’intervento
😉
laura
ti invio il commento (che condivido) sulla mia bacheca di una mia cara amica molto intelligente a proposito di questo articolo:
Assolutamente vero ma quasi mai realizzabile in Italia dove tutto è assolutamente pre.stabilito. Succede in America dove ad ognuno è concessa una possibilità se ha talento. Da noi se hai talento vai all’estero. Se ti piace fare qualcosa devi conoscere qualcuno e se riesci a fare il lavoro che ti piace spesso te lo portano via o chiede baracca e burattini. La realtà è questa. Viviamo in un paese senza sbocchi…. (Ornella Mariani)
Jose
@ laura:
Francamente il commento di Ornella mi sembra una credenza limitante di cui si può fare tranquillamente a meno.
Ma scusa, tu sei la creatrice onnipotente della tua realtà e ti spaventi che in Italia non si possono realizzare le cose?
Pensi che il tuo subconscio che crea la realtà si spaventi di crearla perchè non siamo in America?
Certo, questo è il mio modo di vedere le cose, ma ovviamente siamo tutti liberi di far nostre le credenze che preferiamo.
😉
Elena
Grazie per questa perla di saggezza! Le parole hanno davvero un potere immenso! Grazie
Enrico Sigurtà
@ Jose: Grazie a te per avermi dato questa opportunità per contribuire 🙂
“Il lavoro è fatica”? Davvero? Ah si, quando non fai ciò che ti appassiona… 😉
Enrico Sigurtà
@ Cosimo Melle: beh Cpsimo, dipende sempre da come svolgi l’attività. Per esempio a me piace molto condividere informazioni, ma non mi piace scrivere con la tastiera ( e, di conseguenza, tutte le attività che coinvolgono la scrittura ). Per questo mi sono comprato un programma di dettatura per rendere più piacevole il lavoro.
@ MARCo: Ciao Marco, secondo me non è strano. Secondo me semplice mancanza di informazione e paura del cambiamento. Io sono fortunato perchè sono ancora uno studente universitario e “non sarei tenuto” a fare nulla per guadagnare dei soldi. Però, immedesimandomi in una persona che ha una famiglia, mi rendo conto che è molto più difficile cambiare.
E poi la mancanza di informazione. La gente non legge. Se leggessero di più molti problemi del mondo sparirebbero da soli 🙂
@ Ciro: interessante… dipende dalla passione. Certe passioni non muoiono facilmente, altre sono solo degli sfizi temporanei. Il bello di Internet è che puoi creare un’attività su ogni tua passione. Se la tua passione è temporanea, puoi sempre prendere l’attività e rivenderla o farla gestire a qualcuno.
@ Maria Grazia: non conosco esattamente la tua situazione, ma posso dirti due cose:
1. la gestione del denaro è importante per far tornare i conti a fine mese. E’ sufficiente elencare tutte le spese e tutti i guadagni che hai ogni mese per farti un’idea chiara. Proprio qualche mese fa ho dato un esame all’università in cui si parlava della psicologia del denaro ad un livello che non viene considerato neanche dai corsi più completi. E’ incredibile quanto riusciamo a spendere senza nemmeno rendercene conto.
2. ho visto il tuo sito. E’ un buon sito. Secondo me potresti arricchirlo proponendo delle recensioni. Se leggi molti libri non dovresti avere problemi 😉
@ Luciano Collu: sono assolutamente d’accordo. Una volta il lavoro era faticoso. Adesso possediamo le conoscenze e le tecnologie per rendere il 99% dei lavori meno faticosi.
Purtroppo, come dici tu, viviamo ancora nelle convinzioni del passato. Convinzioni che oggi non valgono più. E sono talmente permeanti che adesso, molto spesso, lavoriamo solo per il gusto di lavorare ( ok, non so come tradurla questa, in ogni caso sarebbe “work for the sake of work” 😉 ).
@ Giò: ciao Giò, secondo me tanti libri sono superflui per il semplice fatto che trattano argomenti ripresi da altri autori. Io che leggo tanto vedo questo praticamente ovunque. La cosa bella di Zeland è che proviene da una cultura molto diversa e che mette in tavola informazioni che nessuno ha messo prima.
@ laura: concordo con Josè. Te sei l’artefice del tuo destino. Hai due possibilità: o lasci che siano gli altri a decidere cosa puoi o non puoi fare oppure decidi di decidere te per il tuo futuro.
La prima scelta è una scelta facile ( del resto è quello che fanno quasi tutti ). La seconda scelta è la più difficile a breve termine. Ma a lungo termine è sempre la migliore.
Per quanto riguarda l’Italia, sono d’accordo col fatto che si siano molte difficoltà: tasse elevatissime, leggi restrittive, raccomandazioni sostituite alla meritocrazia, ecc… Ma questo è solo una faccia della medaglia.
Dall’altra parte noi Italiani abbiamo molte più opportunità, molta meno competizione in ogni ambito, molta più voglia di crescere ( grazie all’effetto boomerang causato dai Mass Media ) e molto più da offrire al mondo.
Ti voglio raccontare un paio di storie, perchè mi rendo conto che parlare di convinzioni limitanti può sembrare troppo astratto:
1. ho la fortuna ( e forse anche l’abilità 😉 ) di entrare in contatto con tantissime persone di successo ( imprenditori, scrittori, ecc… ), sia Italiani che esteri. Tutti ( e dico TUTTI ) hanno dovuto affrontare degli ostacoli per arrivare dove sono arrivati. Gli Italiani hanno dovuto imparare a convivere con la legislazione Italiana. Gli americani hanno dovuto imparare a convivere con un mercato saturo. I cinesi con la legislazione cinese. E tutti hanno avuto successo alla fine. Non si sono lasciati scoraggiare e hanno continuato nella loro direzione, spesso senza nessun aiuto ( per approfondire leggi le biografie di Carlos Slim Helù e Soichiro Honda, due persone che sono nate in situazioni più drastiche di quella Italiana e che adesso sono miliardari )
2. l’estate scorsa, in vacanza, conobbi un ragazzo scozzese. Così parlando colsi l’occasione per chiedergli cosa ne pensa dell’Italia e degli Italiani in generale. Lui ha detto “l’Italia è un mondo di opportunità. Non sai cosa darei in Scozia per avere le stesse opportunità. E poi voi Italiani siete un popolo molto forte. Riuscite ad andare avanti nonostante le grandissime difficoltà che state affrontando.” Più penso alle sue parole, più mi rendo conto di quanto ha ragione. E’ sempre positivo ascoltare le opinioni di un osservatore esterno…
Vincenzo
Ciao Josè,mi chiamo Vincenzo e ho qualche problema nel mettere in pratica i principi di Vadim Zeland;premetto che posseggo la trilogia e premetto anche che non li ho riletti come la maggior parte di chi li acquista,più volte.Mi capita quasi sempre che quello che non voglio si concretizza.Io ho vissuto veramente il benessere in passato e so come ci si sente,all’estero.Ora sono in Italia mi sono aperto un negozio da parrucchiere,credendoci e riuscedolo ad aprire senza una lira.Come?lo volevo talmente tanto che ho creato le situazioni giuste perchè ciò avvenisse.Ora a distanza di tre anni mi rendo conto che non è quello che voglio,e si vede,và malissimo.Io sono appassionato di Design e complementi di arredo,ho una cartella piena di disegni,e ho già provato a mandarne qualcuno in”giro”,la risposta è sempre la stessa:”grazie ma non ci interessa”.Ora mi trovo pieno di debiti,un’attività che non và avanti e la frustrazione di chi vorrebbe ma non sà come fare per sbrogliare questa natassa,per essere già “LA'”,aver superato tutto,dietro una scrivania e fare quello per cui sono portato.Ci sono giorni che faccio gli”esercizi”,sono positivo in tutti gli aspetti,applico visualizzazioni,ringrazio sempre l’universo per quello che ho e chiedo sempre scusa se ho fatto qualcosa di sbagliato,ecc.Ma sai cosa?,mi sembra che vada peggio!Come mai,perchè?Eppure faccio del mio meglio,non mi prende neanche più l’ansia,bè non sempre almeno.Sono indietro con tutto…,non sò propio come uscirne.Ti ringrazio anticipatamente,e scusa se ti ho “ammorbato”con i miei lamenti.grazie ancora VINCENZO.
Vincenzo
…Ah JOSé,dimenticavo di dire che ho letto tutti i vari:THE SICRET,LA LEGGE DELL’ATTRAZIONE,IL LIBRO DI NAPOLEON HILL sulla ricchezza e di come applicare lo stato mentale per raggiungere l’obbiettivo,tutte le strategie da seguire,HOOPONOPONO,una scuola di crescita personale,e tante altre cose.Sò anche che quello che vivi in tempo presente è una tua proiezione e che siamo sempre noi esseri responsabili al 100%a crearlo,che tutto è un’illusione e che non bisogna opporre resistenza ai cambiamenti,accetandoli,”senza sbattere continuamente le mani sull’acqua”come dice Zeland.Sò anche come dice Zeland,che a un certo punto bisogna smettere di ricercare e guardare dentro.Io tutto questo lo faccio,ma allora perchè non mi riesce di farmi trascinare nello spazio delle varianti a me congeniali?..(ho detto una cavolata?)..Eppure sò come voglio essere e cosa voglio essere,IO sono il mio creatore,perchè non creo quello che voglio?Cosa ci faccio QUI se vivo una vita che non mi appaga?Grazie dinuovo.VINCENZO.
Jose
@ Vincenzo:
Ciao Vincenzo,
io i libri di Zeland non li ho ancora letti.
🙂
Giro la domanda ad Enrico, autore dell’articolo.
Ti faccio notare solo questo:
La domanda è sbagliata.
Se Tu sei il tuo creatore, perchè stai creando questa realtà?
Cosa vuoi imparare?
Cosa ti ha insegnato sinora?
Cosa devi imparare ancora?
Se ti fai domande potenti, troverai risposte potenti.
😉
1abbraccio
Josè
Cinzia
Complimenti per l’articolo ma mi permetto di non essere per nulla d’accordo con i difetti.
Mi trovo spesso a consigliare questo libro per il linguaggio scorrevole schietto e molto semplice.
Avendo letto parecchi saggi su questi temi trovo il libro veramente linguisticamente leggero e diretto, anche nell’affrontare temi che richiedono un approfondimento da parte del lettore veramente interessato.
Per quanto riguarda i sogni lucidi, se considerati nel piano trascendentale in cui esssi si svolgono, e’ ovvio che la loro essenza sfugge agli studi scientifici e percio’ consiglio di tenere in considerazione la versione di Zeland, che trova le sue fondamenta nelle piu’antiche conoscenze sui sogni lucidi, i cui saggi non sono i nostri scienziati ma coloro che noi chiamiamo ingratamente stregoni delle antiche culture.
Invito i lettori ad essere aperti nella lettura di questi libri per non perdersi nulla di questo mondo meraviglioso, ciao a tutti!
Jose
@ Cinzia:
Grazie per il contributo Cinzia! 🙂
Ulderico
Ammetto : non ho mai trovato utile leggere Zeland. Mi interessa la Spiritualità e l’Esoterismo ( nella sua accezione più alta ) Tradizionale. Ergo è già stato detto tutto.
Viviamo tempi tristi , nei quali chiunque può dire qualunque cosa e trovare pure chi lo ascolta..
Da quel poco che ho visto sulla rete e su youtube, ma anche dal modo che ha di porsi questo tuttologo russo, mi sembra che siamo di fronte all’ennesima dottrina new age materialista.
Tutta questa pubblicità, tutto questo flusso di denaro e notorietà, tuto questo pseudo-mistero dietro a discorsi a volte banali…non sono un buon segno…
Uscire dal Samsara è una cosa Seria, la più Seria di tutte…Non se ne esce giocando con eventuali atteggiamenti nuovi…se ne esce morendo e rinascendo…in vita.
Jose' Scafarelli
Ciao Ulderico 🙂
Penso che se lo leggessi, potresti avere un giudizio più obbiettivo su di lui.
A me piace molto.
E comunque fai attenzione alla separazione interiore tra spirito e materia… con questa separazione, difficilmente si esce dal samsara 😉
1abbraccio
Josè