Prima Storica Teleconferenza di Ricchezza Vera - 28 Luglio 2009

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VOTI DI POVERTA':



Da Wikipedia: Con voto di povertà si intende, nella religione cattolica, la scelta volontaria dello stato di povertà, confermata dal voto a Dio di conservarsi in tale stato per tutta la vita come mezzo alla propria perfezione spirituale.

Il voto di povertà è proprio della vita religiosa e comporta l'obbligo dei religiosi che lo hanno emesso a non avere niente di proprio.

Normalmente chi emette voto di povertà professa ugualmente il voto di obbedienza ed il voto di castità.

FORMA: Il voto di povertà può essere:

    * solenne. In tal caso fa perdere a chi lo emette in perpetuo ogni diritto di proprietà e ogni altro diritto reale sulle cose temporali che prima dell'emissione del voto erano in suo possesso.

    * semplice. Chi invece emette il voto di povertà semplice non perde la proprietà dei beni che aveva prima della professione dei voti e neppure la capacità di acquistarne altri, ma ne fa dipendere il possesso e l'usufrutto dalla volontà del suo superiore.

ESEMPI: I vangeli ci presentano la figura di Gesù Cristo povero. Nel Vangelo di Matteo leggiamo, ad esempio:
 
  « Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo. »   (Matteo 8,20)        


Gesù propone come prima beatitudine quella riguardante la povertà.
    « Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. »   (Matteo 5,3)        

E doveroso sottolineare che l'espressione "poveri in spirito" non si riferisce alla povertà materiale, ma a quella spirituale.

ALTRI ESEMPI: I cristiani hanno sempre cercato di seguire l'esempio e l'insegnamento di Gesù Cristo. In particolare fin dai primi secoli molti hanno fatto una scelta dichiarata di povertà. Con l'organizzarsi della vita religiosa e con la nascita dei voti religiosi il voto di povertà è sempre stato presente.

Particolare impulso al voto è stato dato dalla figura e dalle scelte di san Francesco d'Assisi. L'ordine religioso da lui fondato si inserisce nel più grande alveo degli ordini mendicanti.

I TEMPLARI:

I Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis (Poveri Cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, "Templari")  nascono nel 1118 in una Terrasanta appena riconquistata dai Crociati, da un nucleo di nove virtuosi cavalieri.

Per la prima volta, la loro "regola" prevedeva oltre ai voti di castità, povertà e obbedienza, anche quello della lotta armata agli Infedeli.
La Soluzione?
 


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